Asti- I mondi fantastici di Marco Perello, scrittore a spasso nel tempo e nei suoi paradossi
Durante le giornate lavorative lo trovate alle prese con uno dei tanti servizi clienti gestiti da Comdata, l’azienda astigiana di via Guerra, ma anche intento a risolvere i problemi dei colleghi nel suo ruolo di Rsu della Cgil. Eppure tutto questo non basta a descrivere Marco Perello, torinese, classe 1963, nei panni del quale si nasconde uno scrittore di lungo corso.
Ha recentemente pubblicato la raccolta di racconti “Previsioni del tempo” per i tipi di Sole Lontano & Unreal Books in formato e-book, cinque storie tra cui un inedito, “1934”, dove un personaggio storico italiano ben noto entra in una “distorsione temporale”.
Ma chi è Marco Perello, lo scrittore? Attivo nell’ambito della fantascienza italiana, per tutti gli anni ’80 ha collaborato con molte delle fanzine auto-prodotte di allora. Frequentatore del Club City di Milano, ha avuto occasione di conoscere personaggi che nel corso degli anni sono diventati nomi importanti dell’editoria e della Fantascienza Italiana, tra i quali Silvio Sosio, Franco Forte, Franco Ricciardiello. E’ redattore e collaboratore della più longeva tra le fanzine italiane, la vercellese “The darkside”.
E’ stato anche organizzatore, negli anni ’90, del Premio Letterario Cristalli Sognanti dedicato alla letteratura Fantastica e dell’Italcon del 2001 svoltasi a Torino. Ha pubblicato in quegli anni la rivista “7° Inchiostro” e un romanzo fantasy per l’editore Solfanelli ,“Gli assediati di Gaia”.
Non sono un autore prolifico – dice di sè – e non sono interessato alla cosiddetta “hard science fiction”, personalmente mi hanno sempre attratto autori come Ray Bradbury o Philip K. Dick, per non parlare della passione che nutro per una grandissima autrice come Ursula K. Le Guin“.
Cerchiamo di conoscerlo meglio con una chiacchierata amichevole.
I suoi racconti si rifanno al genere delle “ucronìe”, quindi hanno a che fare con la manipolazione del tempo. E’ così?
Le ucronìe trattano di paradossi temporali, in genere. La maggior parte dei miei racconti partono dal presupposto di un futuro leggermente alterato dove è successo qualcosa che ha variato lo svolgersi degli eventi”.
Per questo ha scelto il titolo “Previsioni del tempo”?
Proprio così. E’ un piccolo gioco di parole”.
Nei suoi racconti ci sono spesso figure femminili forti, vorrei dire quasi dominanti. Come mai questa scelta?
A volte facciamo delle scelte inconsapevoli. Io racconto delle storie e nel farlo attingo anche alla materia oscura del mio inconscio. Mi sono reso conto di questa caratteristica dei miei personaggi femminili che non sempre è consapevole. Devo dire però che ho una predilezione per le donne forti e sicure di sé”.
L’ultimo racconto della raccolta è un inedito e ha come personaggio centrale Benito Mussolini. In questi giorni sul grande schermo c’è un film incentrato sempre sul Duce. Come mai, secondo lei, a distanza di oltre settant’anni dalla sua morte, Mussolini è ancora così presente nell’immaginario degli italiani, anche in quello fantastico?
Mi hanno già fatto notare questa particolarità. Premetto che sono antifascista e di Mussolini posso dare un giudizio solamente negativo. È però parecchio stuzzicante come personaggio storico, e mi sono molto divertito ad utilizzarlo nel contesto di un racconto. Perché se ne parla ancora tanto? Credo sia perché nonostante tutto gli italiani non hanno fatto ancora i conti con il loro passato, che è stato rimosso ma non metabolizzato”.
Lei è Rsu della Cgil nell’azienda in cui lavora e ha fatto in passato politica attiva, quindi è profondamente impegnato nella realtà. La scelta del genere fantastico o della fantascienza è dovuto ad una ricerca di evasione? Un contrappasso necessario per trovare il giusto distacco dai problemi che affronta ogni giorno?
C’è un errore di fondo. La letteratura fantastica ( e in particolare la fantascienza ) non è un genere escapista. Con ciò intendo che non è un tentativo di fuga dalla realtà ma un approccio differente all’analisi della società in cui viviamo. Nella cultura anglosassone, in particolare, il fantastico a partire dai Viaggi di Gulliver in poi, è sempre stato uno strumento di critica sociale. Vorrei invitare chi ci legge alla lettura di un grande classico come Fahrenheit 451 di Ray Bradbury per rendersene conto”.
E in effetti i racconti di Perello, pur mescolando le dimensioni temporali e incrociando le vite di personaggi che vengono dal passato o dal futuro, hanno il pregio di mantenere sempre la credibilità del presente, come se fosse davvero possibile trovarsi davanti alla Lilith di biblica memoria o al clone-robot di Mussolini.
La raccolta di racconti “Previsioni del tempo” di Marco Perello si può scaricare gratuitamente sul sito Sole Lontano in formato E-pub e Mobi.
Carmela Pagnotta