Le Terze Medie di Santena presentano il loro progetto Space Lab a Samantha Cristoforetti
Giovedì 16 gennaio 2018, prima che venisse consegnato il Premio Cavour 2017 a Samantha Cristoforetti nelle sale delle ex scuderie del Complesso Cavouriano, ha parlato prima di tutti il Presidente della Fondazione Cavour dott. Nerio Nesi, che ha salutato la folta assemblea, ha ringraziato l’astronauta per aver accettato di ritirare il premio e per aver reso omaggio alla tomba del Conte di Cavour e alla vicina lapide di Carlo Azeglio Ciampi che ricevette il premio nella prima edizione del 2007; ha ringraziato i militari che in poche ore hanno predisposto la mostra sull’Aeronautica Militare e ha ricordato quanto il Premio sia diventato ambito nel corso degli anni.
Dei discorsi fatti successivamente riportiamo stralci di quelli della Vice Presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour e del Sindaco di Santena dott. Baldi, che contribuiscono alla motivazione dei ragazzi.
Ha preso quindi la parola la signora Irma Genova, vice presidente Associazione Amici della Fondazione Cavour, consegnando a Samantha, al termine del discorso, anche la tessera di socio onorario dell’Associazione: “Tutte le persone che nel corso degli anni hanno ricevuto questo premio sono più che meritevoli, sono eccellenti nel loro campo. Abbiamo proposto la sua candidatura non solo perchè ha tenuto alto il nome dell’Italia nel mondo, ma l’ha portato nello spazio. Camillo Cavour era interessatissimo a tutte le tecnologie del suo tempo a partire dalle navi a vapore, il telegrafo, i treni: chissà se fosse vivo ai giorni nostri quanto sarebbe interessato alla conquista dei cieli e dello spazio.
Oggi Samantha è un simbolo a cui devono guardare tutti gli italiani, simbolo di tenacia, perseveranza, coraggio, autodisciplina, qualità senza le quali è difficile emergere dalla mediocrità. Vivere 199 giorni nello spazio non è solo vivere isolati dal mondo, significa imparare di nuovo tutte le cose più elementari: a mangiare, bere, muoversi, dormire, digitare su una tastiera del computer. Ci vuole una volontà veramente ferrea. A proposito di bere, l’acqua che viene fornita alla stazione spaziale arriva dalla rete del Comune di Torino, che tra l’altro è anche proprietario del Complesso Cavouriano. Ragazzi, provate a mettervi nei panni di un’astronauta, immaginate di poter vedere la nostra Terra dallo spazio, dicono che sia tutta blu, bellissima senza frontiere, e pensate di ritornare dopo 199 giorni, a risentire gli odori della terra, i suoni e i rumori, rivedere i colori, riprendere peso. Che emozione eccezionale! Voi che avete la vita davanti abbiate voi questo coraggio, di accettare le sfide anche più difficili, non abbiate paura di affrontare anche grandi sacrifici”.
Ha proseguito nel suo discorso il Sindaco di Santena, nonché Presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour, dott. Ugo Baldi dando il benvenuto all’ospite d’eccezione, alla cittadinanza, alle autorità civili e militari e in particolare alla rappresentanza dei ragazzi delle scuole santenesi e ai suoi dirigenti, ai volontari dell’Associazione che insieme alla Fondazione hanno contribuito a organizzare questo evento e continuano con la loro opera a mantenere vivo questo complesso con la loro opera di servizio per le visite: “Non esiste uomo, donna, bambino, bambina che non sia rimasto almeno per un attimo con lo sguardo rivolto verso un cielo di una notte d’estate “trapunto di stelle”, per dirla alla Modugno, credo non esista generazione umana che alzando gli occhi al cielo non si sia chiesta quale fosse la forza misteriosa e straordinaria che mantenesse in ordine questo nostro universo che avvolge il nostro pianeta conservandolo vivo e in armonia con il resto dell’universo. Esistono invece pochissimi uomini e ancor meno pochissime donne che la grandezza e la complessità di questo universo l’hanno vissuta e la vivono in prima persona; ogni uomo e ancor di più ogni donna proiettata nello spazio hanno rappresentato l’intero genere umano nella scoperta del cosmo e nella sua esplorazione ma soprattutto nello scoprire quali limiti può porsi l’uomo superandone ogni volta quello precedente. Non è quindi casuale che la proposta dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour, subito sposata dalla Fondazione stessa, abbia individuato Samantha Cristoforetti quale destinataria del Premio Cavour 2017.
Il Conte, che è stato per i suoi tempi un grandissimo innovatore, è stato anche esploratore economico, sociale e politico del suo tempo non accontentandosi mai dei limiti che quel suo tempo sembrava porgli e ha avuto la capacità di guardare quel suo tempo dall’alto che è stato l’unico modo per comprenderne realmente i limiti e per riuscire a trovare le strategie per superarli e condurci all’unità nazionale. Che orgoglio per questa città, per questo territorio chierese e carmagnolese essere i custodi delle spoglie mortali. Così allo stesso modo solo dallo spazio è possibile definire con assoluta precisione i limiti di questo nostro pianeta all’interno del sistema che lo contiene e studiare le strategie per mantenerne la sopravvivenza. Che soddisfazione per tutto il nostro territorio, per tutti i sindaci presenti che lo rappresentano accogliere questo orgoglio nazionale che, prima donna italiana e prima scienziata italiana rimasta per circa 200 giorni nello spazio, ha saputo avvicinare anche mediaticamente la scienza dell’astronomia alle persone comuni rinnovandone l’interesse.
È proprio in occasione della sua visita di oggi che l’Istituto Comprensivo Scolastico di Santena ha lavorato in questi mesi, che hanno preceduto la consegna di questo premio, al progetto Space Lab, grazie all’impegno di alcuni insegnanti motivati e alle classi terze della scuola secondaria di I° grado. È stato proposto un percorso di astronomia volto a mobilitare le competenze tecnico-scientifiche dei ragazzi. Ogni classe attraverso una didattica laboratoriale di ricerca ha prodotto dei materiali con l’intenzione di regalarli a Samantha Cristoforetti approfittando dell’occasione del premio. La III A ha creato un gioco in scatola che si chiama Astronopoli, tipo Monopoli, collegato al sito della classe dove si possono trovare in italiano, francese e inglese le ricerche fatte per produrlo; la III B ha creato un gioco in scatola Space Lab Trivial, stile Trivial Pursuit, è una app che gestisce le domande del gioco sia in italiano che in inglese, la III C ha creato una lampada del sistema solare in cui attraverso un circuito con pila il Sole illumina i pianeti del nostro sistema. Inoltre è stata prodotta una breve intervista doppia fra due astronauti volta a descrivere alcune missioni spaziali passate e attuali, testo in inglese e francese. La III D ha creato delle schede di descrizione del sistema solare sia in italiano che in francese, accompagnato da un invito a visitare il Planetario di Pino Torinese e infine la III E ha creato un gioco di società “La Fiera del Sistema Solare” simile al Mercante in Fiera, con carte illustrate dei pianeti e del sistema solare e un cruciverba su un cartellone inerente i corpi celesti, proprio un gran lavorone!
Capitano Cristoforetti, siamo orgogliosi che abbia accettato di ritirare il Premio Cavour e sono convinto che il Conte che riposa poco distante sia altrettanto soddisfatto della scelta operata dalla Fondazione e dall’Associazione, riconoscendo in lei cara Samantha non solo il fiore all’occhiello dell’Aeronautica Spaziale Italiana ed Europea, ma soprattutto il ruolo di portavoce di una scienza che non ha e non può avere confini di stato, di una scienza che deve essere anche socialmente condivisa, che deve avere un volto umano come il suo di una donna come tutte le altre, ma anche il volto di una madre che ha scelto per la propria figlia un nome che in sé riassume le motivazioni della sua vita di scienziata e per noi rappresenta la chiave del futuro, Coraggiosa Speranza”.
Tiziana Guarato