Chieri, il bosco di Fontaneto: “40 mila euro sprecati, è diventato il cimitero degli alberi”
“Soldi sprecati e malagestione: il Comune perde un’altra occasione di valorizzazione e tutela del territorio. 40mila gli euro investiti/sprecati nel progetto dell’area Fontaneto. A Fontaneto il “bosco del futuro” si è trasformato nel cimitero per gli alberi.” La denuncia arriva da Luca Schiavone coordinatore giovani di FI Chieri , che spiega: «Nel Dicembre 2016 sui profili social del Pd, partito di riferimento dell’attuale maggioranza, sono apparsi annunci quali “A Fontaneto il verde del futuro con 5000 piante” e “Fra qualche anno Chieri avrà un bel bosco…”. In riferimento al progetto sviluppato dalla società AzzeroCO 2 , che fornisce consulenza a enti pubblici e aziende per migliorare la loro efficienza energetica, ridurre e compensare le emissioni di carbonio e gestire i certificati bianchi*. Di questo bosco annunciato, ad oggi, resistono però solo stentati alberelli». Il progetto di riforestazione della zona industriale di Fontaneto, nell’area compresa tra via dell’Industria e il Rio Tepice, ha l’obiettivo di creare un bosco urbano di latifoglie con funzione di “area tampone” tra la pianura e il corso d’acqua per salvaguardare la biodiversità con l’impiego di specie arboree autoctone, oltre che di incentivare la connessione ecologica tra pianura e collina e migliorare il paesaggio. L’iniziativa, a costo zero per l’amministrazione Chierese, è stata sponsorizzata dalla Città Metropolitana, recuperando le risorse finanziarie per attuarla, dalle compensazioni delle aziende del territorio che con la loro attività produttiva impattano sull’ambiente. «Ben 40mila euro per l’acquisto di 5mila piante – sottolinea Schiavone – Ciò nonostante la Giunta Martano è riuscita a perdere l’ennesima occasione di operare positivamente e a costo zero per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica – principi da sempre difesi da Forza Italia – visto che i poveri alberelli sono soffocati dalle erbacce e ridotti a un fitto bosco di sottili cannicciati». La zona è infatti poco servita di allacci per l’irrigazione e intorno alle piantine non sono stati realizzati i “catini” di raccolta dell’acqua, essenziali in questo contesto. «Mancando i catini ed essendo quasi tutte le piante morte, ne deduco che nessuno in questi mesi si sia occupato di annaffiare gli alberi, con la conseguente morte degli stessi – Prosegue Schiavone – In un periodo in cui è sempre più difficile per gli enti locali trovare fondi per gestire e valorizzare il proprio territorio, accedere a bandi e fondi messi a disposizione da enti superiori è di vitale importanza. Questa amministrazione non solo ha sprecato i 40mila euro di Città Metropolitana e preso in giro 36mila cittadini che non vedranno mai il bosco di Fontaneto, ma ha sprecato denaro derivante dall’attività di aziende produttive solo per poter dire di aver partecipato a un progetto che, nella teoria, aveva tutti i requisiti della buona e oculata valorizzazione del proprio territorio, ma nei fatti si è rivelato un vero fallimento».