Alternanza scuola-lavoro tra istituti superiori del territorio e l’Asl TO5: coinvolti 50 studenti
Facilitare la conoscenza del mondo del lavoro ma anche allargare l’orizzonte dei ragazzi a quello che sarà un possibile futuro occupazionale in un percorso educativo adeguato. E’ questo, in sintesi, il senso dell’iniziativa “Alternanza Scuola-Lavoro” contenuta nella più ampia legge del “Buona Scuola”. Il progetto, rivolto alle classi terze e quarte della Scuola Secondaria, prevede l’obbligo di effettuare un periodo formativo presso enti o strutture esterne per facilitare la conoscenza del mondo del lavoro in cui i ragazzi si troveranno ad operare nel prossimo futuro. Molti sono stati gli istituti del territorio che hanno voluto inserire nel loro progetto la collaborazione con l’Asl TO5. Da anni, peraltro, l’AslTO5 è sede di stage di orientamento al lavoro per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado afferenti al suo territorio, attuando percorsi informativi e conoscitivi delle professioni sanitarie e dei progetti di cura al fine di aiutare i ragazzi nella scelta di prosecuzione degli studi post diploma. Con l’alternanza scuola-lavoro, è stato quindi introdotto in maniera universale un metodo didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà ospitante). L’alternanza favorisce la comunicazione intergenerazionale, pone le basi per uno scambio di esperienze e crescita reciproca. Non solo imprese e aziende, ma anche associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini professionali possono diventare partner educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coerenti alle attitudini e alle passioni di ogni ragazza e di ogni ragazzo. L’alternanza scuola lavoro è un’esperienza educativa, co-progettata dalla scuola con altri soggetti e istituzioni, finalizzata ad offrire agli studenti occasioni formative di alto e qualificato profilo. Il percorso di alternanza scuola-lavoro offre agli studenti l’opportunità di inserirsi, in periodi determinati con la struttura ospitante, in contesti lavorativi adatti a stimolare la propria creatività.
In questa ottica gli Istituti scolastici delle Scuole Secondarie di secondo grado del territorio hanno chiesto all’Asl TO5 di potenziare il numero di studenti da ospitare, stante l’elevato numero di ore previste dai progetti di alternanza scuola lavoro secondo la normativa nazionale.
Per gli istituti Majorana-Marro e ad una rappresentanza di studenti ed insegnanti del Liceo Monti di Chieri e dei Licei Bobbio di Carignano, ad esempio – illustra Rossana Reale responsabile corsi di laurea Professioni sanitarie -, è stato attivato, un corso sull’emergenza sanitaria realizzato in collaborazione con la Simeu. Il corso si è svolto nel mese di maggio e ha visto la partecipazione di oltre 300 studenti. Nello specifico il corso è stato suddiviso in due parti: la prima, progettata su piattaforma informatica e strutturata attraverso un percorso teorico propedeutico sulla piattaforma MedMood (con accesso tracciato e registrato informaticamente, fruibile 24 ore su 24), valorizzata in 8 ore.
La seconda parte di attività pratica costituita dall’evento organizzato presso l’Istituto Majorana di Moncalieri della durata di 4 ore
Un’altro progetto si è svolto nella struttura di oculistica di Moncalieri. Questa volta a prendervi parte, 15 studenti del Liceo Porporati di Pinerolo ma anche 8 studenti del Majorana di Moncalieri.
Questo progetto è stato denominato “Take Care” e il suo obiettivo è spiegato dal dott. Alberto Piatti, medico specialista, che ne è stato il promotore: “Take care perché il vero medico, il vero infermiere, in generale chiunque operi in Sanità, cura le persone e non solo le malattie. Oggi più che mai è importante “curare” le persone. In un’epoca dove molte istituzioni sociali “ classiche” sono deficitarie, la aver cura di chi è ammalato, sopratutto in modo cronico, è essenziale.
Ma se vogliamo curare tutti coloro che hanno necessità, la “ care” deve fondarsi su regole precise: per cui i ragazzi hanno imparato che il nostro Servizio Sanitario è universalistico (cioè è per tutti, belli e brutti, ricchi e poveri), caratteristica non cosi scontata, tant’è che in molte nazioni cosiddette civili e benestanti, non lo è. I ragazzi – ha concluso Piatti – hanno sperimentato sul campo quanto non sia semplice seguire e curare chi è portatore di una patologia cronica. Servono competenze professionali, organizzazione e passione nel lavoro”.
Complessivamente gli studenti coinvolti sono oltre 50 e provengono da Istituti superiori come: Erasmo da Rotterdam di Nichelino, Vittone di Chieri, Andriano di Castelnuovo Don Bosco, Maxwell di Nichelino, Bobbio di Carignano, Baldessano/Roccati di Carmagnola, Monti di Chieri e Majorana di Moncalieri.