Santena: le parole di Samantha Cristoforetti alla cerimonia del premio Cavour 2017
Ieri 16 gennaio 2018 nei locali delle ex Scuderie del Complesso Cavouriano di Santena, il capitano pilota dell’Aeronautica Militare Samantha Cristoforetti ha ritirato gli “occhiali d’oro” Premio Cavour 2017, assegnatole dalla Fondazione Camillo Cavour presieduta da Nerio Nesi in collaborazione con l’Associazione Amici della Fondazione Cavour, giunto alla sua undicesima edizione.
Dopo gli interventi delle autorità politiche, militari e civili, ha raggiunto il microfono l’astronauta dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) che ha colpito ed entusiasmato tutti i presenti con la sua semplicità e umiltà, anche nello spiegare la sua missione nello spazio durata 199 giorni. Dopo aver ringraziato tutte le autorità presenti, la Fondazione Cavour e gli Amici della Fondazione Cavour per averla scelta, ha avuto parole di riguardo per gli alunni e le insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Santena e merita riportare alcuni stralci del suo intervento:
“Un grande ringraziamento alla cittadinanza che mi ha accolto con grande calore che davvero mi ha commossa poco prima di rendere omaggio alla Tomba del Conte di Cavour. Benvenuti a tutti, sono molto contenta che i ragazzi delle scuole siano qui, ci sono anche gli insegnanti? Vorrei chiedere a loro, ai presidi e ai ragazzi di alzarsi in piedi e di farvi riconoscere e facciamo un forte applauso! I lavori che avete fatto nelle classi sono davvero eccezionali! Vi ringrazio per le lodi che mi hanno un po’ imbarazzata, perché ci vuole anche un po’ di fortuna, io non credo di fare niente di più di quello che fanno tante persone, come gli insegnanti che nel loro quotidiano cercano di fare bene il loro lavoro, avete più responsabilità voi nelle vostre mani ogni giorno con le vostre classi di quanto possa avere mai io! Le circostanze della vita hanno portato me in una posizione particolare ma siete voi che avete in mano il futuro del nostro paese col vostro lavoro quotidiano coi ragazzi e le ragazze, quindi davvero grazie!
È un onore grande ricevere oggi a Santena questo premio per tanti motivi: perché è un premio prestigioso e basta guardare la lista dei premiati nelle edizioni precedenti che hanno dato onore al nostro paese, mi fa piacere leggere tante cose che mi stanno a cuore nella motivazione, come il riferimento all’Aeronautica Militare, la forza armata a cui appartengo con gioia e con orgoglio. Sono oggi forse l’esponente delle forze armate in generale più conosciuto, ma non vuol dire niente, è una circostanza della vita. A volte mi immagino una vita parallela in cui se anni fa non avessi vinto il concorso per diventare astronauta, avessi continuato nella mia carriera di ufficiale pilota in Aeronautica Militare non mi conoscereste, ma vi assicuro che la mia vita di servizio al paese in termini di sacrificio sarebbe stata molto più grande quindi voglio rendere omaggio alle donne e agli uomini dell’Aeronautica che fanno il loro lavoro con grande spirito di sacrificio e che nessuno conosce! Io ho colleghe e colleghi piloti che hanno frequentato con me l’Accademia Aeronautica che non ci sono più, perciò quando si parla di sacrificio per ciò che ho fatto mi vergogno un pò.
Mi piace nella motivazione il riferimento alla costruzione dell’Italia e soprattutto alla visione europea che già aveva il Conte di Cavour, quindi davvero una persona lungimirante nella sua visione, credo che in particolare lo spazio sia uno di quegli ambiti dove si dimostra veramente cosa si può fare mettendo insieme tutte le risorse dell’Europa per fare cose grandi, non solo nello spazio ma anche in altri ambiti. Non sono una storica ma credo che all’epoca Cavour avesse capito che bisognasse superare i particolarismi locali per creare un’unità nazionale.
Poi onore a Santena, che è vicina a Torino che è una città spaziale. C’era molto di Torino lassù con me e lo racconterò nella mia presentazione. Mi piace sapere oggi, e ammetto la mia ignoranza, che il Conte fosse un innovatore, dal punto di vista scientifico e tecnologico, mi piace l’idea di questo statista con una visione politica, ma che era anche un tecnico, uno scienziato, che andava a cercare le innovazioni di ammodernamento, sporcandosi le mani, dimostrando che sono compatibili la cultura scientifica con quella umanistica e che dovrebbero essere più presenti queste due culture nelle persone”.
Per diverse volte durante il discorso, Samantha è stata interrotta dai fragosi applausi di un pubblico veramente entusiasta.
Continueremo nel prossimo articolo a riportare la parte divulgativa con cui l’astronauta ha spiegato la sua partecipazione alla missione Futura.
Tiziana Guarato