Chieri: nuova mostra nella biblioteca civica, “Piu’ sani, piu’ belli: salute e bellezza fisica tra le pagine del Fondo Francone”

  “Tempo d’estate, tempo di mare. Finito il rigore dell’assedio invernale, luce e sole tornano ad accarezzare i corpi liberati da lunghi mesi di ingombranti indumenti, aprendo  al ritrovato contatto del corpo con l’acqua e con la terra. La guerra di trincea che per tutto l’inverno ha visto uomini e donne schierati contro il freddo pungente diventa, nel periodo estivo, guerra d’assalto ai volumi adiposi, infida linea nemica di ogni taglia, da espugnare con eroico sacrificio al grido di battaglia Più sani. Più belli!”. Queste le prime righe della brochure illustrativa a conferma di quanto sia delicato ma sempre attuale il tema della salute e della bellezza. La sua concezione, i canoni, sono variati nel tempo; complici le guerre, le carestie, i mutamenti socio-culturali, i parametri estetici nei secoli scorsi erano differenti rispetto ad oggi: l’opulenza ad esempio, soprattutto per i ceti meno abbienti, era sinonimo di “benessere”. La mostra è stata ideata per offrire l’opportunità non solo di osservare altri volumi antichi tratti dal fondo storico della Biblioteca, nella fattispecie dedicati appunto al fisico e alla cura della persona, ma anche di riflettere sul significato e sull’evoluzione nel tempo del concetto stesso di bellezza e salute. Tra le pubblicazioni raccolte, grande attenzione è posta alla prevenzione della salute, con un interesse particolare alle norme e alle prescrizioni igieniche, in cui può essere inglobato l’esile volumetto La conservazione degli alimenti, Roma, 1889; alla cura delle malattie in cui spicca un inaspettato Manuale di Medicina omeopatica domestica, Roma, 1854; all’esercizio della ginnastica in cui si segnala l’originale volume Callistenia o ginnastica per le giovani, Milano, 1829. Su tutte le pubblicazioni esposte svettano tre importanti opere di interesse storico: la cinquecentina Galeni. Ars medicinalis, stampata a Complutum, l’odierna Alcalá de Henares, nel 1567 e due in folio su Ippocrate compilati dal medico ellenista Anuce Foës: il Tou megalou Ippocratous … ta euriskomena. Magni Hippocratis medicorum omnium facile principis, opera omnia quae extant , edito a Ginevra nel 1657 e l’ Oeconomia Hippocratis alphabeti serie distincta, Ginevra, 1662. Un’ ultima nota va, infine, al piccolo volume: La bellezza eterna o l’arte di conservare la gioventù, stampato a Milano nel 1866, elenco di proposte appassionate con cui mantenere il corpo, in special modo quello femminile, sempre bello e attraente. Tra Ippocrate e Galeno, tra il rigore e la severità della scienza medica, il fugace apparire della liquida illusione dell’eterno Narciso.  

La mostra, organizzata a cura del personale di CoopCulture, allestita nella saletta espositiva, è visitabile nei giorni e negli orari d’apertura della Biblioteca dal 2 al 24 luglio 2018.

 

            Serena Goldin