PASSIONE FUMETTI: La somiglianza con una scimmia de L’infelice Mercurio Loi a passeggio per la Roma dei pazzi
Non ho saputo resistere.
Avevo già in mente di fare un giochino con alcuni titoli degli albi di Mercurio Loi, ma l’uscita de “La somiglianza con una scimmia”, l’albo di questo mese, mi ha tolto ogni remora.
Un titolo irriverente, forse.
Ma è sempre meglio non farsi ingannare dai titoli. Come ci insegna il professor Mercurio Loi le cose non sono mai esattamente quello che sembrano.
La somiglianza con una scimmia
Mercurio Loi è vanitoso e tiene molto ad essere sempre elegante ed impeccabile, per cui non provate a dirgli che somiglia ad una scimmia. Certo, a ben vedere, sfogliando l’albo, l’interpretazione che ne dà il bravo Andrea Borgioli – soprattutto nelle espressioni – qualche dubbio lo fa venire.
Ma, del resto, non discendiamo tutti dalle scimmie?
Cosa questa che di certo non si poteva dire nella Roma di Mercurio Loi, a meno di aspirare al rogo.
E guardando le espressioni del simpatico Dioniso – che sempre Borgioli fa recitare in modo spettacolare – viene da pensare che invece è sua, la somiglianza con un uomo.
Mercurio Loi
Alessandro Bilotta ha creato un eroe con caratteristiche particolari, e per certi versi anomale, per il fumetto in generale, ma soprattutto per il fumetto Bonelli. La più evidente è certamente il fatto che non è bello (nel senso più comune del termine ovviamente). Ma che su questo venga fatta dell’ironia – addirittura in un titolo come ne “La somiglianza con una scimmia” – è geniale.
Non si può però negare che Mercurio Loi sia un eroe, per quanto originale. Dotato di grande intelligenza, acuto osservatore e brillante deduttore, il professor Loi non disdegna l’azione, se necessario, cercando ovviamente di non sporcare mantello e stivali.
Si può dire che, oltre ad essere vanitoso, Mercurio Loi non si sforza neppure per risultare simpatico. Semplicemente non gli interessa. Arguto e sottile, sa usare il suo eloquio in modo tagliente, ai limiti dell’irriverenza, anche con il potere, temporale e religioso, della Roma di inizio ‘800, dove comunque gode di una posizione privilegiata.
Eppure Mercurio Loi ha un fascino incredibile, magnetico. Più lo si frequenta – più si prosegue con le sue avventure – e più si rimane colpiti dalla sua personalità, dai suoi modi di fare e di dire, dalle sue espressioni.
Mercurio Loi è un filosofo, anche se non disdegna i proverbi popolari. Personaggio consapevole e sicuro di se, si muove con compiaciuta e imperturbabile calma. Curioso e fine osservatore, a volte può sembrare che qualcosa gli sfugga, ma la sua perplessità è spesso una recita per gli altri personaggi della storia, non per noi che leggiamo. Alessandro Bilotta, con Mercurio Loi, strizza l’occhio ai suoi lettori, ne cerca la complicità, in un divertente gioco intellettuale. Le sue avventure si prestano infatti ad essere gustate con scorrevole leggerezza e poi rilette, anche più di una volta, alla ricerca delle infinite sfumature, dettagli e interpretazioni che costituiscono la vera forza della serie.
La serie fino ad oggi
Ad oggi sono stati pubblicati 10 albi di Mercurio Loi, a partire dal n. 28 de Le Storie – ristampato poi in volume cartonato a colori e di grande formato – fino all’attuale n. 9, “La somiglianza con una scimmia”. Una serie che non ha timore di sperimentare ed essere originale. Concordo con quanto dice Alessandro Bilotta nel redazionale introduttivo dell’ultimo numero: “Mercurio Loi è una lettura da meditazione”. Per questo motivo, dal prossimo numero, in edicola dal 22 marzo, la serie diventerà bimestrale e sbarcherà anche in libreria, la terra dei graphic novel (parlando di fumetti), con cui questi albi hanno una grande affinità.
Della genesi del personaggio ho già parlato nell’articolo “Arriva MERCURIO LOI” del maggio 2017, in occasione della presentazione del personaggio al Salone del Libro di Torino. Per chi ancora non lo conosce, evidenzio l’ambientazione – la Roma dei primi anni dell’800 – molto diversa da quella attuale, ma che ne costituisce un’ottima metafora, soprattutto nella penna del grande Alessandro Bilotta. L’autore aveva già ambientato a Roma l’apprezzatissima miniserie di Valter Buio, anch’essa recentemente ristampata in volume.
Nei 9 numeri della serie regolare di Mercurio Loi abbiamo passeggiato parecchio per Roma e imparato a conoscerne luoghi, più o meno nascosti, e abitanti, più o meno pittoreschi. Abbiamo imparato qualcosa sul carnevale, sul teatrino di strada e sui segreti della cucina romana. E poi ci sono i personaggi, a partire da Ottone – più di un assistente per Mercurio Loi – che ci ha introdotto al mondo ancora acerbo e titubante dei carbonari. E poi Leone, il Colonnello Belforte, il misterioso Pasquino, il Vescovo Longhi, la piccola Lucia e l’enigmatica e sorprendente Galatea. Per non parlare dei nemici, dallo sfuggente e diabolico Tarcisio Spada al temibile e inavvicinabile Infelice.
Le storie del 2018
Sul sito della Sergio Bonelli Editore sono state annunciate in questi giorni le prime storie previste nel 2018. Nel n. 10, “L’uomo orizzontale”, un sinistro gruppo di terroristi prova ad attuare una rivoluzione senza armi, con l’inerzia e l’immobilità. All’apparenza sembrano innocui, ma le conseguenze delle loro azioni non tardano a manifestarsi, mentre Ottone sembra essere l’unico a occuparsene, visto che Mercurio Loi non ha alcuna voglia di scendere dal divano.
A seguire vedremo Mercurio Loi alle prese con alcune sue ossessioni, come quella di prendere parte a un ambito Club di Intelligentissimi, mentre procederanno le vicende di Ottone, sempre più innamorato di Diana, la figlia dell’uomo che ha ucciso per sbaglio e a cui non osa rivelare la verità. Torneranno tutti i peggiori avversari di Mercurio Loi e, forse, moriranno in circostanze misteriose gli adepti di Sciarada, la società segreta che si prefigge di rivelare i misteri di Roma.
I titoli pubblicati
Mercurio Loi di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca – ne Le Storie n. 28 gennaio 2015
Roma dei Pazzi di Bilotta e Mosca – n. 1 del giugno 2017
La legge del contrappasso di Bilotta e Giampiero Casertano – n. 2 luglio 2017
Il piccolo palcoscenico di Bilotta e Onofrio Catacchio – n. 3 agosto 2017
Il cuoco mascherato di Bilotta e Sergio Gerasi – n. 4 settembre 2017
L’infelice di Bilotta e Andrea Borgioli – n. 5 ottobre 2017
A passeggio per Roma di Bilotta e Sergio Ponchione – n. 6 novembre 2017
La testa di Pasquino di Bilotta e Massimiliano Bergamo – n. 7 dicembre 2017
Il colore giallo di Bilotta e Matteo Mosca – n. 8 gennaio 2017
La somiglianza con una scimmia di Bilotta e Andrea Borgioli – n. 9 febbraio 2017
prossimo numero:
L’uomo orizzontale di Bilotta e Francesco Cattani – n. 10 aprile 2017
copertine di Manuele Fior (vedi articolo del 6 gennaio 2018)
©immagini Sergio Bonelli Editore