Basket, serie D maschile: CheTariffa.it a corrente alternata, il Barracuda passa al PalaCascinaCapello
Chetariffa.it BEA CHIERI – ASD BARRACUDA BK 56-67
Parziali: 12-13, 24-29, 39-45.
Chetariffa.it BEA: Gagliasso 2, Barbero 6, Zanatta, Bono (K) 7, Simon, Fuso 12, Diop 11, Merlo 7, Anselmino, Bianco V., Segura 8, Gile 3. All. Bronzin, Ass. Allisiardi, Mussio, Acc. Monteleone.
BARRACUDA: Poggio (K) 8, Cordero 21, Bonino 5, Palma, De Nunzio, Gennari 12, Biccarino, Castelli 9, Speca 3, Vialardi, Vialardi 8. All. Gallo, Ass. Trabuio.
Pecca ancora in continuità la CheTariffa.it BEA Chieri, che dopo due belle ed emozionanti vittorie cede dopo una prestazione incolore, dove i tanti errori dei Leopardi hanno indirizzato la partita nelle mani dei torinesi del Barracuda. Un peccato per gli arancioni, perchè era una partita alla portata contro un avversaria diretta per la lotta play-off, giocata di fronte ad un pubblico entusiasta e caloroso che ha sostenuto i propri beniamini dal primo all’ultimo minuto. Coach Bronzin alla palla a due si affida ai soliti Fuso, Gile e Diop con le novità in quintetto dei giovani classe 2000 Bianco e Segura, e lo starting-five arancione inizia forte: Fuso, Diop e Segura firmano il 6-0 che dopo 2′ fa esplodere il pubblico del PalaCascinaCapello e costringe coach Gallo al time-out. Barracuda fa vedere di non essere venuta a Chieri per recitare il ruolo di spettatore, e con la voglia più che con la tecnica prima aggancia e poi supera i Leopardi, che dopo un inizio sprint man mano abbassano il ritmo e lasciano spazio alle iniziative ospiti. Le due squadre segnano con il contagocce, gli errori sono tanti da ambo le parti e la prima decina si chiude sul 12-13. Anche nella seconda frazione i torinesi fanno capire di sapersi adattare meglio ad un metro arbitrale piuttosto permissivo, con i Leopardi che contrariamente si innervosiscono ed appaiono inspiegabilmente con la testa fuori dalla partita. Emblematici sono i tanti errori in appoggi facili ed ai tiri liberi, con la situazione che si aggrava ulteriormente con l’uscita dal campo di Gile per il riacutizzarsi di un problema muscolare al polpaccio. Barracuda però non ne approfitta fino in fondo e la CheTariffa.it rimane aggrappata alla partita, inseguendo all’intervallo di sole 5 lunghezze. Anche dopo la pausa lunga Cordero rimane un rebus apparentemente insolubile per la difesa arancione, con l’esperto lungo torinese che colpisce da ogni posizione, sia da dentro che da fuori il pitturato. Per BEA sale però in cattedra il classe ’99 Stefano Merlo, che in uscita dalla panchina porta finalmente l’energia che mancava ai padroni di casa. Con un antisportivo subito, una gioco da tre punti concretizzato ed una tripla fondamentale dall’angolo il giovane Leopardo rimette in pista i suoi, che dopo un’inizio quarto difficile sono ancora una volta a contatto con gli ospiti che comunque non smettono mai di guidare il match, almeno dal punto di vista del punteggio. Al 30′ è 39-45. Sospinta da un gran tifo la CheTariffa.it ci crede, una tripla in transizione di Diop fa esplodere il PalaCascinaCapello ma ancora una volta Cordero e Poggio tengono a bada le velleità arancio-nere. Due canestri di energia pura di Segura danno speranza ai chieresi, ancora una volta però troppo nervosi (complice forse qualche contatto proibito di troppo lasciato andare) per concretizzare una rimonta che non arriverà mai. Un paio di errori difensivi di troppo permettono infatti al Barracuda di allungare sui Leopardi, e con la girandola di tiri liberi finale chiudere il match sul 56-67. Un’occasione persa per la CheTariffa.it, mai veramente entrata in campo in una partita che sarebbe potuta essere il coronamento e la conferma di una percorso di crescita costante intrapreso ormai da due mesi a questa parte. Manca ancora continuità a Bono e compagni, che chiudono il 2017 come lo avevano iniziato, tra alti e bassi. L’obbiettivo per l’anno nuovo sarà sicuramente quello di essere più cinici, per poter finalmente arrivare dove questi ragazzi hanno dimostrato di poter arrivare. L’ultima dell’anno ha anche rappresentato l’apice di pubblico per il PalaCascinaCapello: con un sostegno del genere, i Leopardi avranno sicuramente una marcia in più!