Chieri, cittadini infuriati per il ripetitore telefonico: è bastato spostarlo di 50 metri per eludere i divieti
Cittadini infuriati, quelli che abitano tra Strada Valle Ceppi, Via Legnanino e Via Claret a Chieri: è stata infatti installata a fine novembre l’ antenna ripetitore telefonico in fondo al piazzale dietro la Ferrero. Una storia che risale all’inizio del 2014: all’epoca, la Wind, dopo essersi accordata con il proprietario del terreno, aveva fatto richiesta al comune dell’autorizzazione a posizionare lì un’antenna ripetitore. C’era stata una sollevazione dell’intero borgo: gente preoccupata per la vicinanza dell’impianto alle case e del grave rischio di inquinamento elettromagnetico. Il 12 marzo 2014 il Comune di Chieri aveva negato l’assenso alla richiesta avanzata dalla Wind per un’antenna alta 32 metri e distante poco più di 10 metri dalle ultime abitazioni condominiali di via Claret n. 5 e n 8 e di via Legnanino 3. A fronte del mancato assenso del Comune, la Wind aveva fatto ricorso al TAR Piemonte e i cittadini della borgata a sostegno dell’azione amministrativa comunale e a tutela della loro salute e del valore delle loro abitazioni avevano dato vita ad una petizione con raccolta firme ( 105 firmatari ).
Da allora, sulla vicenda era calato il silenzio. Finchè a fine novembre viene installata, pochi metri più in là, la temuta antenna. Qualcuno dei firmatari più convinti interpella l’assessore all’ambiente del Comune di Chieri, Massimo Gaspardo Moro. Che recupera la documentazione dagli uffici e risponde. In sostanza: l’8 gennaio 2015 la Wind aveva presentato la documentazione progettuale integrativa richiesta dalla Regione Piemonte per l’autorizzazione Paesaggistica. Successivamente, in data 27 gennaio 2015, la ditta a completamento della documentazione già fornita aveva inoltrato una nuova proposta progettuale con diversa localizzazione dell’impianto conservandone invariate le caratteristiche e restando nell’ambito delle medesime proprietà e particelle. Nel febbraio 2015 il parere favorevole del comune, a novembre 2015 la cessata materia del contendere presso il Tar. E comincia un nuovo capitolo: il 22 giugno 2017 è stata presentata istanza per l’installazione di un impianto dalla società INWITT / TIM con successiva richiesta di voltura dei titoli autorizzativi già rilasciati a Wind. A luglio ARPA, cui compete la verifica della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, ha rilasciato proprio parere favorevole di competenza. A settembre il Comune ha pertanto accolto l’istanza e novembre la TIM ha installato l’antenna.
“In sostanza – spiega amareggiato Mauro Marinari, ex consigliere comunale che abita nella zona – la causa al Tar è decaduta perché è stato presentato nel 2015 un nuovo progetto con i parametri di legge, come distanza dall’abitato e inquinamento elettromagnetico . E’ bastato spostare il tutto di poco piu’ di 50 metri..e Arpa e Regione hanno dato l’ok, al quale il Comune ha dovuto adeguarsi rilasciando i permessi di sua competenza.” “Ci dispiace molto – conclude Marinari – per la totale mancanza di comunicazione nei nostri confronti, visto che avevamo raccolto le firme a sostegno della prima posizione di diniego del Comune che ha dato origine al ricorso al TAR .”