Chieri, gelo nelle aule del Monti: grande protesta degli studenti.
Gran parte degli studenti del liceo Monti stamane si è rifiutata di entrare in classe ed è rimasta fuori dai cancelli dell’istituto. Protesta per la temperatura delle classi, troppo bassa per poter svolgere le lezioni con serenità. I problemi all’impianto di riscaldamento, che si protraggono da diverse settimane, riguardano soprattutto le aule dell’edificio A, del basso fabbricato e dell’ultimo piano dell’edificio B. Dopo le proteste dello scorso mese, che non sono servite a far cambiare in modo significativo la situazione, i ragazzi si sono organizzati sui social network e hanno scelto di far sentire di nuovo la loro voce. Alle 8 si sono radunati nel piazzale davanti alla scuola ed hanno disertato le lezioni; sono stati in pochi, molti dei quali avevano verifiche o interrogazioni programmate, a scegliere di entrare in classe regolarmente. Alla protesta ha partecipato anche gran parte degli studenti nelle cui aule vi sono temperature superiori o uguali a quelle previste dalla legge. Fatta eccezione per un professore, docenti, bidelli ed operatori scolastici non hanno preso parte all’iniziativa degli studenti. <<Dopo settimane di freddo, di ipocrisia, di proteste dei ragazzi e di minacce degli insegnanti, gli studenti del mio liceo hanno deciso che basta. – ha scritto su Facebook l’unico insegnante che non è entrato a scuola- Nella notte ho ricevuto il messaggio di un ragazzo. “Prof: stanno boicottando la protesta di domani”. In pratica, un non meglio precisato Francesco, facente parte di un non meglio precisato comitato, ha ricevuto la soffiata dai soliti zelanti e si è preso la briga di spedire ai genitori (non chiedetemi come!) una lettera. “Non fate protestare i vostri figli”! […] Cercherò di documentare, di raccontare cosa accade. Riporterò minacce e ricatti di questa gentaglia che da un lato si augura che gli i studenti “facciano qualcosa” contro il freddo, e dall’altro li minaccia di interrogarli se escono dall’aula. >> Nel corso della mattinata sono giunti davanti al liceo anche Carabinieri e Vigili Urbani; più volte preside e vice-preside hanno raggiunto gli studenti, che sperano si possa risolvere la situazione in tempi brevi, senza dover aspettare l’arrivo della primavera per poter non studiare al gelo. Alle 10, per l’eccesivo freddo, parte degli studenti ha preso la decisione d’andare a casa; in molti, però, sono ancora fuori dall’istituto.
Luca Ronco