CRONACA – Aveva tentato di uccidere una ragazza in ospedale: fermato un 23enne rumeno
Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito il fermo d’indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Torino, nei confronti di: DEMIR Eduard Catalin nato a Calafat (Romania) nel 1995, s.f.d., con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, evasione e violenza sessuale, in quanto gravemente indiziato del reato di tentato omicidio commesso ai danni di K. B., nata nel 1996 a Berat (Albania). Il 28 luglio 2018, su segnalazione della Centrale Operativa, personale della Squadra Mobile si recava presso il reparto di traumatologia dell’ospedale C.T.O. di Torino, in quanto era giunta notizia che una ragazza di origini albanesi, era stata trasportata presso quella struttura ospedaliera in gravissime condizioni a seguito di un investimento stradale avvenuto nella notte precedente. La ragazza, al momento del risveglio dal coma farmacologico indotto dai sanitari, aveva detto di essere stata investita intenzionalmente da uno sconosciuto a bordo di un furgone. Dai primi accertamenti clinici, alla ragazza in questione venivano riscontrati gravissimi traumi e fratture multiple (anche del bacino) giudicate guaribili in 90 giorni. La vittima aveva riferito di essere dedita alla prostituzione e di essere solita lavorare all’angolo tra corso Bramante e via Foà. La notte di venerdì 27 luglio scorso, intorno alle 4 del mattino, era stata avvicinata da un furgone con targa romena. La donna non era in grado di riferire se viaggiasse una o più persone. Avendo deciso di voltare le spalle al mezzo si era allontanata; il furgone, però, imboccando contromano via Foà, l’aveva colpiva violentemente, tanto da farla cadere a terra per poi passarle sopra, procurandole così le gravissime lesioni. Le immediate indagini portavano all’individuazione del furgone – un Nissan Modello Primastar – sebbene dello stesso fosse nota unicamente la prima e, con margini di dubbio, la seconda lettera di targa. Il mezzo risultava intestato ad un cittadino rumeno che ne aveva denunciato il furto presso il Commissariato di P.S. “Barriera Nizza” il 27 luglio precedente, e che, stranamente, lo rinveniva nella città di Padova lo stesso giorno. Dalla ricostruzione dei fatti emergeva che subito dopo l’investimento, il mezzo si dirigeva in direzione esterno città e che si fermava nella città di Padova. Dall’esame dei tabulati telefonici e dall’analisi dei profili facebook dei vari nominativi emersi, venivano inoltre ricostruiti i diversi contatti intercorsi tra il DEMIR ed i connazionali con i quali aveva trascorso parte della serata precedente, che venivano compiutamente identificati e sentiti in qualità di persone informate sui fatti. L’identificazione del DEMIR è stata possibile anche grazie al sistema SARI (SISTEMA AUTOMATICO RICONOSCIMENTO IMMAGINI) della Polizia Scientifica che consentiva di riconoscere due fotografie postate sul profilo Facebook dell’autore, ricavandone come risultato il nominativo e l’immagine di DEMIR Eduard Catalin nato in Romania nel 1995, fornendo una compatibilità del 100%.