Chieri, a settembre l’o.k per l’ex Gunetti nuovo centro commerciale. Ecco perchè
Una commissione consiliare per capire e come ci sarà una ricaduta occupazionale, dall’apertura del nuovo e ormai inevitabile centro commerciale di Corso Torino, dove sorge l’ex fabbrica Gunetti: questo l’esito del consiglio comunale di fine luglio, che avrebbe dovuto dire l’ultima parola sulla concessione o meno ad una società privata dell’autorizzazione a costruire ‘in deroga’ i 1800 metri quadri dell’ex fabbrica tessile. Invece, un rinvio: ma la decisione è scontata.
“Il parere legale richiesto – dice l’assessore Massimo Ceppi – ha tolto gli ultimi dubbi a chi pensava che il Comune avesse qualche margine di discrezionalità nel concedere o non concedere il permesso. Chi si aspettava che questa discrezionalità un po’ ci fosse è rimasto deluso. A dire di no si corrono gravi rischi, in una causa il privato la spunterebbe e ci chiederebbe i danni.”
Roberto Quattrocolo, capogruppo Pd, va oltre. “Il parere del legale – dice – lega la decisione sul permesso a costruire in deroga alla vigente normativa in materia, che liberalizza tutto e fa saltare i precedenti vincoli di piano commerciale. Non ci sono margini per dire di no. Piuttosto, ci interessa capire se, come è successo per l’intervento all’ex mulino Berruto, ci saranno davvero ricadute occupazionali importanti su Chieri. Si parla di 30 nuovi posti di lavoro nei tre negozi che si vorrebbe aprire nel centro commerciale. Dal punto di vista urbanistico, la questione è chiara: prevale l’interesse a non cementificare, a non consumare terreno agricolo. E’ questo il caso: un immobile degradato viene trasformato senza che si tolga un metro quadro di terreno agricolo. Ovunque si va in questa direzione.”