Cambiano: dal 1° ottobre al 7 gennaio in Sala Consiglio le opere giovanili di Giacomo Grosso

La mostra dedicata a Giacomo Grosso, e curata da Angelo Mistrangelo, è il secondo appuntamento del ciclo «I Maestri dell’Accademia Albertina», promosso e organizzato dall’Accademia Albertina di Belle Arti e dal Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto e inaugurato, nel 2016, con la rassegna su Andrea Gastaldi.

La storia e il percorso del pittore piemontese comincia idealmente nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Cambiano. Il «corpus» di opere e di documenti, qui esposti, concorrono a delineare la vita e la storia artistica di Grosso: si va dagli studi giovanili alla formazione presso l’Accademia Albertina, dai ritratti dei genitori a quelli dei figli e della moglie Carolina. Si notano i quadri della raccolta del Comune di Cambiano, dell’Accademia Albertina e di collezionisti privati.

Tale sezione, perciò, permette di conoscere i momenti salienti di un percorso che nel 1895 ha raggiunto l’importante palcoscenico della Biennale Internazionale di Venezia, dove il quadro «Il supremo convegno» fece così tanto scalpore da essere condannato dal Patriarca Giuseppe Sarto, il futuro Pio X.

Tra le opere esposte nella sala Consiliare del Comune di Cambiano, la grande tela “Il Pater Noster”, il “Ritratto di Giuseppe Verdi”, due autoritratti ed una serie di ritratti e altre opere di proprietà di privati e della Pinacoteca.

Sono esposti inoltre dei documenti provenienti dall’Archivio Storico Comunale e altro materiale iconografico d’epoca riguardante la vita e la produzione artistica del pittore.

Nelle sale della Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, attorno all’autoritratto dell’artista, viene descritta l’opera del Maestro Giacomo Grosso, per decenni alla guida della Cattedra di Pittura.

Al Museo Accorsi-Ometto si scoprono e ammirano i grandi ritratti: personalità della cultura,

affascinanti signore dell’aristocrazia e dell’alta borghesia, tutti raffigurati con sorprendente capacità compositiva ed espressiva.

Infine, nella Corte Medievale di Palazzo Madama è conservata l’imponente “Cornice d’alcova” di Giacomo Grosso dove al suo interno, verrà collocata – fino al 23 ottobre la “Ninfea” .

La mostra è stata inaugurata con grande successo ieri, 27 settembre, nelle prestigiose sale torinesi della Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di, al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto e al Palazzo Madama.

La cerimonia di inaugurazione del 27 settembre, a cui hanno partecipato l’Assessore Daniela Miron ed il Sindaco Carlo Vergnano ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, che ha potuto apprezzare in anteprima una mostra di altissimo livello, ed il giudizio unanime è stato estremamente positivo, insomma è una di quelle mostre “da non perdere”.

La mostra cambianese sarà ad INGRESSO GRATUITO e visitabile dal 1 ottobre fino al 7 gennaio 2018.

Gli orari saranno i seguenti: dal martedi alla domenica dalle 15,00 alle 18,00 e il sabato e la domenica dalle 10,00 alle 12,30. Lunedi chiuso.

Durante il periodo d’apertura sono previste alcune conferenze aperte a tutti, la prima delle quali si terrà sarà sabato 14 ottobre alle ore 17 presso la Biblioteca del Comune di Cambiano, dal titolo : “Giacomo Grosso: dagli anni dell’adolescenza allo scandalo veneziano”, a cura di Gian Giorgio Massara, storico d’arte.

Dice l’assessore alla cultura del Comune di Cambiano, Daniela Miron : “Far parte di questo prestigioso evento culturale è una importantissima opportunità di visibilità, che sicuramente concorrerà ad accrescere l’attrattività e l’interesse verso il nostro paese. Progetti come questo favoriscono le azioni di rete e di sinergia fra le attività produttive, artigianali e commerciali per la promozione del nostro territorio”.

Conclude il Sindaco Carlo Vergnano: “A nome dell’Amministrazione Comunale di Cambiano, desidero esprimere un ringraziamento particolare ai collezionisti privati, cambianesi e non, che ci hanno consentito di esporre le opere di Giacomo Grosso di loro proprietà, alla Fondazione CRT per la concessione di un contributo finalizzato alla realizzazione della mostra, alle aziende cambianesi: National Molding, Pressoil, Cartotecnica Cambianese, Triom Italian Light-Style, Fornace Carena, Cave Germaire, che, aderendo all’Art-Bonus, hanno sostenuto interamente i restauri delle opere di

proprietà comunale, nonché contribuito alle spese per all’allestimento della mostra”.