Basket, D maschile: BEA Chieri perde al debutto

PGS REBA BASKET – BEA CHIERI SSDRL 58-50

Parziali: 11-15, 21-26, 33-38.

REBA: Happy, Ferrero Regis 5 (K), Sabou 6, Dabbene 14, Tallone, Maffucci 7, Pasquero 9, Gennari, Mancini, Marra 2, Ratto, Besco 15. All. Marco, Ass. Marra, Curri.

BEA CHIERI: Poggio 4, Segura 4, Benedicenti, Barbero 9, Taricco 6, Tagliano 12, Stiffi, Diop 1, Bianco V., Gile (K), Bianco P., Caratozzolo 14. All. Bronzin, Ass. Allisiardi, Acc. Monteleone. 

Anche la stagione 2018-19 inizia in salita per la prima squadra del progetto BEA Leopardi. Al PalaMoncrivello di Torino infatti dei Leopardi acciaccati e non in serata cadono di fronte alla neo promossa Reba Basket, brava a mettere in campo la giusta energia per mettere in scacco capitan Gile e compagni. Le non perfette condizioni fisiche di Gile e Poggio, l’assenza di Navone (lontano dal parquet per lavoro per un paio di mesi), e la giovanissima età media del roster non possono essere una scusante per prestazione offerta di fronte ad una squadra vogliosa e tenace, ma sicuramente alla portata degli Arancioni.Alla prima palla a due della stagione coach Bronzin si presenta con Poggio, Taricco, Caratozzolo, Gile e Diop, a cui coach Marco risponde con Ferrero Regis, Dabbene, Pasquero, Gennari e Besco. I primi minuti sono di studio, con ritmi bassi e pochi canestri da ambo le parti. Caratozzolo e Taricco provano a dare subito uno scossone alla gara firmando i primi 7 punti BEA, ma l’energia di quest’ultimo sfocia in tre falli che lo costringono in panchina già a metà primo quarto limitandolo per il resto della gara. Gli errori sono tanti su ambo le metà campo, BEA sembra poter avere qualcosa in più ma non riesce a dimostrarlo, divorandosi clamorosamente troppe occasioni per prendere il controllo della gara. Emblematico il 5/14 dai tiri liberi dei chieresi, fortunatamente seguiti a ruota dai padroni di casa, con la fiera dell’errore del primo tempo che termina sul 21-26 BEA.La ripresa sembra seguire lo stesso copione. I Leopardi continuano a litigare con i ferri torinesi e ad essere poco continui nella propria metà campo, alternando buone difese a banali errori, puntualmente puniti prima da Dabbene e poi da Besco, spine nel fianco della difesa chierese.Dopo un terzo periodo poco spettacolare ma equilibrato, nell’ultima frazione gli Arancioni si inceppano completamente. L’attacco diventa confuso e le poche idee dei minuti precedenti si annebbiano completamente, le distrazioni difensive si moltiplicano: Reba non si fa pregare e ne approfitta, ribaltando il punteggio e acquisendo il primo vantaggio della gara. Il classe 2002 Tagliano viene buttato nella mischia e strappa un paio di canestri pesanti, l’energia di Segura e Barbero sembra poter rimettere in carreggiata i Leopardi, che dal -8 arrivano al -4 a poco più di un minuto dalla sirena finale. Proprio sul più bello però un paio di scelte al tiro scellerate ed il fortuito infortunio occorso a Segura, uscito malconcio da uno scontro a rimbalzo, tolgono completamente BEA dalla gara. Gli ultimi secondi infatti servono solo a sancire il 58-50 finale.Un risultato severo ma giusto per gli Arancioni, apparsi, nonostante le indubbie difficoltà, lontani parenti di quelli che hanno dimostrato di poter essere nella pre-season. Onore al Reba per la vittoria meritata, che sarà sicuramente di monito per la truppa di coach Bronzin: anche nella scorsa stagione l’inizio fu in salita, una sconfitta maturata analogamente contro un avversario simile, che si trasformò un insegnamento importante nell’esponenziale crescita culminata con il traguardo dei play-off.Un traguardo per questa stagione ovviamente ancora alla portata, ma bisognerà tornare a lavorare con il giusto atteggiamento per non ripetere più quanto visto sul parquet torinese davanti al proprio pubblico: domenica 14/10 alle ore 19, finalmente il PalaCascinaCapello accende i riflettori. Ospiti di turno un altra neo promossa, il Don Bosco Rivoli, per un match che avrà le stesse difficoltà per i Leopardi, che avranno però dalla loro la forza del proprio pubblico, caloroso e rumoroso come ha dimostrato di poter essere.