32 ALLIEVI DA TUTTO IL PIEMONTE ALL’OTTANTESIMO CORSO PER OPERATORI DI POLIZIA LOCALE NEOASSUNTI

Sono 32 gli allievi che hanno partecipato e superato la prova finale dell’ottantesimo corso per operatori di Polizia Locale neoassunti, che la Regione Piemonte organizza sin dal 1984. Con la cerimonia di questa mattina a Novara, presso il castello Visconteo Sforzesco, si è ufficialmente chiuso il corso di formazione di ben 360 ore, suddivise in 236 di teoria e 124 di pratica. Un notevole monte ore in cui si è spaziato dallo studio di materie teoriche inerenti a compiti e mansioni della Polizia locale, alle prove sul “campo”, come accertamenti di illeciti amministrativi e infrazioni al codice della strada e approfondimenti su tecniche operative, guida sicura dei veicoli di servizio e non solo. Gli operatori che hanno superato questo corso provengono da 23 Amministrazioni locali diverse. Prima tra tutte la città di Novara, con 4 agenti, fino ad arrivare alle piccole Comunità riunite in Unioni di Comuni e a Comuni medi e piccoli di tutto il Piemonte: Borgaro Torinese, Rivoli, San Francesco al Campo, Casale Monferrato, Nizza Monferrato, Montanaro, Cigliano, Venaria Reale, Ciriè, Servizio Associato Candiolo-Castagnole Piemonte-None-Piobesi Torinese Virle Piemonte, Tortona, Chivasso, Santhià, Volpiano, Gestione Associata di Pollone-MongrandoRonco Biellese-Donato, Chieri, Beinasco, Cossato, Verbania, Vico Canavese, Agliè, Giaveno. Presente alla cerimonia di chiusura anche l’assessore regionale alla Polizia Locale che, complimentandosi con gli agenti, ha ricordato come essi siano un punto di riferimento per le amministrazioni locali, nonché fiore all’occhiello della Regione Piemonte.  Anche per questo l’attenzione nei confronti degli operatori da parte delle istituzioni è massima, come dimostra la recente adozione in Giunta del DdL “Nuove norme in materia di Polizia Locale” che, ha spiegato l’assessore, non solo risponde ad esigenze di ammodernamento della legge attualmente in vigore, ma soprattutto introduce elementi di rilievo, emersi dai numerosi incontri con Comandi, autonomie locali e delegazioni sindacali. Il documento adottato è quindi il frutto di un lavoro concertato con chi è sul territorio e lo vive, ponendo alle basi il miglioramento del servizio offerto ai cittadini e delle condizioni di lavoro degli operatori stessi.