Asti- La Casa di riposo verso la privatizzazione? Le preoccupazioni dei sindacati
Si discute ormai da tempo sul destino della Casa di riposo Città di Asti a seguito della legge emanata dalla Regione Piemonte (n.12 del 2 agosto 2017) sul riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. La volontà della Regione di razionalizzare gli enti di assistenza andrà ad incidere su una delle ultime istituzioni pubbliche del territorio astigiano dedicate al ricovero degli anziani.
Il rischio della privatizzazione è dietro l’angolo e sta agitando operatori del settore e istituzioni. Anche i sindacati stanno seguendo da vicino la vicenda. E’ di mercoledì 20 dicembre un ordine del giorno del Comitato Direttivo della Cgil riunitosi alla Camera del Lavoro che “esprime preoccupazione e la forte volontà di monitorare attentamente la situazione”.
L’ordine del giorno intende attivare la Cgil per:
– Preservare la gestione pubblica della Casa di Riposo e mantenere l’applicazione per i dipendenti del contratto nazionale autonomie locali;
– Tutelare i livelli occupazionali anche al fine di mantenere la qualità dei servizi erogati ai cittadini utenti;
– Preservare l’accesso alla struttura a tutti i cittadini in particolare ai meno abbienti”.
Gli obiettivi del sindacato sono chiari e il Comitato Direttivo della Cgil si augura che si riapra con la massima urgenza il Tavolo Tecnico con la Casa di riposo Città di Asti, con l’Asl di Asti, con le istituzioni e con i sindacati confederali.
Considerando l’attuale situazione di quella Struttura – scrive il Segretario Generale della Cgil di Asti, Filippo Rubulotta – per l’importanza del ruolo che riveste in città, assolutamente degna di attenzione e monitoraggio, tutto il gruppo dirigente della CGIL di Asti auspica che si possa fare al più presto chiarezza sul futuro della Casa di riposo”.
Carmela Pagnotta