CRONACA – Torino, Porta Nuova: ladro di stazione non sfugge alle telecamere. Arrestato

 

Martedì pomeriggio 9 Maggio u.s. una pattuglia Polfer durante un servizio di prevenzione e repressione dei reati nella stazione di Torino Porta Nuova, è stata contattata da una donna italiana alla quale, poco prima, era stato sottratto il bagaglio, mentre faceva acquisti in una tabaccheria.

Mentre la signora veniva accompagnata da altri operatori di polizia negli Uffici Polfer per sporgere la regolare denuncia, gli Agenti intervenuti, invece, si sono recati presso l’esercizio commerciale e, utilizzando il sistema di videosorveglianza dell’area, hanno analizzato le registrazioni ed estrapolato in tempo reale l’immagine dell’autore.

Subito sono state diramate le ricerche del ladro sia all’interno della stazione che nelle immediate vicinanze e, proprio sotto i portici di via Sacchi, è stato individuato un uomo con aspetto simile a quello delle immagini del video analizzato.

Il giovane, alla vista degli Agenti, ritenendo di essere stato scoperto, ha iniziato a correre, ma è stato bloccato alcuni metri dopo e accompagnato presso gli Uffici per gli approfonditi accertamenti del caso. L’uomo, un trentenne tunisino in Italia senza fissa dimora, è risultato essere pluripregiudicato per  reati analoghi.

A seguito della sua perquisizione è stato trovato in possesso di documenti di terze persone, tessere telefoniche e di un Tablet, dei quali non ha saputo fornire spiegazioni e sulla cui provenienza sono in corso indagini.

Il bagaglio rubato poco prima è stato recuperato in un cassonetto esterno allo scalo e consegnato, completo del relativo contenuto, alla legittima proprietaria, incredula, che si trovava ancora negli Uffici Polfer.

Accompagnato in Questura per gli approfonditi riscontri presso la Polizia Scientifica, l’uomo, risultato, peraltro, destinatario del divieto di dimora nel Comune di Torino, emesso dal Sig. Questore, è stato arrestato e posto a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

I documenti e gli altri oggetti trovati in suo possesso sono stati sequestrati.