Valfenera- Raccolta differenziata, il sindaco Lanfranco ai cittadini: “Combattiamo insieme questa battaglia di civiltà”

Paolo Lanfranco

Dopo una campagna di controlli e di informazione sulla raccolta differenziata, resa possibile dal contributo di 20 mila euro ottenuto partecipando ad un bando della Regione Piemonte, il sindaco di Valfenera Paolo Lanfranco e la cooperativa Erica hanno incontrato la cittadinanza in due serate in Frazione Villata (15 febbraio) e nel salone municipale (venerdì 16 febbraio) per fare il punto sullo stato della gestione dei rifiuti in paese.

I due incontri sono stati  l’occasione per dare slancio al compostaggio domestico. Il progetto, coadiuvato dalla cooperativa Erica di Alba e sovvenzionato dai fondi ottenuti dalla regione, ha infatti come missione quello di comunicare il miglior modo per effettuare il riciclo degli scarti organici domestici.

Valfenera è già tra i comuni virtuosi della provincia di Asti con il 72,6% di riciclaggio dei rifiuti differenziabili, ma dato che gli studi di settore indicano che solo il 10% dei rifiuti prodotti nelle utenze domestiche è davvero indifferenziato, si può ancora migliorare.

Non ci poniamo l’obiettivo di arrivare al 90% di raccolta differenziata – ha detto il sindaco Paolo Lanfranco durante l’incontro con i cittadini – Sarebbe davvero troppo ambizioso. Ma ci auguriamo di coinvolgere sempre di più la cittadinanza nel nostro sforzo di migliorare la qualità della raccolta rifiuti riducendo al minimo  quello che va in discarica. Dobbiamo combattere tutti insieme questa battaglia di civiltà che è importate per l’ambiente e anche per il futuro di tutta la comunità”.

Attualmente i due terzi dei valfeneresi hanno aderito al compostaggio domestico, quindi anche in questo campo la cittadinanza si dimostra molto sensibile all’argomento. Durante i due incontri pubblici Andrea Stecich, della cooperativa Erica, ha illustrato ai molti presenti le linee guida per una corretta raccolta differenziata, forti del fatto che anche le direttive del consorzio di raccolta sono cambiate nel tempo. Quello che negli anni scorsi non era differenziabile, attualmente è stato inserito nel circolo del riciclo, come ad esempio i piatti e bicchieri di plastica, in passato non considerati imballaggi e quindi non raccolti nei contenitori della plastica.

Andrea Stecich

Il criterio da tener presente – ha detto Andrea Stecich – è quello delle tre P: Pulito, Puro, Pressato. Per Pulito teniamo presente che c’è una certa elasticità: se il piatto di plastica viene buttato nella plastica con tutta la fetta di torta non va bene, ma se il piatto conserva una piccola traccia della fetta di torta che conteneva, possiamo considerarlo accettabile. Puro significa che va conferito solo il tipo di rifiuto per cui la categoria di raccolta è abilitata: nella plastica non si possono buttare rifiuti diversi dagli imballaggi come bacinelle, giocattoli di plastica, forchette di plastica. Nella carta non si possono buttare i cartoni della pizza (che però sono compostabili), la carta da cucina sporca o unta o le carte speciali come la carta forno, gli scontrini, fatti con carta chimica. La P di Pressato è naturalmente un criterio di ottimizzazione “volumetrica”, che consente di raccogliere più facilmente maggiore materiale nello stesso cassonetto, evitando l’abbandono a terra dei rifiuti”.

Anche il compostaggio ha le sue regole e per insegnarle è stato redatto un vademecum distribuito ai presenti. Il pubblico ha fatto la sua parte cercando di chiarirsi i dubbi sulla correttezza dello smaltimento dei vari tipi di rifiuto, confrontandosi anche con il sindaco sulle politiche adottate dal comune sulla scelta del cassonetto stradale piuttosto che la raccolta porta a porta e sull’utilizzo dell’eco stazione di Villanova d’Asti.

Una migliore raccolta differenziata – ha continuato il sindaco Lanfranco – significa anche un risparmio economico. Una tonnellata di rifiuto indifferenziato costa al Comune 200 euro, mentre per i rifiuti differenziati vengono riconosciuti dei contributi, perciò evitare che questi ultimi finiscano nel sacchetto nero dell’indifferenziato è doppiamente importante”.

Il consorzio di raccolta considera accettabili soglie di impurità nei rifiuti differenziati che vanno dal 5% della carta, all’8% dell’organico e fino al 20% della plastica. Oltre queste percentuali il comune deve riconoscere al consorzio delle penali.

Dai controlli che gli addetti della cooperativa Erica hanno effettuato nei  mesi di dicembre e gennaio è emerso che circa il 50% del materiale dei sacchetti neri era rifiuto differenziabile.  La campagna di sensibilizzazione fatta con i manifesti affissi in città ha già migliorato la raccolta che, da dicembre a gennaio, è passata dal 45% al 75% di materiale smaltito correttamente rilevato nei controlli a campione.

Nel mese di aprile i controlli si dedicheranno alle compostiere. Gli operatori di Erica verificheranno il corretto utilizzo del compostaggio e dove rileveranno difetti di smaltimento daranno i giusti suggerimenti agli utenti, in modo da raggiungere più cittadini possibile, anche quelli che non hanno ricevuto le notizie dalla campagna di informazione del Comune.

Il sindaco ha ricordato, prima di congedare i presenti, che il 10 e l’11 marzo si svolgerà l’iniziativa coordinata dalla Provincia “Puliamo insieme”, durante la quale in 42 comuni astigiani gruppi di volontari e protezione civile si adopereranno per rimuovere i rifiuti abbandonati sul territorio. Valfenera ha fissato la giornata ambientale per l’11 marzo.

Ci auguriamo di vedere i valfeneresi partecipare numerosi – ha concluso Lanfranco – come già in passato hanno fatto in queste giornate dedicate alla pulizia del paese”.

Carmela Pagnotta