Santena e Slow Food, si prepara l’accoglienza per ‘Terra Madre’
Riappropriarsi del proprio territorio, curando la filiera corta e soprattutto i legami affettivi di vicinato. Sono i principi di Terra Madre l’evento organizzato da Slow Food a cui parteciperà anche la Città di Santena coinvolgendo le famiglie del territorio ad ospitare nelle loro case le persone appartenenti alle delegazioni. Al fine dunque di organizzare la rete dell’ospitalità il Comune ha indetto una riunione preliminare mercoledì 11 aprile alle 21 in Municipio, Sala del Consiglio, a Santena: «Portare avanti i principi di Slow Food è un’opportunità non solo etica e morale, ma anche economica e lavorativa – analizza Alessia Perrone consigliera comunale a Santena con delega alla comunicazione, accoglienza, volontariato sociale – In Italia la prima preoccupazione è il lavoro. Ci sono aziende che chiudono per portare capitali all’estero in Paesi dove la manodopera costa meno. Dobbiamo quindi lavorare per sviluppare alternative e valorizzare i nostri prodotti. Carlin Petrini, durante la conferenza stampa di Terra Madre, ha portato a esempio il baracchino degli operai che dall’alessandrino e dall’astigiano andavano a lavorare in Fiat». Il baracchino come simbolo di un’Italia in cui il cibo fatto in casa aveva un valore speciale: «Un modo per risparmiare ma anche per sentirsi a casa. Perché il cibo rappresenta i nostri ricordi di infanzia e il legame con i luoghi in cui siamo cresciuti. Qualcosa che ci fa star bene e sentirci bene – rammenta Perrone – Il concetto del baracchino è però anche un modo per portare l’iniziativa di Terra Madre e del Salone del Gusto fuori dall’evento. Nei territori. Raccontare l’esperienza facendo gustare e preparare gli stessi cibi nei ristoranti dei nostri comuni». Un baracchino come un “testimone che viene passato”: «Una modo per passare il messaggio – sottolinea Perrone – Per trasmettere anche a chi il Salone non potrà visitarlo i valori di Slow Food e Terra Madre, perchè come dice l’iniziativa il Cibo può essere un modo da cui può partire il cambiamento». Buono, Giusto e Pulito ecco lo slogan su cui si basa Slow Food: «Concetti nati per generare benessere quindi per migliorare anche il rapporto con gli altri – analizza Perrone – Cibo buono, ma anche etico, creato senza lo sfruttamento e che genera ricchezza morale ed economica. Nel nostro Paese oltre al lavoro uno degli argomenti più trattati é l’insicurezza legata al fenomeno migratorio. Due fattori che purtroppo si condizionano a vicenda. In un Paese in cui ci sono lavoro e benessere, non può esserci intolleranza. Quando si sta bene si è anche più propensi all’accoglienza, ad aver cura del proprio vicino, ad essere empatici». La volontà è quindi impegnarsi verso progetti di sviluppo locale sostenibile: «Credo che Terra Madre e Slow Food siano iniziative importanti da diffondere soprattutto nei singoli Comuni dando più importanza ai prodotti locali e alle aziende». La speranza dell’amministrazione comunale è dunque che la partecipazione e la disponibilità dei santenesi e delle associazioni locali sia ampia: «Questa esperienza permette di vivere un evento che coinvolge la maggior parte dei paesi del mondo dando segno dell’ospitalità tipica italiana – conclude Perrone – Ma soprattutto è l’occasione per far conoscere Santena e le sue bellezze creando “una comunità affettiva” con le persone che arrivano da lontano»