Asti- Confartigianato aderisce allo sciopero dell’autotrasporto dal 6 al 9 agosto contro il taglio delle deduzioni fiscali per il settore

Confartigianato Trasporti Asti ha appreso con grande preoccupazione della decisione del governo di tagliare di un terzo le deduzioni forfetarie per l’autotrasporto riducendole dai 51 euro al giorno, previsti dagli accordi precedenti, a 38 euro per i trasporti oltre il Comune e da 17 a 13 euro per i trasporti nell’ambito comunale. Gli autotrasportatori confermano il fermo proclamato dal 6 al 9 agosto.

Una decisione assunta senza nessun confronto, un taglio inaudito – afferma il presidente provinciale Giovanni Rosso – che porterà ad una maggiorazione della tassazione di alcune migliaia di euro ad impresa. Alla faccia della riduzione della pressione fiscale tanto sbandierata dai nuovi governanti. È una scelta assunta dal governo senza nemmeno consultare le Associazioni di categoria dell’artigianato che sono quelle rappresentative delle piccole imprese. In Piemonte sono circa 4.900 le imprese di trasporti danneggiate che ora subiranno un prelievo fiscale che rischia di farle chiudere per sempre”.

Si tratta di un provvedimento che si abbatte su un anno già chiuso – aggiunge Davide Marino referente provinciale e regionale di Confartigianato Trasporti – senza possibilità di recuperare sul mercato questi maggiori costi”.

L’UNATRAS, l’Associazione Nazionale degli Autotrasportatori (che raggruppa le 7 più importanti Associazioni di Categoria del settore tra le quali Confartigianato Trasporti), è stata ascoltata mercoledì scorso dall’VIII Commissione del Senato in merito alle ragioni del fermo dei servizi di autotrasporto proclamato dal 6 al 9 agosto. In quella sede, tramite il presidente nazionale Genedani, sono state illustrate le molteplici motivazioni in merito alle questioni non risolte che interessano il settore, non superate dalle ultime notizie giunte dal governo.