Embraco, la lettera dei sindaci: “Se l’azienda non fa un passo indietro, patirà un grave danno di immagine”

Il sindaco di Riva, Livio Strasly

Ad un documento redatto nel municipio di Riva presso Chieri e firmato dai sindaci presenti alla manifestazione davanti all’Embraco è affidata l’illustrazione della strategia che gli enti locali intendono adottare per trovare una soluzione alla crisi dello stabilimento Embraco di Riva, che fa rischiare concretamente il posto di lavoro a 537 lavoratori. I sindaci “esprimono la forte preoccupazione delle comunità locali in relazione alla crisi occupazionale dell’azienda e propongono: che il Governo italiano, in collaborazione con la Regione Piemonte, attivi una interlocuzione costruttiva con il gruppo multinazionale Whirlpool che possa disporre il mantenimento del sito produttivo di Riva presso Chieri e gli investimenti per nuove produzioni volte alla sostenibilità dell’azienda Embraco sul mercato internazionale, tenendo conto tra l’altro degli importanti sostegni finanziari concessi all’azienda stessa negli anni; che l’azienda, coerentemente con il suo codice etico, metta in campo un piano industriale tale per cui sia garantito il mantenimento in attività del sito produttivo e compia nel contempo un gesto di apertura che dimostri la volontà di collaborare costruttivamente e positivamente per la soluzione della criticità; che a seguito di una mutata e concreta azione da parte dell’azienda i lavoratori forniscano anch’essi un gesto di disponibilità, rivedendo anche temporaneamente le azioni di lotta. Se tali azioni non producessero i risultati auspicati in breve tempo, i sindaci rilevano come la ricaduta negativa dell’immagine dell’azienda a livello del mercato italiano ed europeo possa costituire un danno significativo sui marchi Embraco e Whirlpool, anche per le azioni che verranno messe in campo da tutte le forze politiche e sociali che saranno coinvolte dal territorio.”

Il documento, letto dal sindaco rivese Livio Strasly nel corso della manifestazione, è stato presentato in apertura dei lavori del consiglio comunale di Chieri.

Una prima risposta si potrà avere già il 6 dicembre, giorno in cui l’assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero ha convocato l’azienda e i sindacati per il tavolo di trattativa che sino ad oggi, nelle due occasioni in cui è stato fatto, non ha portato ad alcuna significativa risposta da parte dell’azienda.