Moncalieri. È un brevetto la pizza cotta nell’acqua
Luigi Acciaio ha la pizza nel sangue ma anche un cervello da inventore. Specializzato negli impasti sempre più leggeri e digeribili, ha svolto consulenze e start up di locali in tutta Europa; insieme al padre ha registrato il format Pizzeria Gourmet®, che prevede l’esclusivo utilizzo di materie prime di elevata qualità e impone criteri di lavorazione secondo le antiche tradizioni. Nel suo locale di Moncalieri ha presentato in passato uno dei suoi vari brevetti: un’impastatrice che permette di realizzare impasti a mano “assistiti”, ovvero l’impasto a mano è coadiuvato da un movimento della vasca, grazie alla quale è possibile realizzare grandi quantità di impasto (fino a 30 kg per volta) in pochissimi minuti e raggiungendo un’idratazione impossibile da gestire in un’impastatrice tradizionale o lavorando a mano su una superficie piana.
Ora, dopo molti tentativi, ha perfezionato e brevettato una nuova invenzione: la pizza cotta nell’acqua. Che come tutte le grandi idee ha ingredienti conosciuti: grano integrale speciale strutturato, farina, lievito e sale, ma anche segreti che non vuole svelare. “La ricetta consente alla pizza di mantenere determinati aromi e anche la struttura dell’impasto è diverso.” – dice – “Oggi è un brevetto: chi vuole capirne di più, deve venire da noi». Anche il famoso Carlo Cracco, che ha assistito ad un suo evento gastronomico a Milano, è rimasto molto colpito dalla ricetta e ha promesso di andarlo a trovare a Moncalieri.