Cocconato: Presepi d’Artista prorogata fino al 14 gennaio

   Il grande successo della quarta edizione de “Il borgo e i suoi presepi”, manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale di Cocconato ha spinto gli organizzatori a prolungare la manifestazione fino al 14 gennaio.

I visitatori avranno così ancora la possibilità di passeggiare per le vie del centro storico alla scoperta degli oltre cento presepi realizzati da privati, associazioni, commercianti, scuole.

Potranno ammirare, lungo la scalinata della chiesa parrocchiale, il presepe animato costituito da oltre cinquanta personaggi e animali a grandezza naturale e, dulcis in fundo, concludere il “tour” con la visita alla mostra “Presepi d’Artista” nel salone comunale dove sono esposte le creazioni di presepisti di eccezionale levatura che vogliamo qui ricordare con un breve profilo.

Antonio Aiello L’idea di fare qualcosa che si allontanasse dai soliti schemi lo ha portato ad utilizzare la tecnologia per creare effetti e movimenti. Ecco quindi prendere vita e luce le stelle, le fasi lunari, gli effetti di alba e tramonto, la neve che scende, i personaggi che si muovono. Lo spirito che anima le sue creazioni è quello del continuo cambiamento, dell’affrontare sempre nuove sfide e considerare ciò che ha appena fatto il passato.

Silvia Colpani Una vera e propria passione per la costruzione dei presepi l’ha spinta a seguire dei corsi specifici che l’hanno poi portata alla realizzazione dello scenografico allestimento liberamente ispirato al borgo di Cocconato nel quale si inseriscono i personaggi all’uncinetto realizzati da Adriana Gandini. Nonostante i materiali utilizzati siano tutti di recupero quali rami, muschi, pigne, polistirene, licheni, sabbia, sacchi di iuta, corteccia, ecc. creano comunque un’ambientazione particolare e suggestiva, arricchita anche dalle numerose costruzioni in scala, tra le quali spicca la chiesa della SS.Trinità e la Torre,simbolo del paese.

Adriana Gandini Giovanile e attiva insegnante in pensione di 86 anni ha realizzato nel corso di quattro anni uno spettacolare e policromo presepe con oltre 200 personaggi e ambientazioni. Creato con una cura ed una maestria unica, rivela una non comune padronanza della tecnica dell’uncinetto, passione che Adriana ha sempre coltivato fin dalla più giovane età e che l’ha portata a realizzare nel tempo veri e propri capolavori, frutto di abilità, pazienza e inventiva.

Adriano Gatto Nasce in un paese di mare, a Tropea, ma ben presto si trasferisce a Torino. Come tutti i bambini è affascinato dalla storia dei presepi e fin da piccolo è attratto dall’arte in tutte le sue forme, in particolar modo dalla pittura e dalla scultura che pratica fin dall’età giovanile, sempre alla ricerca di nuove forme artistiche .

Ritiratosi dal lavoro ha potuto dar sfogo alle sue passioni artistiche, in particolar modo al mondo del presepe, passione mai sopita. Dopo aver provato con vari materiali, per la costruzione delle sue opere è passato al sughero in quanto trova

affascinante l’idea della materia che si trasforma continuamente dando forme sempre diverse e perché per il momento è l’unico a creare questo tipo di lavori.

Roberto Niglio La voglia di realizzare presepi nasce da bambino, quando il padre lo coinvolge nella costruzione della scenografia, trasmettendogli una passione che negli anni non si è mai sopita. Il messaggio che cerca di inviare tramite le sue opere è quanto mai essenziale ed immediato: il presepe deve trasmettere in ognuno di noi un qualche cosa di intimo e personale e se quel qualche cosa riesce a travalicare la nostra persona e passare agli altri, allora l’obiettivo è raggiunto in pieno.

Santo Roccatello Alla fine degli anni ’50 si trasferisce da Anguillara Veneta (PD) in Piemonte dove inizia a lavorare prima come falegname e poi come fabbro. Fin da giovane dimostra il suo talento per la lavorazione del legno, per poi passare al ferro battuto, una forma d’arte da lui definita “ferro fantasia”. Da sempre appassionato di presepi, dai primi anni ’70 fino alla fine degli anni ’90, realizza molti lavori ad essi ispirati, partecipando a mostre e concorsi, sempre con esito positivo e appagante.

Il presepe del vino Opera di Stefano Parodi e Marco e Piera Roggero è un presepe ispirato alla vendemmia e alla commedia dialettale “Gelindo ritorna” realizzato nel 2002 per rispondere all’invito del Centro Culturale Italiano di Vienna che, in previsione delle manifestazioni natalizie nella capitale austriaca, offrì alla provincia di Asti l’opportunità di rappresentare l’Italia con un’opera che fosse espressione di manualità e originalità e che sintetizzasse gli aspetti peculiari della provincia invitata. Le teste di cartapesta modellate sui tappi delle bottiglie, gli attrezzi agricoli, le scatole per realizzare le costruzioni orientali, i bicchieri a fungere da pecore, i pampini fissati con la cera, i cammelli che fuoriescono dai contenitori per le bottiglie, tutto concorre a creare un’ambientazione rustica, ma omogenea ed originale.

Scuola primaria di Cocconato. Classi 4^ e 5^ I presepi sono stati realizzati dai ragazzi i quali, dopo aver partecipato ad un laboratorio creativo organizzato dal Comune e da alcuni volontari dell’Associazione Mondo Presepi di Torino, a fine ottobre si sono impegnati con fantasia, creatività ed entusiasmo per creare le opere qui esposte.

Una visita a Cocconato vale certamente un viaggio per scoprire un paese che unisce arte, natura e gastronomia.