Istituto del Vermouth di Torino: un settembre in tournée tra Douja ad Asti, Cheese a Bra e Canelli.
E’ il vino aromatizzato più famoso nel mondo, entrato a far parte della storia del bere miscelato. Il Vermouth, una delle eccellenze del Piemonte, sta vivendo un momento di rilancio molto apprezzato dai consumatori, tanto che i maggiori produttori hanno costituito, il 7 aprile, l’Istituto del Vermouth di Torino . Berto, Bordiga, Del Professore, Carlo Alberto, Carpano, Chazalettes, Cinzano, Giulio Cocchi, Drapò, Gancia, La Canellese, Martini & Rossi, Giovanni Sperone, Vergnano e Tosti, i marchi che ne fanno parte con Roberto Bava presidente e Giorgio Castagnotti vice presidente.
Moscato e artemisia gli ingredienti delle origini e Torino come prima patria indiscussa della produzione, sostituita presto da Asti per la vicinanza ai vigneti del vino dolce :
È curioso notare come quasi tutti i marchi nacquero a Torino in pieno centro – spiega Fulvio Piccinino, socio onorario dell’Istituto – e poi si trasferirono per motivi logistici, e non solo, all’esterno della sua cinta daziale. Quasi tutti i produttori iniziarono con piccole botteghe di rivendita vino e liquori, drogherie o pasticcerie, per poi diventare vere e proprie industrie. La diaspora da Torino iniziò con il successo commerciale del prodotto, che rese il controllo dei costi un elemento fondamentale, come in ogni produzione industriale. La vicinanza con la materia prima, il vino, fece trasferire la maggioranza delle aziende nella zona di Asti, dove era reperibile il Moscato che poteva essere acquistato in quantità senza l’aggravio del trasporto. Chi non si trasferì in campagna, a Santa Vittoria d’Alba come Cinzano o a Costigliole d’Asti come Cora, si costruì una sede nelle vicinanze degli snodi ferroviari importanti”.
Con gli eventi settembrini di Langa e Monferrato un denso calendario di appuntamenti, tutti piemontesi, aspetta l’Istituto: con il progetto “Sulle strade del Vermouth di Torino, tra storia e mixology – Il nuovo Istituto del Vermouth di Torino”, si presenterà al pubblico della Douja d’Or ad Asti, a quello di Cheese a Bra e in una tre giorni di eventi a Canelli.
Al centro degli incontri, tre secoli di storia e cultura del bere veicolati da un prodotto la cui creazione si concentrava, fin dall’origine, sull’asse Torino – Pessione – Asti – Canelli, zona interessata dalla felice convivenza di vigneti e coltivazioni di altro genere, necessarie alla produzione migliore, culla del savoir faire piemontese e della passione, indispensabile ingrediente necessario alla trasmissione tra le generazioni di ricette originali e metodi di produzione.
Sarà l’occasione per approfondire vari aspetti legati alla ripresa di questo segmento di mercato. Gli appuntamenti previsti partono da Asti e dalla Douja d’Or: sabato 9 settembre, in occasione dell’inaugurazione, l’Istituto del Vermouth di Torino si racconterà nel corso di un incontro in programma alle 16 nella Sala degli Specchi di Palazzo Ottolenghi (corso Alfieri 350).
Le voci che si alterneranno nel racconto degli aneddoti legati alla lunga storia del Vermouth di Torino saranno quelle del presidente dell’Istituto del Vermouth di Torino Roberto Bava, del vice presidente Giorgio Castagnotti, di Fulvio Piccinino , sommelier e barman, docente e scrittore, socio onorario dell’Istituto e autore nel 2015 del libro “Il Vermouth di Torino”, di Giovanni Chazalettes , discendente da una storica famiglia di produttori di Vermouth e liquori tra Chambery e Torino, di Piero Miravalle, mediatore storico delle grandi case produttrici, di Pierstefano Berta , studioso, che dal 1985 si occupa professionalmente di aspetti tecnologici, culturali e di mercato dell’enologia e di Carlo Vergnano, produttore, socio fondatore e decano dell’Istituto.
L’incontro sarà preceduto in mattinata, alle 11 a Palazzo Gazelli, da una speciale edizione di Esperienza Vermouth, seminario tenuto da Fulvio Piccinino che unisce storia, cultura e un bel momento di pratica produttiva su questa eccellenza enological.
Dal 15 al 18 settembre, durante l’appuntamento di Cheese, l’Istituto si trasferisce a Bra con un proprio spazio nell’area di piazza Spreitenbach, organizzato in collaborazione con Regione Piemonte e Assopiemonte Dop e Igp: il container della Regione sarà infatti interamente dedicato alla degustazione del Vermouth di Torino. L’occasione giusta per assaggiare, guidati da barman esperti, i vermouth delle aziende e dei marchi che hanno fondato l’Istituto del Vermouth di Torino: Berto, Bordiga, Del Professore, Carlo Alberto, Carpano, Chazalettes, Cinzano, Giulio Cocchi, Drapò, Gancia, La Canellese, Martini & Rossi, Sperone, Vergnano e Tosti.
Ci sarà poi una tappa a Canelli tra il 21 e il 23 settembre: tre giornate dedicate al Vermouth di Torino organizzate nella storica capitale della produzione del vino aromatizzato insieme ad Asti e Torino.
Si inizia giovedì 21 settembre alle 21 con il seminario Esperienza Vermouth che si svolgerà all’Enoteca Regionale di Canelli (massimo 35 persone su prenotazione e a pagamento: info 0141-822640).
Venerdì 22 settembre a partire dalle 21 da Gancia si terrà il concerto “Le grandi musiche del Vermouth”. Il concerto sarà eseguito dalla Banda Musicale Città di Canelli. L’ingresso è gratuito. Nel corso della serata saranno consegnati i premi “Vino e Territorio” a cura dell’OICCE (Organizzazione Interprofessionale per la Comunicazione delle Conoscenze in Enologia).
Sabato 23, sempre a casa Gancia (sala cinema), dalle 15, si terrà il convegno “Vermouth di Torino e comunicazione”: un viaggio alla scoperta del Vermouth e del modo di promuoverlo da parte di alcune delle case storiche.
Nei bar di Canelli, dalle 18,30 ci sarà “La Notte del Vermouth”, un’occasione per assaporare i migliori cocktail a base Vermouth accompagnati da concerti e piatti della tradizione
A partire dalle 21, all’Enoteca Regionale di Canelli, si svolgerà l’incontro “Il Vermouth di Torino tra storia e magia delle erbe” e la degustazione dei vermouth delle case canellesi (massimo 50 persone, 10 euro l’ingresso, info 0141-822640) a cura di Fulvio Piccinino. È gradita la prenotazione
Inoltre, per tutta la settimana, “Vermouth e Gastronomia”: nei ristoranti canellesi che saranno indicati si potranno scegliere menu che includono il Vermouth di Torino nelle preparazioni.
Con le feste di settembre – dichiara il presidente Roberto Bava – l’Istituto del Vermouth di Torino riporta il Vermouth nelle terre di produzione, a chi lo possiede nella sua genetica culturale ma ha dimenticato che gusto ha. Invito tutti alla Douja d’Or, a Cheese e a Canelli sulle strade del Vermouth di Torino”.