LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di Edoardo Ferrati

Reinhold Glière

Glière- 25 Preludi op. 30, Romanze op. 16 nn. 2-4, Valzer nn. 10-11, Pezzi infantili op. 31 nn. 4-7, Dodici Pezzi op. 47 n.2, Piano Images op. 99

Giuseppe Imperato, pianoforte

Brilliant Classics 95296, reg. maggio 2017

 

Reinhold Moritzevic Glière (1875-1956), compositore ucraino di madre polacca, suo padre Moritz era un costruttore di strumenti a fiato discendente da un’antica famiglia sassone. Reinhold ebbe fin dalla più giovane età una predilezione per violino che studiò alla Scuola di Musica di Kiev sotto la guida del celebre violinista ceco Otakar Sevick. A diciannove anni venne ammesso al Conservatorio di Mosca dove ebbe come docenti Sergej Taneev , Michail Ippolitov-Ivanov e Anton Arenskij. Nel 1900 si diplomò con un’opera-oratorio in un atto, Il Cielo e la Terra, ispirata a un testo di Lord Byron, per la quale ricevette una medaglia d’oro in composizione. L’anno seguente ebbe una cattedra al Conservatorio Gnessine di Mosca dove ebbe tra i suoi allievi Nikolaj Mjaskovskij e l’undicenne Sergej Prokof’ev. Ancora prima di terminare i suoi studi, Glière si era già cimentato con tutti i grandi generi musicali. Nel 1905 partì per un soggiorno di due anni a Berlino dove si perfezionò in composizione con Oskar Fried. Rientrato a Mosca fece la sua prima apparizione pubblica come direttore d’orchestra in occasione dell’esecuzione del suo poema sinfonico Sirene. Nel 1914/19 diresse il Conservatorio di Kiev e dal 1920 docente di composizione in quello di Mosca dove formò un gran numero di compositori tra cui Aram Chacaturjan e  Aleksandr Mosolov che conquisteranno fama internazionale. Presidente deil’Unione Compositori Sovietici (1938-48) ricevette per ben tre volte il premio “Glinka”,  numerosi riconoscimenti tra cui quello di Artista del Popolo dell’Azerbaigian, della Russia , dell’Uzbekistan e della Russia, tre volte il premio “Stalin”. Due sono le composizioni di Glière più note: la danza dei marinai russi dal balletto Il papavero rosso, una concitata serie di variazioni sul tema di un antico canto tradizionale russo e il Concerto per soprano di coloratura e orchestra.

Ora giunge sugli scaffali la registrazione della sua non vasta produzione pianistica dove i 25 Preludi op. 30 occupano un posto dominante, un ciclo palesemente dichiarato al modello Chopin. L’anima russa non viene a meno negli altri brani che si susseguono l’uno all’altro avvolti in una suadente melodia.

Al palermitano Gianluca Imperato, che vanta un palmares di trenta affermazioni in concorsi nazionali e internazionali, Glière sta a pennello: interprete vigoroso che s’impone per un fraseggio scolpito, senza lasciarsi prevaricare dalle tentazioni circensi del virtuosismo riuscendo così a guadagnarsi il coinvolgimento dell’ascoltatore. Approfondite le note di copertina curate da Luca Segalla.