ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

CHIVASSO (TO)- BANCHETTI CON INTRATTENIMENTO MUSICALE- L’Accademia del Ricercare (foto) diretta da Pietro Busca, valente e noto ensemble di musica barocca in campo internazionale,  proporrà una serata monografica nel nome di Georg Philipp Telemann  di cui quest’anno si celebra il 250.mo anniversario della morte. Autore di una produzione enorme, forse senza eguali nella storia della musica, nonostante le molte edizioni la più parte della sua opera è ancora manoscritta. Celebrato dai contemporanei come il maggiore dei compositori tedeschi, a differenza di Bach, ebbe un’influenza immediata sui musicisti che gli furono vicini, cogliendo lo spirito dell’epoca con la sua netta predilezione per lo stile galante. Ciò è particolarmente evidente nella musica strumentale, soprattutto nella serie della Tafelmusik (Musica da tavola), che verrà eseguita in una selezione, in cui Telemann mette a punto tutte le possibilità offerte da diverse combinazioni strumentali. La sua musica, sotto l’aspetto linguistico e formale è ancora barocca: essa ebbe larga diffusione fino agli ultimi decenni del Settecento, dopo di che scomparve per ritornare in luce nel nostro tempo con il revival della musica barocca. Era abitudine ascoltare la musica durante i banchetti, sia come sottofondo. sia negli intermezzi tra i servizi e in occasione di eventi all’aperto. Essa nasce nell’ambito di molte corti medievali e si propone come banco di prova per i compositori, diventando un vero e proprio genere, la cui forma corrispondeva alle musiche di danza.

 

Chivasso, Chiesa Confraternita Santa Maria degli Angeli

Rassegna Chivasso in Musica

Giovedì 7 dicembre, ore 21.00

ACCADEMIA DEL RICERCARE diretta da PIETRO BUSCA

Luisa Busca, Lorenzo Cavasanti, Manuel Straropoli (flauti), Antonio Fantinuoli (violoncello), Claudia Ferrero (clavicembalo)

Musica di Telemann

 

TORINO- UN DIRETTORE DI RANGO- Fabio Luisi (foto), classe 1959, è ospite dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI per settimo concerto della stagione. Dopo il diploma in pianoforte al Conservatorio “Paganini” di Genova, sua città natale, è attivo come maestro collaboratore all’Opera di Graz, esordisce in Italia come direttore nel 1984. Dopo aver ricoperto importanti incarichi a Lipsia, Ginevra, Vienna e Dresda dal 2011 è direttore principale della Metropolitan Opera House  di New York, mentre dal maggio 2018 sarà direttore musicale del Maggio Musicale fiorentino con un contratto di cinque anni. La serata si aprirà con il folgorante Don Juan (Don Giovanni) composto da un Richard Strauss appena ventiquattrenne (1887-88) con cui avvia la serie di sette poemi sinfonici. Il Don Juan inizia con un tumultuoso tema che invade lo spazio sonoro, facendo apparire subito l’eroe seduttore al cospetto degli astanti. L’ascolto narrativo-drammatico procede per episodi. Alla presentazione seguono due incontri d’amore in cui si ascoltano due diversi tempi languidi, femminili, la seconda scena è un tenero notturno:  Don Giovanni non vuole l’amore per sé, ma per il mondo intero, egli canta il suo entusiasmo vitale (celebre il tema dei corni). Il desiderio di vita si spande insaziabile e la necessità lo annulla. La magnifica fiaba del trionfante Don Giovanni si conclude in un clima di disillusione e di morte su un oscuro fremito degli archi dove la vita si stempera nel nulla.

La serata si concluderà con un altro poema sinfonico Ein Heldenleben (Una vita d’eroe) ancora di Strauss, uno dei suoi lavori più complessi ed elaborati (1897-98) con cui si congeda da uno dei capitoli della sua storia artistica, e da tutto un secolo, il suo Novecento sarà soprattutto teatro. La partitura dispiega un organico strumentale massiccio e si articola in sei sezioni che si susseguono senza interruzione e si intitolano: L’eroe, Gli avversari, La compagna dell’eroe, Il campo di battaglia dell’eroe, Le opere di pace, Ritiro dal mondo e fine dell’eroe. Il tema letterario del lavoro è scopertamente autobiografico: l’eroe è senza dubbio se stesso che rivede tutta la sua esistenza umana e artistica  per chiarire a se stesso e agli altri  il senso della propria opera. Strauss è l’eroe ritratto in un grandioso affresco musicale di fronte ai suoi nemici. L’immagine di un artista antiaccademico, combattivo, appassionato: insomma, una figura ideale cui il compositore bavarese dà valore con una imponente serie  di autocitazioni costruite con sommo magistero in sovrapposizioni polifoniche. Strauss era un genio sicuro di sé, anche ironico al momento giusto da saper tenere a bada le mode dell’epoca e da saper sorridere dei suoi stessi entusiasmi.

Al centro della serata apparirà Mozart, di cui Strauss fu un notevole interprete come direttore d’orchestra : dopo lo sfoltimento delle file dell’orchestra, l’esperte mani del pianista russo Alexander Melnikov interpreteranno il Concerto in re minore K.466. In esso è racchiusa tra due tempi di tagliente drammaticità, la Romanza (affidata all’eccezionale tonalità di Si bemolle) rappresenta una nuova incantata capacità creativa che porterà al superamento del passato. Il concerto verrà replicato l’8 a Piacenza e il 10 a Brescia.

 

TORINO, Auditorium “Toscanini” RAI, p. Rossaro

Giovedì 7 dicembre ore 20,30, sabato 9 dicembre, ore 20.00

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta da FABIO LUISI

Solista: ALEXANDER MELNIKOV (pianista)

Musiche di R. Strauss, Mozart