Asti- Prime anticipazioni sul Festival Passepartout. Tema dell’edizione 2018: L’Altro.

Questa mattina in Biblioteca si è tenuta la prima conferenza stampa per presentare le anticipazioni sul Festival Passepartout edizione 2018. Il tema scelto è, a ottant’anni dalle leggi razziali del 1938, “L’Altro”, inteso come il diverso nelle varie possibili declinazioni: l’ebreo, il malato, il migrante, ma anche l’attore sulla scena, lo straniero ai confini di casa e chi va controcorrente, nella scienza, nella politica, nella vita quotidiana.

Abbiamo anticipato questa conferenza stampa – ha detto Alberto Sinigaglia, direttore scientifico del Festival – perché speriamo di raccogliere le sollecitazioni e i suggerimenti che verranno dalla città. Siamo ancora in tempo per recepire le buone idee”.

I primi nomi degli incontri previsti tra il 2 e il 10 giugno annunciati da Roberta Bellesini e Alberto Sinigaglia sono quelli del senatore Luigi Manconi, autore del libro “Non sono razzista ma…”, dello storico Marco Revelli, del geologo-divulgatore Mario Tozzi, del presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Magazzini e del presidente dell’Accademia delle Scienze, il genetista Alberto Piazza.  Ospite del cortile della Biblioteca Astense sarà anche lo scrittore e saggista francese Pascal Bruckner.

Un’anteprima che susciterà senz’altro l’interesse del pubblico astigiano sarà quella di mercoledì 23 maggio al Teatro Alfieri, dove arriverà Arturo Brachetti,  il celebre trasformista che, per una volta, smetterà le sue innumerevoli maschere per raccontarsi al pubblico e dialogare con il giornalista Osvaldo Guerrieri sulla sua carriera e sulla creazione dell’Altro teatrale nei personaggi.

Continuerà  poi la collaborazione con il Circolo Cinematografico Sciarada ma la programmazione non andrà a concludere gli incontri con i relatori invitati, bensì farà da ponte al calendario degli eventi di giugno con una serie di proiezioni che avverranno in Sala Pastrone a partire dal 14 marzo, per due mercoledì al mese, fino al mese di maggio.

E’ una scelta che abbiamo fatto per non sacrificare la sezione cinema a tarda notte – ha spiegato Roberta Bellesini – Abbiamo constatato che l’iniziativa raccoglieva interesse da parte del pubblico indipendente dal tema dell’incontro che precedeva le proiezioni”.

Riccardo Costa, presidente del Circolo Sciarada, ha selezionato insieme al comitato scientifico del Festival sei film dalle tematiche diverse ma sempre legate al tema della rassegna. Il ciclo delle proiezioni sarà aperto da Elisabetta Sgarbi che accompagnerà il suo documentario “L’altrove più vicino” ambientato in Slovenia. Gli altri film in programma, il cui calendario verrà annunciato quanto prima saranno: “Vincitori e vinti” di Stanley Kramer, “Una giornata particolare” di Ettore Scola, “Si può fare” di Giulio Manfredonia, “Quasi amici” di Eric Toledano e Olivier Nakache e “Victor Victoria” di Blake Edwards.

Nel comitato organizzatore del Festival entra quest’anno anche la filosofa Laurana Lajolo che rafforza la collaborazione con le scuole del territorio. I progetti in cui Passepartout coinvolgerà gli studenti astigiani partono dal’esperienza positiva di Caffelatte, il laboratorio multidisciplinare e multietnico dell’istituto Castigliano, giunto al quarto anno, attraverso il quale i ragazzi mettono a confronto le loro esperienze ricavandone materiali visivi e letterari.

I temi sui quali vogliamo lavorare – racconta Laurana Lajolo – sono il pregiudizio e l’ignoranza, partendo da un lavoro fatto per realizzare un video: i ragazzi hanno risposto anonimamente ad un questionario sugli stereotipi del razzismo. Sono state raccolte le risposte degli studenti italiani e quelle dei loro compagni stranieri. Da questi input verrà fatto un lavoro di scrittura dello storyboard e di produzione audiovisiva vera e propria”.

Il festival Passepartout, arrivato alla quindicesima edizione, è organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte. Collabora alla manifestazione la Fondazione Giovanni Goria.

Ci piacerebbe – ha concluso Alberto Sinigaglia – coinvolgere di più la città nel Festival, un po’ sul modello di Mantova Letteratura, con la partecipazione attraverso l’esposizione di locandine e l’allestimento di vetrine a tema che ricordino ai visitatori che giungeranno in città l’evento in svolgimento. Non dubito che l’assessore alla cultura, Gianfranco Imerito, lo stesso assessore che era in giunta quanto ho assunto la direzione di Passepartout dieci anni fa, ci sarà vicino”.

Per gli aggiornamenti sul calendario in costruzione: www.passepartoutfestival.it  o pagina Facebook 

 

Carmela Pagnotta