Asti- Roberto Dellavalle condivide il “contratto” proposto da Confartigianato al Governo durante l’Assemblea nazionale di categoria
Pieno sostegno alle linee guida della Confartigianato nel rilanciare le virtù della piccola impresa artigiana da parte della delegazione astigiana che ha partecipato all’Assemblea Nazionale di categoria a Roma con il presidente Roberto Dellavalle, il direttore Giansecondo Bossi, il presidente ANAP Luigi Poggi. Il valore economico delle produzioni artigiane sostiene e consolida sempre di più il saldo positivo delle esportazioni del nostro Paese e la qualità e professionalità delle imprese non ha rivali al mondo. L’attenzione del Governo deve concentrarsi nel cambiare le logiche legislative e normative, partendo appunto dalle piccole imprese che, mai come quest’anno, hanno fatto registrare record importanti sul fronte del lavoro e dell’economia, a cominciare da apprendistato ed export.
Non possiamo più attendere – sollecita Roberto Dellavalle – il peso della pressione fiscale supera la media europea e dobbiamo avere risposte urgenti per semplificare la tassazione delle imprese artigiane. E necessario consentire la deducibilità totale dell’IMU sugli immobili strumentali, senza dimenticare l’avvio della fatturazione elettronica, che chiediamo avvenga per tutti dal 1° gennaio 2019, evitando la partenza troppo frettolosa per alcune categorie dal 1° luglio 2018. Vanno ridotti adempimenti onerosi, a partire dallo split payment e dal reverse charge in edilizia . Confidiamo che il perdurare dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione italiana, che ancora oggi rappresentano una vera e propria voragine nei bilanci di decine di migliaia di piccole imprese, arrivando a toccare i 56 miliardi di euro, non sia per l’ennesima volta uno spot elettorale, ma finalmente si ragioni e soprattutto si applichi, come da tempo sostenuto, la compensazione diretta tra debiti e crediti. Già questo intervento contribuirebbe a dimezzare in un colpo solo il debito dello Stato nei confronti delle PMI.”
Apprezziamo – ha concluso il presidente Dellavalle – che anche tra il nostro sistema di rappresentanza e il Governo si possa parlare e condividere un vero e proprio “Contratto”, come avvenuto tra le forze politiche chiamate a governare il nostro Paese. I sette punti proposti dal presidente nazionale Giorgio Merletti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, trovano la nostra piena condivisione”.
I sette punti proposti nel contratto, che sarebbero immediatamente applicabili, sono: la modifica del Codice degli Appalti, la firma sul decreto delle nuove tariffe INAIL, la chiusura definitiva del disastroso SISTRI, la tutela della manifattura made in Italy, una tassazione reale per i giganti del web, la riduzione del costo dell’ energia, la valorizzazione delle piccole imprese in ogni nuovo provvedimento introdotto in italiano, come da indicazioni europee. Un contratto che il ministro Di Maio presente alla nostra Assemblea ha condiviso in pieno, confermandone la bontà in ogni singolo punto.
In questo contratto in 7 punti vedo soltanto ottimi propositi – ha detto senza mezzi termini il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Di Maio – dobbiamo soltanto metterci a lavoro insieme”.
All’Assemblea ha partecipato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha confermato la lotta alle importazioni selvagge che minano la qualità della produzione Made in Italy e la sua completa disponibilità e vicinanza al mondo della piccola impresa.