CRONACA – Torino, arrestato estorsore e truffatore che si fingeva Ispettore della Polizia di Stato
L’attività d’indagine del Compartimento Polizia Postale Piemonte e Valle d’Aosta, diretta dalla Procura di Torino, è scaturita a seguito della raccolta di numerose denunce di cittadini frodati in tutto il territorio nazionale che, a seguito di annunci da loro pubblicati sui noti siti www.subito.it e www.bakeca.it, venivano contattati dal finto Ispettore della Polizia Postale “GIGLIOTTI Marco” che dietro minaccia estorsiva chiedeva loro il pagamento di una somma di denaro per evitare di incombere in multe, querele o arresti. Il presunto criminale, quarantenne disoccupato e pluripregiudicato per reati specifici, attingendo dalle informazioni presenti sugli annunci dei predetti siti internet, profilava le sue vittime incrociando i dati da loro pubblicati sui noti social network in modo da essere molto convincente agli occhi dei cittadini malcapitati e riuscendo così a rendere molto credibili le argomentazioni di volta in volta modulate sulla base degli annunci on-line ed utilizzate per le truffe. L’articolata attività di indagine della Polizia Postale di Torino ha permesso di ricostruire nel dettaglio il disegno criminale di A.S.. Infatti, oltre a quanto sopra descritto, per far perdere le proprie tracce utilizzava e cambiava frequentemente sim telefoniche e carte di credito ricaricabili intestate a prestanome e guidava auto a noleggio. Le indagini svolte hanno però permesso di raccogliere molti elementi di reità per truffa ed estorsione a carico del truffatore conclusasi con l’emissione da parte dell’Autorità Giudiziaria di Torino dell’ordine di custodia cautelare in carcere. Il truffatore/estorsore negli ultimi tre anni si era già reso responsabile di numerose truffe nei confronti di centinaia tra escort, transessuale ed accompagnatrici residenti in tutta Italia per centinaia di migliaia di Euro, a cui aveva fatto credere di poter aumentare la visibilità dei loro annunci di incontri pubblicati su siti online. Per tali fatti, il truffatore seriale era stato identificato e deferito più volte alla locale Autorità Giudiziaria dal Compartimento Polizia Postale di Torino.
La Polizia Postale consiglia di proteggere i dati personali controllando molto bene le impostazioni di privacy sui social network e pensando bene a quali informazioni pubblicare sui social. Inoltre consiglia di fare attenzione ai falsi messaggi allarmistici, richieste disperate d’aiuto, offerte imperdibili, richieste di dati personali “per aggiornare il tuo account”: diffidare di tutte le richieste di questo tipo e dotarsi, anche su smartphone, di programmi antivirus costantemente aggiornati prestando molta attenzione alle email che invitano ad aprire file allegati o link che rimandano a siti internet, ad esempio, di servizio di carte di credito, home banking con l’obiettivo di carpire i codici personali di accesso.