CRONACA – Torino: controlli a tappeto in stazione e a bordo treno 

Proseguono gli intensi controlli messi in atto dalla Polfer Torinese  negli ultimi giorni sia a bordo treno che negli scali del Capoluogo. Durante i servizi in stazione, in quella di Torino Porta Nuova, in due distinte occasioni, gli operatori della Polfer hanno arrestato due italiani che, all’atto dell’identificazione, hanno reagito, ingiurando e cercando di avventarsi contro gli Agenti. In un caso, verificatosi nella tarda mattinata di giovedì scorso, 14 settembre, l’interessato è risultato essere un ventenne, residente nella provincia di Firenze che, all’atto del controllo, ha originato una colluttazione, contenuta dal personale intervenuto. Nella seconda circostanza, avvenuta nella tarda serata di domenica, 17 settembre, gli operatori di Specialità sono corsi verso il “Mc Donalds’”, situato di fronte all’area binari, attratti dalle urla di alcuni avventori. Gli Agenti hanno immediatamente notato un soggetto che cercava di scavalcare il bancone, trattenuto a stento da altre persone e lo hanno quindi subito bloccato. Anche in questo caso, l’uomo ha reagito prima con ingiurie e poi con la violenza nei confronti degli operatori. Portato in Ufficio, il giovane, un ventiduenne residente nella provincia di Torino, pregiudicato, è stato trovato in possesso di una modica quantità di hashish; per lui, oltre all’arresto, è scattata anche la segnalazione ai sensi dell’art.75 del Testo Unico sulle sostanze stupefacenti. Sempre nello scalo di Porta Nuova, nella serata di mercoledì scorso, 20 settembre, un agente Polfer, impiegato di pattuglia unitamente ai militari dell’Esercito, ha notato un ragazzo aggirarsi in stazione, fortemente somigliante ad una persona, la cui scomparsa era oggetto di attenzione da alcuni giorni. Il giovane, accompagnato in ufficio, è risultato essere originario della Campania, allontanatosi effettivamente dalla propria abitazione già da alcune settimane ed in precario stato di salute, del quale era stata denunciata la scomparsa; è stato poi affidato ad un famigliare abitante in Piemonte subito accorso. Un altro arresto, sempre per resistenza, è stato effettuato dagli Agenti Polfer in servizio presso la stazione di Torino Porta Susa, nella mattinata di venerdì scorso, 15 settembre. Gli operatori di Specialità, chiamati in ausilio dal Capo Treno di un Regionale della linea Milano Torino, sono intervenuti per identificare due donne di nazionalità nigeriana che avevano creato allarme sul treno. Fatte scendere dal convoglio, una delle due, visibilmente agitata, all’atto dell’accompagnamento in ufficio, ha cercato di sottrarsi al controllo di Polizia, spintonando un operatore e mordendo al braccio l’altro Agente, che è ricorso alle cure dei sanitari. Bloccata non senza fatica, l’interessata, una ventitreenne domiciliata a Torino, già con un precedente analogo, risalente al mese di agosto, è stata arrestata e condotta in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sempre a Porta Susa, all’1.45 del 19 u.s., all’atto della chiusura dell’impianto, la pattuglia di servizio ha fermato e denunciato un giovane dal fare sospetto, completamente coperto dal cappuccio e dal bavero della felpa che, sorpreso a bivaccare, tentava poi di allontanarsi a bordo di una bicicletta e di eludere i controlli. Lo stesso dapprima ostentava, creando allarme, e poi celava dietro la schiena la replica di una pistola Beretta (pistola giocattolo in tutto simile all’originale), completa di caricatore con colpi a salve di cui uno già in canna e cane armato ed uno spray urticante in tasca. Il fermato, un venticinquenne italiano residente a Matera, reagiva con minacce nei confronti degli operanti. Sia l’arma che lo spray sono stati sequestrati.  L’attività di prevenzione si è svolta anche a bordo treno per mezzo del personale impiegato negli istituzionali servizi di scorta. Gli Operatori del Nucleo Scorte Compartimentale, nel primo pomeriggio di martedì, 19 settembre, su di un regionale della linea Milano-Torino hanno identificato un quarantunenne rumeno, a carico del quale è risultato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio per pena detentiva residua di un anno  e due mesi di reclusione. Accompagnato presso gli Uffici Polfer, l’uomo, terminata la redazione degli atti previsti, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Torino.