Legambiente Il Platano: Carmagnola e l’inquinamento da ozono
Anche quest’anno, grazie all’impegno di #Legambiente Il Platano, uno dei 4 sensori piemontesi del progetto europeo Captor è a Carmagnola.
#Ozono ti tengo d’occhio, una campagna di sensibilizzazione sull’inquinamento atmosferico, soprattutto nei mesi estivi. #Malaria non va in vacanza!
Primi dati di Carmagnola
In 4 giorni la soglia raccomandata dall’OMS (100 µg/m3) è stato superato 37 volte
In 4 giorni la soglia legale (120 µg/m3) è stato superato 4 volte
Sito di riferimento del progetto: www.captor-project.eu/it
Sito con i dati delle centraline: captorair.org
App Android con dati delle centraline: play.google.com
Informazioni sull’Ozono (O₃)
Mentre l’ozono stratosferico (ozono “buono”) blocca i raggi ultravioletti (UV) del sole e impedisce loro di raggiungere la superficie terrestre, l’ozono troposferico (O3) (ozono “cattivo”) è un inquinante atmosferico che danneggia la salute dell’uomo, vegetazioni ed ecosistemi.
L’ozono troposferico è un inquinante secondario, il che significa che non viene emesso direttamente nell’atmosfera. Invece, è formato da reazioni chimiche complesse di ossidi di azoto (NOX) e composti organici volatici (VOC), monossido di carbonio (CO) o metano (CH4), in presenza di luce solare. Questi gas sono chiamati precursori di ozono.
Oltre ai disturbi respiratori, provoca irritazioni della mucosa, asma e favorisce lo sviluppo di malattie polmonari. Un aumento di solo 10μg/m3 aumenta dello 0,4% la mortalità per malattie cardiache. Influisce anche sull’ambiente e sull’agricoltura, con una perdita di produttività che può arrivare fino al 39% (CIEMAT, 2009: El ozono troposherico y sus en la vegetaciòn).
Raccomandazioni:
Partecipare al progetto CAPTOR e ad altre campagne di Ecologistas en Acción (Spagna), Legambiente (Italia) e GLOBAL 2000 (Austria).
Camminare, muoversi in bicicletta, utilizzare i mezzi pubblici.
Evitare di utilizzare la macchina e, se non si dispone di un’altra opzione per gli spostamenti regolari, cercare persone con cui condividere i viaggi.
Evitare l’esercizio fisico nel medio-tardo pomeriggio perchè è questa la fascia oraria in cui l’ozono al livello del suolo ha le più alte concentrazioni.
Ridurre il consumo di elettricità e la produzione di rifiuti.
Optare per un turismo sostenibile.
Cambia le tue abitudini, scegli i prodotti locali delle piccole imprese del quartiere.
Richiedere alle autorità competenti di segnalare tempestivamente e in maniera chiara, i livelli di contaminazione.
Richiedere alle autorità la preparazione di piani obbligatori per migliorare la qualità dell’aria e delle azioni a breve termine.