ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

TORINO- VERDI : DOPO QUASI UN SECOLO RITORNANO “I LOMBARDI”

Ritornano sulla scena del Regio I Lombardi alla Prima Crociata di Verdi, esattamente dopo 92 anni. L’opera è tratta dal poema omonimo di Tommaso Grossi che colloca la vicenda nel quadro dello scontro tra mussulmani e crociati. Il successo alla prima scaligera (11 febbraio 1843) fu trionfale a meno di un anno da quello di  Nabucco, un riferimento quasi d’obbligo. La ragione sta nel fatto che lo stesso Verdi  compose l’opera intraprendendo il filone risorgimentale e patriottico nella certezza di cogliere clamorosi successi. I Lombardi vennero bollati dalla critica con la definizione “contenitore di musica volgare” Non poco Temistocle Solera faticò a confezionare il libretto dal poema di Grossi con alcuni dati macroscopici a cominciare da situazioni assurde (piuttosto frequenti nella drammaturgia del melodramma), il controllo degli eventi e l’irrazionale distribuzione dei ruoli. L’opera si sviluppa in quattro atti ognuno dei quali reca un titolo: La vendetta, L’uomo della caverna, La conversione, Il Santo Sepolcro. I Lombardi risultano un’opera frammentaria nella struttura che aderisce in modo stretto alle convenzioni del melodramma: tuttavia s’avverte da parte del compositore  un attento interesse alla elaborazione ritmica, E’ indubbio che la presenza ingombrante della banda, l’assenza di organicità possano costituire elementi di severo giudizio. Non mancano, però, significativi  momenti quali la preghiera di Giselda “Salve Maria”, il celebre “O Signore dal tetto natio”, una delle pagine che hanno fatto grande il Risorgimento italiano, il terzetto del perdono, i concertati del perdono e della maledizione.  I Lombardi secondo il periodico La France Musicale  “non valevano un soldo”. Davvero il contrario perché fruttarono a Verdi un incasso di ottomila lire austriache, quanto Bellini aveva preso per Norma.

 

Torino, Teatro Regio, p. Castello

17-18-19-20-22-26-28 aprile

Verdi “I Lombardi alla Prima Crociata”

direttore MICHELE MARIOTTI;  STEFANO MAZZONIS DI PALAFRERA (regia) , JEAN LOUIS LECAT (scene), FERNAND RUIZ (costumi); ANDREA SACCHI (m° coro)

Interpreti principali: GIUSEPPE GIPALI / IVAN AYON RIVAS (Arvino), ALEX ESPOSITO / MARCO MIMICA (Pagano),

ANGELA MEEDE / MARIA BILLERI (Giselda), FRANCESCO MELI / GIUSEPPE GIPALI (Oronte)

Nuovo allestimento in coproduzione con Opéra Royale de Wallonie-Liège

 

 

TORINO BRAHMS: SI COMPLETA IL CICLO SINFONICO

Il direttore d’orchestra James Conlon (foto) completa il ciclo sinfonico di Brahms con la proposta delle Sinfonie pari (nn. 2-4).

Brahms commentò così la Sinfonia n.2 in re maggiore op. 73 (1877) con le seguenti parole :Un terreno vergine dove aleggiano così tante melodie che bisogna stare attenti a non calpestare qualcuna… Non ho mai scritto nulla di altrettanto, la partitura deve uscire listata a lutto Una sorta di metafora pastorale dove trionfa la complessità formale. L’ Allegro non troppo iniziale contiene un oscuro pianissimo del rullo dei timpani seguito da cupi accordi dei tromboni: un segnale che pone in dubbio l’idillio che si va profilando, a rammentare che la malinconia è sempre in agguato. Il successivo  movimento è di non facile ascolto e offre un Brahms quasi enigmatico, astratto, distaccato sul versante emotivo. L’Allegretto grazioso (quasi andantino) è incantevole e fa da contrasto ai due movimenti precedenti, mentre  l’ Allegro con spirito finale è un equilibrato tempo di Sonata dalle baldanzose intemperanze dinamiche.

La sinfonia in re minore op. 98 (1884) chiude non solo il catalogo sinfonico di Brahms, ma anche in modo definitivo il capitolo del sinfonismo classico-romantico , Impetuoso nella sua vena nostalgica è il primo movimento Allegro non troppo che si muove in un’ampia piattaforma di contrasti formali. Pagina raccolta nel suo intimismo è l’Andante moderato; il terzo tempo Allegro grazioso-Poco mosso- Tempo I è steso in forma Sonata costruita su differenti  profili ritmici. Brahms conclude ( Allegro energico passionato), rispolverando l’antica pratica strumentale della Ciaccona (variazione su un tema ostinato),  realizzata tramite trentuno Variazioni e una Coda, quasi tutte di otto battute.

 

Torino, Auditorium RAI “Toscanini”, p. Rossaro

Giovedì 19 aprile  ore 20,30, Venerdì 20 aprile ore 20.00

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta da JAMES CONLON

Musica di Brahms