CRONACA – Torino, venti filo-Curdi interrompono la messa nella chiesa di San Tommaso. Denunciate otto persone
Transitando in questa via Pietro Micca, dinanzi alla chiesa di “San Tommaso”, veniva a conoscenza da alcuni fedeli che, poco prima, un gruppo di una ventina di militanti filo curdi, espressione della variegata galassia anarco-marxista metropolitana, dopo essersi introdotto all’interno dell’edificio di culto e mischiatisi tra i fedeli partecipi della funzione religiosa, improvvisamente si radunavano dinanzi all’altare esponendo uno striscione recante la scritta “ERDOGAN HA LE MANI SPORCHE DI SANGUE – DIFENDIAMO AFRIN” e letto un comunicato che esplicava le ragioni della protesta.
Nella circostanza, un fedele, partecipe della funzione, interveniva sottraendo lo striscione ai due antagonisti che lo sorreggevano; ne scaturiva un breve momento di tensione nel corso del quale gli antagonisti, si reimpossessavano dello striscione, mentre altri, versavano sul sagrato della tempera di colore rosso a simboleggiare il sangue versato dal popolo curdo, cospargendosene anche mani e volto.
Il predetto personale della Digos, ricevute le indicazioni dai testimoni, diramava le ricerche alle pattuglie sul territorio, che in piazza della Repubblica intercettavano otto militanti antagonisti (A.E., di anni 30, attivista curda; M.I., di anni 52, simpatizzante del centro sociale Askatasuna; S.A., di anni 28, G.R., di anni 37 e P.S., di anni 39, tutti esponenti del locale movimento anarchico; N.A., di anni 44, esponente del centro sociale “Gabrio” nonché le simpatizzanti d’area G.C., di anni 27 e A.C., di anni 50) che venivano trovati in possesso dello striscione, dei volantini e del liquido rosso precedentemente adoperati nell’azione. I predetti sono stati pertanto indagati in stato di libertà per violenza privata aggravata e turbamento di funzione religiosa in concorso.