PIEMONTE ARTE: CAMBIANO FOTO, DONAZIONE BENAPPI, GIORDA, AUTOSCATTI, AGENDA TORINO MUSEI
CIRCOLO DEGLI ARTISTI, IN MOSTRA LE FOTO DEL CAMBIANO FOTO FESTIVAL
L’inaugurazione dell’esposizione degli elaborati fotografici, realizzati in occasione del Cambiano Foto Festival, tenutosi ad agosto 2017, ed ispirato alle morbide forme dei nudi di Giacomo Grosso, si terrà giovedì 18 gennaio alle ore 18.30. Maestri della fotografia ed allievi, presenteranno presso le sale espositive del Circolo degli Artisti i loro lavori.
Dal 18/01 al 02/02, dal lunedì al venerdì, dalle 15.30 alle 19.30
Circolo degli Artisti, via Bogino 9 – SCALA B – digitare 4444+campanella, piano ammezzato
PALAZZO MADAMA, LA DONAZIONE BENAPPI
Giovedì 25 gennaio 2018 alle 17.30 Palazzo Madama presenta al pubblico una preziosa e inedita maiolica cinquecentesca, offerta generosamente in dono al museo da Anna, Mario ed Ezio Benappi in memoria del nonno Umberto e del padre Vittorio, che per primi intrapresero il mestiere di antiquari. L’identificazione e la corretta attribuzione dell’opera si devono all’architetto Massimo Meli, restauratore torinese ed esperto di ceramiche, che ha ricondotto l’opera all’ambito di Francesco Durantino, uno dei più importanti pittori di maiolica del Cinquecento in Italia, attivo tra Urbino, Perugia, Monte Bagnolo, Nazzano, Roma e infine Torino, dove si spostò nel 1575.La coppa – traforata e rivestita di smalto bianco sul quale è dipinta in stile compendiario la figura di un vendemmiatore – ha un grande valore storico, essendo il secondo esemplare conosciuto attribuibile alla produzione torinese del Durantino. Il secondo esemplare, simile ma poco più grande e con raffigurata una figura di uccellatore, fa già parte delle collezioni di Palazzo Madama grazie all’acquisto nel 1872 di Emanuele d’Azeglio ad un’asta a Londra – in cui fu battuta la concorrenza dell’attuale Victoria and Albert Museum – e la successiva donazione al museo civico torinese. La donazione Benappi aggiunge pertanto un nuovo e importante tassello alla storia della ceramica non solo torinese e apre la strada a future ricerche.
RICORDARE LA PITTURA DI ADRIANA GIORDA
Nella pittura di Adriana Giorda – ha scritto Vittorio Sgarbi – «è il buon tempo antico che ritorna». Un tempo che appartiene all’ esperienza della pittrice di Racconigi che, scomparsa nella seconda decade del mese di gennaio, si ricorda per quel suo percorso all’interno di un dipingere dalle sensibili cadenze romantiche, caratterizzato da una personale visione della natura, del paesaggio e di delicate figure immerse nell’atmosfera.
Formatasi alla Scuola d’Arte di Castellamonte e, successivamente, al Liceo Artistico torinese, ha lungamente lavorato negli studi di Bordighera, Gardone Riviera e naturalmente nella Torino di Marziano Bernardi e Luigi Carluccio, che rispettivamente hanno detto:«la sua dote e’ la chiarezza, soffusa da un intimismo sentimentale…» e «il disegno è sempre corretto, minuzioso e felice…».
Un disegno che «costruisce» la rappresentazione, fissa un particolare o uno scorcio d’ambiente, definisce l’armonioso gesto delle ballerine, uno sguardo e una visione di un territorio profondamente amato:«Adriana Giorda…crede…nelle possibilità dell’uomo, d’un movimento tipico, di un determinato personaggio, sia una ballerina in tutù, sia un gatto, un albero, una mano che regge l’ombrello, un bambino che guarda attonito »(Giovanni Arpino).
E queste sue immagini sono state esposte recentemente al Palazzo Comunale Gargnano (Brescia), al Grand Hotel Villa Cortine a Sirmione e, nel 2017, alla mostra sociale del Circolo degli Artisti di Torino, dove si poteva cogliere il clima e il fascino della «Vendemmia». Dello stesso anno è la 175a Esposizione Arti Figurative della Promotrice delle Belle Arti, che nella Palazzina al Valentino ha proposto il pastello «Ballerina con gonna gitana» eseguito nel 2014.
E il pastello è una delle tecniche utilizzate dalla Giorda, che ha realizzato quadri ad olio e fogli di grafica con il tratto a carboncino e china, tempera e acquaforte, secondo un’impostazione classica che ha fatto dire ad Angelo Dragone «disegna e dipinge con grande passione, questo è evidente…si tratti d’un fiore come d’una ballerina, d’un nudo come di una barca solitaria…».
Un ricordo, quindi, di nature morte, di fiori, di ritratti, di volti scavati dal tempo e di un passo di danza nel silenzio.
Angelo Mistrangelo
ACCADEMIA ALBERTINA: INHUMARE-EXHUMARE, AUTOSCATTI FOTOGRAFICI
a cura di Ornella Rovera e Marina Buratti
Vernissage Sabato 20 gennaio 2018 h. 17,00
Cripta della Chiesa di San Michele Arcangelo Via Giolitti 37 Torino
dal 20 gennaio al 4 febbraio 2018
La mostra nello spazio della Cripta di San Michele Arcangelo a Torino accoglie i lavori degli studenti del corso di Tecniche della Scultura dell’Accademia Albertina di Belle Arti che hanno frequentato il workshop dal titolo Inhumare-Exhumare. Il workshop, condotto dall’artista Marina Buratti con il contributo di Ivan Fassio, curatore e organizzatore di manifestazioni artistiche e letterarie, ha avuto come temi principali l’autoscatto e l’autorappresentazione; il mezzo utilizzato è stato la macchina fotografica, strumento che documenta e fissa l’attimo, attimo che svela le impercettibili varianti del rapportarsi con il proprio essere. Le materie da plasmare nello spazio sono state la propria fisicità e la propria interiorità. Ogni studente coinvolto si è messo in gioco e ha elaborato, documentato e fatto riemergere una parte di sé.
PALAZZO MADAMA, DA MAESTRO A DISCEPOLO: INCONTRO CON GIANNI CINTI, DESIGNER E ARTISTA
Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e ornamenti
Palazzo Madama – Gran Salone dei Ricevimenti
Piazza Castello – Torino
Giovedì 18 gennaio 2018 – ore 17.30
Palazzo Madama e Fondazione Gianfranco Ferré propongono al pubblico alcuni incontri di approfondimento in occasione della mostra Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti, in corso in Sala del Senato fino al 19 febbraio 2018. La conferenza di giovedì 18 gennaio alle 17.30 vede protagonista Gianni Cinti, designer e artista che ha fatto parte per cinque anni dello staff stilistico di Gianfranco Ferré. L’incontro sarà occasione per parlare del processo creativo utilizzato da Gianfranco Ferré: dall’idea iniziale allo sviluppo della collezione, passando per contaminazioni e suggestioni. Un metodo complesso, fatto di passaggi precisi in cui elementi fondamentali come la ricerca e il disegno giocano un ruolo primario nella logica creativa. Gianni Cinti potrà raccontare anche il ruolo cruciale del rapporto maestro-allievo nell’ambito di un’esperienza artistica. È infatti fondamentale il trasferimento di conoscenza, per comprendere le tematiche progettuali, adeguandole ai nuovi scenari storici e di mercato pur tenendo fede a concetti e principi che tutt’oggiAggiungi un appuntamento per oggi definiscono il prestigioso made in Italy.
Gianni Cinti, Marsciano (Perugia), 1979, è un artista e designer. Negli anni si è occupato di diversi ambiti progettuali, dal fashion alla ceramica d’autore, dall’interior al food. È stato consulente per alcuni dei più celebri Brand italiani e internazionali e ha lavorato più di cinque anni accanto a Gianfranco Ferré come membro dello staff creativo della Maison di Milano, esperienza che ha segnato profondamente il suo stile e il suo approccio al progetto. Come direttore creativo ha seguito lavori sia in Italia che all’estero (soprattutto Cina e America) e da anni è professore di Personal Design all’Istituto Europeo di Design (IED Moda Lab) di Milano. Il suo linguaggio creativo coniuga metodologia ed eleganza italiana con forme e stili contemporanei e cosmopoliti. Ha all’attivo collaborazioni e premi internazionali, come il “The Lucky Strike Design Award” del 2009 e il “Dwell” (best of NY Design Week del 2017).
Ingresso libero all’incontro fino a esaurimento posti disponibili. La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, presenta in anteprima mondiale 200 oggetti-gioiello che ripercorrono per intero la vicenda creativa del celebre stilista italiano.
BOCUSE D’OR OFF -ISTITUTI CULTURALI DEL PIEMONTE: “LA DOLCE TAVOLA DI CARIGNANO”
Mercoledì 17 gennaio, alle ore 17, nella sede della Fondazione Einaudi – Via Principe Amedeo 34 – Torino, per iniziativa del Centro Studi Piemontesi, della Fondazione Luigi Einaudi e dell’Associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano, conferenza di Paolo Castagno sul tema “La dolce tavola di Carignano” – “’l ZEST”. Riscoperta e tutela di un dolce sabaudo
Ingresso libero fino ad esaurimento posti in sala
Info: www.studipiemontesi.it; info@studipiemontesi.it; tel. 011/537486
AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI
Venerdì 19 gennaio 2018, ore 16.00
LA MAGIA DELL’IMPASTO. Ceramiche islamiche dai depositi del MAO
MAO – Visita guidata all’esposizione temporanea e alla Galleria dei Paesi Islamici dell’Asia riservata abbonamento Torino Musei
L’itinerario è dedicato alle ceramiche nate dalla maestria di artigiani islamici in un periodo compreso tra il IX e il XVII sec. Partendo dall’analisi delle opere in esposizione, provenienti dai depositi del MAO e mai esposte al pubblico, si proseguirà con la visita alla galleria dei Paesi islamici dell’Asia. Saranno illustrate le diverse fasi di lavorazione della ceramica e si evidenzieranno alcune influenze stilistiche e iconografiche provenienti sia da Oriente sia da Occidente e rielaborate dagli artisti islamici.
Costo visita guidata: € 5 + ingresso gratuito Abbonamento Musei e Torino card
Info e prenotazioni: 800.329.329
Sabato 20 gennaio 2018, ore 16.00
ODISSEE
Palazzo Madama – Visita guidata alla mostra riservata abbonamento Torino Musei
L’itinerario permette ai visitatori di intraprendere un “viaggio” attraverso le diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi che sono illustrati nella mostra ODISSEE. Dalla preistoria alla contemporaneità le opere esposte permetteranno di evidenziare il tema della migrazione come uno degli elementi fondamentali che ha accompagnato la vita dell’uomo e ne ha influenzato aspetti socio – culturali. Dalla diaspora ebraica, ai movimenti delle popolazioni germaniche e asiatiche verso Ovest e verso Sud del IV sec., che trasformarono l’Impero romano con nuovi stili di vita, si proseguirà attraverso le Crociate e i pellegrinaggi, per arrivare ai viaggi di esplorazione fino al tema dell’immigrazione del mondo di oggiAggiungi un appuntamento per oggi.
Costo visita guidata: € 5 + ingresso gratuito Abbonamento Musei e Torino card
Info e prenotazioni: 800.329.329
Sabato 20 gennaio, ore 16.00
RIVELAZIONI DI UN VOLTO. IL RITRATTO DI MASSIMO D’AZEGLIO
GAM – Visita guidata alla mostra riservata Abbonati Musei
Al centro dell’itinerario di visita un capolavoro della cultura romantica sino ad ora noto come autoritratto di Massimo d’Azeglio.
Diversi i quesiti intorno all’opera: si tratta di un autoritratto o di un ritratto? Se è così, chi lo ha eseguito? Quando? Alle domande risponde la ricerca di fonti d’archivio che ha permesso non solo di dare delle risposte, ma di ricostruire uno dei periodi più fruttuosi dell’attività dell’artista (1831- 1836) attraverso l’esposizione di venti capolavori della cultura figurativa romantica, fotografie d’epoca, manoscritti e documenti. Trasferitosi a Milano d’Azeglio sposa Giulia, primogenita del grande Alessandro Manzoni, entra a far parte della fervente cerchia culturale della città, di cui forti sono i legami con il pittore Giuseppe Molteni, proprio a quest’ultimo si deve il ritratto dell’amico Massimo.
Costo visita guidata: € 5 + ingresso gratuito Abbonamento Musei e Torino card
Info e prenotazioni: 800 323329
Sabato 20 gennaio 2018, ore 17.00
ARTE E TÈ IN ORIENTE
MAO – visita guidata con degustazione di tè
Le aree geografico-culturali rappresentate dalle collezioni del MAO hanno un forte legame con il tè, bevanda dalle origini antichissime, caratterizzata da doti curative e toniche, che nelle tradizioni orientali trova le sue radici anche in antiche leggende. Il museo propone un ciclo di visite per approfondire la conoscenza delle cinque Gallerie che lo costituiscono, dando alcuni spunti di riflessione che permetteranno di percorrere virtualmente le antiche rotte della via del tè. L’itinerario si concluderà ogni volta con una degustazione di tè pertinente all’area culturale proposta. La degustazione è a cura di Claudia Carità. Claudia Carità fonda il marchio The Tea che identifica un catalogo accurato e personale di infusioni e tè scelti attraverso la selezione consapevole di produttori certificati, con preferenza per chi si avvale del marchio ETP (Ethical Tea Partership). Dal 2013 The Tea è stato scelto da Slow Food Piemonte e valutato dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio per rientrare nel progetto “Maestri del Gusto” di Torino e Provincia.
Costo Arte e tè in Oriente: 17 € a partecipante +ingresso al Museo (gratuito Abbonamento Musei e Torino card)
Info e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Sabato 20 gennaio 2018, dalle 16.30
LA MOSTRA ANIMATA: NINJA E SAMURAI RACCONTANO
MAO – Performance in mostra a cura dell’associazione culturale Yoshin Ryu
Ogni 10 minuti circa letture di racconti ed haiku in abiti della tradizione guerriera giapponese
Attività gratuita, biglietto della mostra secondo tariffe ordinarie – www.maotorino.it
Domenica 21 gennaio 2018, ore 16.00
VISITA SUONATA alla mostra Giansone. Sculture da indossare
Palazzo Madama – con Giuseppe Golisano, sassofono contralto e Emilio Bernè, percussioni
Domenica 21 gennaio alle ore 16 Palazzo Madama propone in Sala Atelier una “Visita Suonata” in occasione della Mostra Giansone. Sculture da indossare. L’appuntamento è aperto a tutti i visitatori del museo muniti di regolare biglietto d’ingresso. Tutta l’opera di Giansone ha nel Jazz uno dei temi prediletti: che siano orchestre o ballerini, il fascino nei confronti di questa musica è espresso nelle sculture, nei dipinti, nelle xilografie e ancor più nei gioielli, di cui è l’oggetto ricorrente. La “Visita Suonata” è l’omaggio alle teorie di Giansone di Giuseppe Golisano, sassofono contralto, ed Emilio Bernè, percussioni, due dei musicisti piemontesi più avvezzi all’improvvisazione praticando da anni la palestra del post bop. In tre diversi momenti, Golisano e Berné rappresenteranno in musica la teoria delle tangenti, la teoria modulare e il concetto caro a Giansone secondo cui la scultura sia “cavare fuori” le forme dal supporto amorfo, per delinearne via via la sagoma e poi fermarsi nell’attimo conclusivo del suo processo genetico.
Visita Suonata gratuita, ingresso al museo secondo tariffa ordinaria
Info: palazzomadama@fondazionetorinomusei.it – t. 011 4433501 – www.palazzomadamatorino.it
CASALE MONFERRATO IN LIZZA COME CAPITALE DELLA CULTURA 2020
Casale Monferrato è tra le dieci città finaliste per il prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 assieme ad Agrigento, Bitonto, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Il titolo sarà assegnato il prossimo 16 febbraio.
Il MIBACT ha deciso di premiare la volontà di riscatto della città che, proprio attraverso la cultura, sta ottenendo il suo rilancio. Il dossier della candidatura, l’impegno quotidiano della cittadinanza e la sua forza resiliente sono stati fondamentali alla prestigiosa inclusione di Casale Monferrato, unica rappresentante piemontese, tra le “magnifiche dieci” finaliste.
Un riconoscimento importante per la città e per il territorio, come ha commentato il sindaco di Casale Monferrato, che premia un progetto valido di rinascita e che intende la cultura non solo come bellezza artistica, paesaggistica e naturalistica, ma anche in quanto capacità di reinventarsi e di innovare proprio per mezzo di essa. Un traguardo che, anche in caso di mancata vittoria, potrà lasciare in eredità la modalità di azione come gruppo e lo spirito di collaborazione esperito in questa circostanza.
Nelle prossime ore il Ministero comunicherà le linee guida da seguire per la fase successiva, per la quale è previsto un colloquio orale a Roma davanti a una giuria di esperti di nomina ministeriale, che comprenderà una presentazione del progetto di candidatura e delle domande da parte della giuria stessa. Il tempo per preparare questa tappa non è molto, ha sottolineato l’assessora alla Cultura di Casale Monferrato, e in vista di questo appuntamento è prevista l’organizzazione di momenti di confronto e dialogo. La candidatura, ha aggiunto l’assessora, è nata proprio con questo spirito di inclusione: essere tra le dieci finaliste è già una grandissima vittoria, un premio a chi ha avuto il coraggio di esserci dall’inizio e per la stesura del dossier.
In merito a questo ottimo risultato, anche la Regione ha voluto comunicare il suo supporto. L’assessora alla Cultura e al Turismo ha infatti voluto sottolineare come l’inclusione di Casale Monferrato nella short list per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2020 sia non solo motivo di grande orgoglio, ma la testimonianza del riscatto di un territorio ferito, e di come questo abbia saputo ritrovare forza e identità grazie alla cultura. Un riconoscimento importante, ha aggiunto, che conferma quanto la cultura possa essere il cuore e la forza motrice delle città e delle comunità.
Per supportare la candidatura in questi ultimi giorni prima della proclamazione della vincitrice è disponibile un motivo a tema “Casale Capitale Italiana della Cultura 2020” per Facebook. Per utilizzarlo è sufficiente cliccare sul link www.facebook.com/ profilepicframes e cercare “Casale Capitale” per trovare il badge ufficiale della candidatura, selezionarlo e cliccare su “usa come immagine del profilo”.