Tangenziale: Moncalieri contro la barriera di Trofarello e il casello di Vadò. Un tavolo nazionale?

Il Consiglio comunale di Moncalieri convocato mercoledì sera 9 maggio ha lungamente esaminato ed approvato un articolato ordine del giorno sul delicato ed annoso tema della barriera di Trofarello e del casello di Vadò, più in generale sul sistema della tangenziale, partendo dalla considerazione  che il  territorio è gravato dalle pesanti soprattutto ambientali ricadute causate dal traffico che evita il pagamento del biglietto alle barriere di pedaggio: il dibattito è nato dopo che il Consiglio metropolitano a fine 2017 aveva approvato all’unanimità una mozione per la soppressione della barriera di Beinasco impegnando la  Sindaca metropolitana ad attivare un tavolo di concertazione con i comuni interessati.

Moncalieri ha rilevato che la situazione è analoga ad altre realtà del territorio, come i comuni dell’area sud-ovest interessati dalla barriera di Trofarello, oltretutto ripetitiva di quella di Villanova d’Asti ed il sindaco Paolo Montagna ha inviato a Regione Piemonte e Città Metropolitana la richiesta di abolizione del casello  Vadò e di apertura di un tavolo di confronto urgente.   Alla seduta (assenti la Regione Piemonte ed Ativa) è intervenuto il consigliere della Città metropolitana delegato ai lavori pubblici che ha confermato l’impegno della Città metropolitana su questa delicata partita: “Il Consiglio metropolitano ha approvato unanime il documento sull’affidamento della gestione del sistema tangenziale-autostradale torinese alla Città Metropolitana o a una sua società in house  anche appositamente costituita – ha detto tra l’altro Antonino Iaria – per fare in modo che  le tariffe dei pedaggi possano finanziare i piani e i programmi di manutenzione pluriennale delle tratte autostradali e delle strade provinciali interconnesse . Una gestione diretta da parte della Città Metropolitana, consentirebbe di  rimodulare equamente le tariffe dei pedaggi , per evitare disparità di trattamento tra i cittadini dell’area metropolitana. Il nostro documento  del giorno prende in considerazione anche un’altra ipotesi, che valorizzerebbe l’ esperienza torinese di gestione mista pubblica-privata , con la  possibilità per una società mista di partecipare alla gara per la concessione”.   “Un nodo cruciale da sottoporre al prossimo governo – ha detto il consigliere metropolitano Iaria – nella certezza che qualora non accogliesse le richieste della Città Metropolitana siamo impegnati ad operare per ottenere adeguate compensazioni  rapportate al costo di manutenzione della rete stradale di sua competenza, che canalizza il traffico veicolare da e verso la tangenziale e le autostrade oggetto della concessione”