PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: TEX, una magnifica annata!
Nel 2018 Tex compirà 70 anni.
70 anni ininterrotti di presenza in edicola.
L’evento sarà celebrato sia dalla casa editrice Sergio Bonelli Editore – di cui, ancora oggi, è la star indiscussa – sia dal mondo dell’informazione fumettistica e non.
70 anni che Tex non dimostra affatto, nell’aspetto – per ovvi motivi narrativi – ma anche nella freschezza delle storie. Stiamo parlando, ad oggi, di 686 albi della serie regolare, 32 Texoni, 24 Almanacchi del West (ora Tex Magazine), 21 Maxi Tex, 12 Color Tex e 5 Tex alla francese, solo per citare quelli contenenti avventure inedite. Storie che vengono ripetutamente ristampate e che continuano ad appassionare decine e decine di migliaia di lettori in Italia e nel mondo.
Sui programmi del 2018 la casa editrice ha mantenuto finora uno stretto riserbo, anche se il primo giornale SBE titola che il 2018 sarà “L’anno di TEX”. Al momento conosciamo il logo dei 70 anni e sappiamo che l’albo celebrativo sarà scritto da Mauro Boselli e disegnato da Giovanni Ticci (una tavola è stata pubblicata in anteprima su La Lettura, supplemento del Corriere della Sera del 24 dicembre 2017). Sempre nel 2018 usciranno nuovo cartonato alla francese con le avventure del giovane Tex di Boselli e Mastantuono e un Texone disegnato da Majo su testi di Boselli.
Nueces Valley
Ma se grandi cose ci attendono nel 2018 non possiamo certo lamentarci per l’annata appena conclusa. Il 2017 di Tex è stato infatti un anno straordinario, sotto molti punti di vista. Un anno di storie memorabili, sia per la qualità sia perché molte costituiscono tasselli fondamentali della saga del Ranger più famoso del West. Il primo è indubbiamente “Nueces Valley”, il Maxi Tex n. 21, realizzato da Mauro Boselli per gli strepitosi disegni di Pasquale Del Vecchio.
In questi quasi 70 anni di vita editoriale periodicamente sono affiorati ricordi del passato di Tex, ma mai si era tornati così indietro. In Nueces Valley vediamo addirittura i genitori di Tex, Ken e Mae Willer, giovani pionieri, prima della nascita del nostro eroe. Poi lo vediamo bambino, ragazzino e infine giovanotto, in momenti in cui viene fuori il carattere che lo contraddistinguerà. Una lunga storia di 276 pagine che esplora una fase della vita di Tex di cui non si sapeva praticamente nulla. Avventure emozionanti che solo Mauro Boselli – erede letterario di G.L. Bonelli (di cui è stato assistente per anni) – poteva raccontare in modo autorevole.
Il Vendicatore e Il magnifico fuorilegge
Altre due avventure nate per essere basilari nella storia di Tex sono quelle pubblicate nel 6° cartonato alla francese “Il Vendicatore” e nel 32° Texone “Il magnifico fuorilegge”. Entrambi sono stati realizzati da Mauro Boselli in coppia con il disegnatore Stefano Andreucci, la cui bravura e versatilità nel passare dal bianco e nero al colore è stata giustamente celebrata in due albi più che speciali. Le tavole de “Il magnifico fuorilegge” rispettano alla lettera la gabbia bonelliana mentre ne “Il vendicatore” hanno il respiro internazionale (e i colori di Matteo Vattani) delle moderne bande dessinée. Entrambe catturano per fascino, spettacolarità delle inquadrature e dinamicità.
Ne “Il vendicatore” il giovane Tex è già in fuga dopo avere vendicato il padre, mentre il fratello Sam manda avanti il ranch di famiglia. Alcuni razziatori della Nueces Valley sono ancora in circolazione e vogliono liberarsi di Tex tanto quanto lui vuole portare a termine la sua vendetta. Un’avventura rocambolesca e dal ritmo serrato tra Stati Uniti del Sud e Messico. In aiuto di Tex – nonostante la sua fama da fuorilegge – arriverà Jim Callahan, un vecchio ranger del Texas ispirato ad un personaggio realmente esistito.
“Il magnifico fuorilegge”, con le sue 224 pagine, si presenta invece come un’avventura lunga e corposa. La storia, secondo i canoni del bravo Mauro Boselli, è ricca di personaggi, di azione e di colpi di scena. Boselli, come autore, ma anche come curatore, coniuga la purezza della tradizione e del caratteristiche del personaggio con la necessità di rendere costantemente attuale la narrazione e godibili le storie. Proprio come in questa avventura in cui vediamo all’opera il primo Tex – quello con la casacca a frangette de “Il Totem misterioso” – a cavallo del mitico Dinamite. La prima tavola cita l’incipit dello storico albo con un “mi stanno ancora alle costole” e poi l’avventura prosegue tosta come non mai.
Un anno di grandi storie sulla serie regolare
Se gli albi speciali si sono distinti per importanza delle storie – compreso il Tex Magazine, contenente una breve avventura di Kit Willer sceneggiata dall’americano Chuck Dixon (Batman e Punisher) – la serie regolare non è stata da meno. A gennaio, con “L’inferno che urla”, si è conclusa la lunga avventura in cui abbiamo assistito al ritorno di Yama, il figlio di Mefisto. Una storia importante, scritta da Mauro Boselli e disegnata dal grande Fabio Civitelli, di cui ho già parlato nell’articolo “Tex, Zagor, Dampyr e i loro acerrimi nemici” del 14 gennaio 2017.
La Giustizia di TEX
Segue la bellissima storia de “Il ragazzo rapito” scritta da Tito Faraci e disegnata da Gianluca Acciarino. Bravissimi entrambi a caratterizzare un’avventura che si inserisce nel filone classico del signorotto che, con la prepotenza e la violenza, si arricchisce ai danni dei più deboli. Quello che più emerge in questa storia è la sensibilità di Tex, insieme alla sua visione della giustizia. Una visione che va oltre il senso giuridico del termine e che in questa avventura emerge più, e meglio, che in tante altre. Una storia emozionante, come emozionante, e bellissima, è la copertina dell’albo “Il ragazzo rapito”.
Ad aprile e maggio tornano due vecchi compagni di avventure di Tex, Jethro e Damned Dick, visti negli albi retrospettivi de “La grande invasione” (497, 498 e 499). Anche qui assistiamo, in buona parte dei due albi, ad un’avventura raccontata dallo stesso Jethro. Scritta da Boselli e disegnata con il suo tratto potente da Corrado Mastantuono, “Jethro!” riporta in scena gli incappucciati del Ku Klux Klan e temi razziali. Tex dimostra, ancora una volta, non solo la sua superiore statura morale (considerata l’epoca), ma anche una determinazione impressionante nel dare concretezza alle sue convinzioni. Una storia tosta e avvincente, di quelle da fiato sospeso.
Tex e Kit
Dell’avventura “La pista dei Forrester” ho già parlato nell’articolo su Pasquale Ruju, sceneggiatore texiano (ma non solo) e bravo romanziere. Nei due albi che compongono la storia vediamo agire solamente Tex e suo figlio Kit, cosa piuttosto rara e che Pasquale Ruju e Lucio Filippucci (ai disegni) hanno reso speciale. Oltra a caratterizzare molto bene la numerosa famiglia Forrester, gli autori sono infatti riusciti a mettere in luce con delicatezza momenti emozionanti e mai visti nel rapporto padre-figlio. Una storia peraltro movimentata e caratterizzata da momenti altamente drammatici.
Il ritorno di Lupe
Lupe Velasco è stata la prima fidanzata ufficiale di Tex – almeno di quelle conosciute leggendo le sue avventure – prima di incontrare e sposare Lilith. Apparve nell’avventura pubblicata sull’albo gigante n. 7 (recentemente ristampato nei Classic Tex 15 e 16) in cui Tex torna in Messico per liberare Montales, ingiustamente imprigionato. Rivediamo alcune scene di questa movimentata avventura in una bella tavola di Alessandro Piccinelli, disegnatore dei due albi della storia scritta da Mauro Boselli. Avventura complessa e carica di fascino (a cui contribuisce in modo determinante il bel tratto di Piccinelli), composta sostanzialmente di due parti: la prima nel passato, rievocata da Tex, e la seconda nel presente.
Wolfman
A ottobre e novembre facciamo invece la conoscenza di Wolfman, un cattivo terribile e temibile che darà del filo da torcere a Tex e terrà in scacco un’intera cittadina mineraria del Montana. Un’avventura nella neve che mescola classico e moderno e che si caratterizza per toni molto drammatici. Pasquale Ruju è bravissimo a caratterizzare i personaggi e a tenere costantemente alta la tensione, aiutato dal bravo Alfonso Font, disegnatore spagnolo ormai al servizio del nostro Ranger. Un’altra storia avvincente e piacevole da leggere, così come la successiva, iniziata a dicembre nell’albo “La città nascosta”, di Tito Faraci e Andrea Venturi.
I Color Tex
Nell’annata di Tex non sono poi da dimenticare i due Color Tex, il primo contenente una lunga avventura di Pasquale Ruju e Giacomo Danubio e il secondo contenente 5 storie di 32 pagine ciascuna. “Cowboys”(Color Tex n. 11) è una bella avventura dal taglio classico, ispirata da grandi pellicole cinematografiche. Fulminanti e intense le storie brevi del Color Tex 12, dove troviamo l’intrigante “Sparate sul pianista” di Pasquale Ruju e Pasquale Frisenda, la malinconica “Io ucciderò Tex Willer” di Giorgio Giusfredi e Marco Soldi, l’eroica “Giustizia!” di Andra Cavaletto e Alessandro Poli, la polverosa “Abilene, Kansas” di Mauro Boselli e Enrico Bertozzi e la fatidica “Dal tramonto all’alba” di Claudio Nizzi e Roberto Zaghi.