Chieri, il treno e le barriere per i disabili. “Un po’ di pazienza e saranno abolite”
L’assessore ai trasporti del Comune di Chieri, Massimo Gaspardo Moro, prende atto delle critiche mosse da chi si occupa dei problemi dei disabili, ma interviene per puntualizzare e anche per anticipare qualche novita’.
“Con l’avvio del nuovo Servizio Ferroviario Metropolitano, il 9 dicembre 2012 la stazione di Chieri è stata decisamente rimodernata da RFI: doppio binario per gestire i treni in partenza ogni mezzora nelle fasce orarie di punta, illuminazione potenziata, nuovi pannelli informativi, nuovo impianto di annunci vocali, nuovi marciapiedi allungati, nuova pensilina per offrire riparo dal maltempo. Non c’è confronto con la situazione precedente.
Certo, l’ideale sarebbe stato rifare completamente anche il marciapiede del binario 1, come il binario 2, portandolo all’altezza standard di 550 mm rispetto al filo superiore delle rotaie (anziché 250 mm) per permettere a tutti i viaggiatori l’accesso a raso ai treni e consentire alle persone con disabilità motoria su sedia a ruote di muoversi in modo il più possibile autonomo.
Ricordo che prima dei lavori di ristrutturazione l’avevamo chiesto, ma ci era stato risposto che cambiare il progetto approvato sarebbe stato troppo complicato.
In questi anni, ad ogni incontro con RFI abbiamo rinnovato la richiesta (insieme ad alcune altre). Ancora recentemente ci è stato confermato dal Direttore Territoriale di Torino di RFI che il programma “Stazioni senza barriere” prevede l’intervento sul marciapiede 1 di Chieri per il 2020-2021. Una buona notizia, anche se occorrerà aspettare ancora un po’.
Aggiungo che in ogni caso, i treni sono dotati di una pedana per la salita/discesa delle sedie a rotelle anche su marciapiedi di altezza ridotta.
Il disabile per essere certo che il treno da lui prescelto sia predisposto per la salita/discesa delle sedie a rotelle, deve chiamare, almeno 48 ore prima del viaggio, il numero telefonico 011 216.53.52 nei giorni feriali dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 17.00.
Certo è chiaro che non è un sistema che dà la libertà di partire quando si vuole, anche all’ultimo momento.”