Ospedale unico asl To5, Bertola (M5S): “A Vadò, troppe criticità in particolare su consumo di suolo”

L’area di Vadò su cui dovrebbe sorgere l’ospedale unico dell’asl TO5

“Nel corso del Consiglio regionale straordinario sull’edilizia sanitaria sono stati usati toni trionfalistici sull’investimento che la Regione affronterà per l’ospedale unico ASL TO5 nel territorio di Moncalieri e Trofarello. Dichiarazioni colme di entusiasmo anche da parte del sindaco Montagna che tuttavia, insieme alla giunta regionale, dovrebbe rispondere prima ad una serie di domande. Due anni fa la regione stendeva uno schema di intesa con ASLTO5 nel cui protocollo si individuavano delle aree con precisi criteri di buon senso come la qualità del suolo, la raggiungibilità del trasporto pubblico e l’impatto ambientale. Tuttavia un anno dopo veniva scelta l’area Cenasco di Moncalieri e Trofarello che presenta gravi criticità relative in primo luogo al consumo di suolo, parametro portante nel protocollo, completamente dimenticato nella scelta di un’area agricola privata quando precedentemente erano state candidate aree industriali dismesse e già bonificate. Montagna dovrebbe quindi illustrare perché il Comune di Moncalieri non ha ancora adottato gli atti richiamati dalla delibera regionale dell’ottobre del 2016. L’area prescelta comporta infatti l’uso di suolo non edificato e privato e le compensazioni, che venendo meno agli impegni presi, non sono ancora state deliberate dall’amministrazione comunale, sono del tutto fittizie: prevedono infatti 8 ettari di recupero di cui i primi due volti a ridestinare all’uso agricolo un’area attualmente coltivata ma destinata a parcheggio, perché compresa nel vecchio progetto di una fermata ferroviaria a Testona. Progetto che non ha mai trovato compimento e, di conseguenza, non attuabile per trasformare quell’area. Gli altri 6 ettari vengono recuperati dalla variante collinare che, osteggiata dagli stessi alleati del Sindaco Montagna, ha iniziato il suo iter nel 2012, quindi indipendente dall’ospedale. La variante collinare recupera 47000 mila metri, per cui ne mancano 13 mila all’appello. La maggior parte delle aree recuperate, però, sono a forte rischio idrogeologico: non si sarebbe già potuto costruire. Quella parte di suolo è quindi già recuperato dal 2012 ed è inaccettabile che questa compensazione venga usata anche per i calcoli sul nuovo ospedale. E’ stata fatta una commissione congiunta, doveva esserci un approfondimento ma non abbiamo mai visto nulla se non, a distanza di tre mesi e dopo aver richiesto l’accesso agli atti, un’analisi monca che racconta e aggiunge poco. Su tutta la questione del nuovo ospedale del’ASLTO5 chiediamo quindi maggiore chiarezza e trasparenza e soprattutto che la discussione venga ricondotta alle competenze del consiglio regionale.” Così, in una nota, Giorgio Bertola, Consigliere Regionale M5S Piemonte