Asti Film Festival- La giuria dei detenuti di Quarto premia il documentario “I volti della via Francigena” di Fabio Dipinto

Il film “I volti della Via Francigena” del torinese Fabio Dipinto – distribuito nelle sale italiane dal 13 ottobre 2016 dalla casa di distribuzione indipendente Cineama – figura tra i tre vincitori dell’Asti Film Festival nella categoria Documentari. Molto particolare è la giuria, composta dai detenuti della Casa circondariale di Quarto d’Asti, che proprio nel carcere ha premiato con il riconoscimento speciale LIBERA MENTE i vincitori della VII edizione del Festival, conclusasi lo scorso dicembre presso il Teatro Alfieri di Asti.

Le opere visionate, analizzate e valutate sono state 24 suddivise in 8 lungometraggi, 8 documentari e 8 cortometraggi. I vincitori delle tre categorie sono: LA RAGAZZA DEL MONDO di Marco Danieli (opere prime – lungometraggi di finzione); I VOLTI DELLA VIA FRANCIGENA di Fabio Dipinto (documentari); UNA PARTITA AI CONFINI DEL MONDO di David Valolao (cortometraggi).

Il prezioso lavoro svolto da Dipinto nella sua opera prima, un prodotto cinematografico indipendente che ha ottenuto un successo incredibile, se si considera che il genere documentario ha davvero un basso appeal per il pubblico delle sale cinematografiche nostrane: a dicembre 2017 il box office aveva già abbondantemente superato i 65.000 euro di incassi e i 12.000 spettatori. Non solo: “I volti della Via Francigena” ha partecipato a numerosi concorsi e festival nazionali e internazionali.

L’autore, camminando i mille chilometri della Via Francigena Italiana, dal colle del Gran San Bernardo a Roma, ha filmato per sei settimane le realtĂ  incontrate giorno dopo giorno. Ciò che è emerso è un documentario che racconta i luoghi, ma soprattutto le persone che con il cammino hanno stretto un legame viscerale: pellegrini, ospitalieri, traghettatori, volontari, storici e religiosi, una piccola parte di un’umanitĂ  multiforme che rende vivo il percorso. La videocamera ha scavato in profonditĂ  negli esseri umani custoditi da questo percorso: circa quaranta persone hanno raccontato la loro esperienza conversando con l’autore. Individui unici e semplici diventano testimoni di un itinerario millenario ancora selvaggio che si affida silenziosamente al loro operato. Tra le persone intervistate si annoverano lo scrittore e psicoatleta Enrico Brizzi, lo storico Giovanni Caselli, il fondatore del Movimento Lento Alberto Conte, il rettore della Confraternita di San Jacopo di Compostella Paolo Caucci von Saucken, l’abate Joseph Roduit e molti altri. Le parole dei protagonisti si alternano a immagini di luoghi meravigliosi che quotidianamente si presentano dinanzi agli occhi: le linee delle montagne valdostane, il verde delle risaie, i colli toscani, pochi esempi di luoghi speciali che conducono in una cittĂ  come Roma.

La premiazione si è svolta lo scorso 6 giugno tra le mura della Casa Circondariale di Quarto alla presenza degli artisti premiati, di Riccardo Costa (Presidente di Asti Film Festival) e di Filippo Mazzarella (critico cinematografico di Film Tv e de IL MEREGHETTI).