RIPARTONO I LAVORI PER COMPLETARE IL NUOVO PALAZZO UNICO DELLA REGIONE PIEMONTE

Ripartono i lavori di completamento del nuovo palazzo unico della Regione Piemonte, che dovranno essere conclusi entro 14 mesi,  per consentire il trasferimento degli oltre 2000 dipendenti regionali nell’autunno 2018.

Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina davanti al cantiere del grattacielo, sono stati il presidente e il vicepresidente della Regione, il presidente della Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, Carlo Zini, e il direttore generale di MPS Leasing&Factoring, Enzo Nicoli, dopo che i tre enti hanno ratificato l’accordo di subentro resosi necessario in seguito al fallimento dell’impresa che aveva vinto l’appalto.

Il presidente della Regione, nel riconoscere la difficoltà della trattativa intercorsa, ha  sottolineato la chiarezza degli impegni assunti dalle parti come garanzia del rispetto dei tempi nella realizzazione dell’opera. Ha inoltre assicurato massima trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica sulle varie tappe di prosecuzione dei lavori, attraverso il sito istituzionale www.regione.piemonte.it/sedeunica e visite periodiche della cittadinanza all’interno del cantiere.

Il vicepresidente della Regione ha ricordato come sia stato salvaguardato l’interesse patrimoniale dell’ente, oltre al rispetto delle leggi. Il contratto di subentro ha obbligato a muoversi nel perimetro di quello originale, senza costi aggiuntivi, mentre al contrario la scelta di indire una nuova gara avrebbe comportato un aumento significativo dei costi e dei tempi. 

Carlo Zini, presidente di CMB,  ha annunciato la ripartenza dei lavori per lunedì 12 giugno, sottolineando come la CMB abbia dimostrato già in altre occasioni di saper mantenere gli impegni assunti anche in questi anni difficili, che hanno visto molte grandi cooperative ammainare vessilli centenari. 

Enzo Nicoli ha messo l’accento sul grande senso di responsabilità e sullo sforzo congiunto di tutte le componenti, che ha permesso di trovare soluzione ad una questione complessa  anche per  MPS Leasing&Factoring, che finanzia il 40% dell’opera, come per gli altri istituti di credito partecipanti.