CRONACA – Torino, profumi clandestini, scoperto mini-outlet clandestino del “falso”.
Tutto parte da uno dei tanti sequestri che quotidianamente vengono effettuati tra le bancarelle dei mercati rionali torinesi di merce contraffatta. Questa volta è toccato al mercato di Piazza Benefica dove, alla vista dei Finanzieri, un cittadino macedone ha tentato di occultare sotto i banchi, un discreto quantitativo di profumi contraffatti delle marche più note a livello mondiale, tra queste Dior, Chanel, Gucci Paco Rabanne. Successivamente, presso l’abitazione dell’uomo, in Via Ceresole, i Baschi Verdi del Gruppo Torino, nonostante l’atteggiamento poco collaborativo del “commerciante”, hanno individuato un garage, accertato poi dagli inquirenti, in uso allo stesso. Qua, è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per aprire un ampio box, all’interno del quale, i Finanzieri, una volta entrati, si sono trovati di fronte ad un vero e proprio mini outlet del profumo contraffatto, con campioni in bella esposizione sugli scaffali ed un catalogo ampio e ben fornito. Oltre 5.000 sono stati gli articoli tolti dal mercato tutti provenienti illecitamente dall’Ungheria per un valore di migliaia di euro. R.B., ventinovenne macedone, è stato denunciato alla Procura della Repubblica torinese per vendita di prodotti con marchi contraffatti, ricettazione e frode in commercio. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato l’intera merce che, oltre a violare le norme sulla tutela del marchio, non essendo originale, potrebbe potenzialmente risultare pericolosa per la salute dei consumatori, considerando tra l’altro che la loro produzione avviene sostanzialmente in ambienti privi dei dovuti controlli igienico-sanitari. Per ora, non è stato possibile stabilire con precisione da quali elementi siano costituiti, visto che sono contraffatte anche le confezioni sulle quali sono elencati i componenti. L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e finalizzate a preservare il mercato da pratiche distorsive e lesive della concorrenza, proteggendo i consumatori dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea.