Embraco di Riva presso Chieri, i lavoratori applaudono Calenda. I sindacati: “La strada è ancora lunga”
Applausi al ministro Calenda, ma ancora tanto da fare per i lavoratori dell’Embraco, il cui licenziamento, annunciato per il 25 marzo, slitta quanto meno a fine 2018. E’ la sintesi di quanto emerso nell’assemblea dei lavoratori nell’azienda di Riva presso Chieri, ieri, con la partecipazione del ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda, del presidente della Giunta Regionale Sergio Chiamparino, dell’assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero e di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, l’agenzia che per il Governo si sta occupando della reindustrializzazione dello stabilimento di Riva presso Chieri. Si è partiti dagli esiti della trattativa al ministero. I sindacati hanno sottolineato che è stata aperta una nuova strada ma che il percorso è ancora da costruire. La novità è il fondo costituito dal governo per la reindustrializzazione della fabbrica. Un fondo, teoricamente, a rischio, visto che con la nuova legislatura partirà un nuovo governo. “Ma quel fondo rimarrà, e servirà anche per altre situazioni simili”, ha precisato Calenda.
Stasera veglia di preghiera in Duomo a Chieri con l’arcivescovo Nosiglia per i lavoratori dell’azienda.