Asti. Il M5S diffida l’amministrazione ad eseguire la confisca della pista di motocross abusiva di Valmanera

A due mesi e mezzo dalla fine della campagna elettorale che li ha visti protagonisti, gli esponenti del M5S tornano sul campo e si preparano a proseguire la battaglia per la legalità che resta il filo rosso che lega l’azione politica pentastellata.

Questa mattina, lunedì 11 settembre,  Massimo Cerruti, Davide Giargia, Alessia Sapuppo e Giorgio Spata hanno reso noto di aver inoltrato al sindaco Maurizio Rasero, all’assessore all’urbanistica Andrea Giaccone e al dirigente del settore urbanistica del Comune di Asti una formale diffida riguardante le opere abusive della pista di motocross in località Valmanera. La diffida chiede che vengano eseguiti gli abbattimenti dei manufatti realizzati senza le autorizzazioni a costruire entro 30 giorni o, in alternativa, che si proceda con la confisca dell’area come previsto dalla legge. 

Gli abusi si trascinano da molti anni. Già nel 1997 gli organi di vigilanza del Comune avevano rilevato opere difformi dalle licenze edilizie, ma da allora, invece di provvedere al ripristino della situazione legale, altri manufatti abusivi si sono aggiunti all’elenco fino ad arrivare all’ordinanza di abbattimento emessa dall’ufficio urbanistica nel 2015, rimasta – inutile dirlo – lettera morta.

Abbiamo atteso il tempo necessario perché la nuova amministrazione prendesse i dovuti provvedimenti – ha detto Massimo Cerruti – ma il comportamento del sindaco degli ultimi tempi ci ha messo in allarme. Le sue ultime dichiarazioni secondo cui “la pista di Valmanera si farà” e le sue foto insieme al proprietario del circuito abusivo circolate a mezzo stampa non ci fanno presagire nulla di buono. Ricordiamo che l’elettorato astigiano ci ha dato ampio mandato, con il suo voto, ad eseguire un compito di controllo sulla legalità, compito che prendiamo molto sul serio”.

La diffida e la contrarietà alla pista nel sito di Valmanera non nasce contro gli appassionati di motocross, precisa Cerruti:

Siamo disponibili a valutare altre proposte in luoghi diversi per far nascere questo tipo di impianto sportivo. L’ideale sarebbe una delle cave dismesse sul territorio. Il sito di Valmanera, oltre a non rispettare le leggi urbanistiche, è viziato dal parere negativo della Regione Piemonte che ritiene l’area sia da proteggere per le specie faunistiche presenti”.

Questa sarà, a detta del consigliere Davide Giargia, solo la prima delle azioni contro l’abusivismo edilizio del M5S:

Stiamo monitorando le varie situazioni di illegalità e ne abbiamo già individuate alcune centinaia in città. Ci adopereremo perché l’amministrazione si attivi per applicare la legge con la richiesta degli abbattimenti ai proprietari che si trovino in difetto delle licenze edilizie”.

L’amministrazione comunale ha quindi 30 giorni per dare seguito alle richieste della diffida. Trascorso questo termine, i consiglieri comunali del Movimento procederanno con azioni più incisive attivando i necessari ricorsi in tribunale.

 

Carmela Pagnotta