“Montegrosso si racconta” e la domenica del Tartufo

 “Montegrosso si Racconta” vi aspetta nuovamente domenica  25 novembre, in occasione della Fiera del Tartufo, organizzata dal Comune in collaborazione con la locale Associazione Turistica Proloco.    Il ricco programma propone diversi appuntamenti che ruotano attorno a “Sua Maestà il Tartufo e l’incontro con la Barbera: i due tesori di queste colline”. Un fine settimana importante per il nostro territorio dove tartufi, Barbera, prodotti tipici, musica, folklore e animazione si fondono in un magico contesto autunnale, nella splendida cornice del paese, capitale della Valtiglione e Patrimonio Mondiale UNESCO. Durante la mattinata si alterneranno diversi momenti di premiazioni e di divertimento: torna, infatti, l’importante onorificenza… UN MONTEGROSSESE PER TUTTI, che quest’anno vedrà la premiazione di due insegnanti: Pia Agnese e Dellepiane Vilma.  Al pomeriggio presso la Biblioteca E. Paulucci ci sarà la presentazione del libro “Il Riccioneronte” di Giorgia Lignana con un appuntamento dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie. L’autrice vive a Montegrosso con il marito e il  figlio Giacomo, di 7 anni che è la sua fonte d’ispirazione per scrivere racconti e filastrocche, alcune delle quali sono state premiate in vari concorsi. Poi ci sarà la testimonianza della figlia di Natale Pia con il libro di memorie “La storia di Natale”che racconta la storia di suo padre, sopravvissuto alla ritirata di Russia, alla Resistenza partigiana e alla deportazione nel lager nazista di Mauthausen. Una storia di grandissima umanità e di coraggio per descrivere la terribile esperienza di uno dei periodi più drammatici della storia. La figlia Primarosa Pia, consigliera di minoranza nel Comune di Montegrosso, dove è nata e cresciuta, collabora da anni con gli storici del Mauthausen Memorial di Vienna e quando la invitano, va nelle scuole per portare la sua testimonianza di vita, alla diffusione del libro pubblicato nel dicembre 2003 contenente l’esperienza di suo padre in una cornice molto personale dove s’intrecciano gli avvenimenti storici e le esperienze delle persone che Natale ha incontrato nel suo percorso.                   Un altro spazio sarà dedicato a Giovanni Bianco, assessore e diacono in Montegrosso, autore della storia della Comunità di Santo Stefano, in occasione dei suoi cent’anni della parrocchia con il libro “Di più questa buona popolazione non poteva fare”. Con queste parole, il cronista della Gazzetta d’Asti aveva descritto la gente di S. Stefano: laboriosa, accogliente pronta a dare una mano e collaborare in vari campi…Questo volume è uscito nel luglio 2018, anno dell’Ordinazione diaconale dell’autore.  Scorrendo le pagine che ci parlano di sacerdoti, cappellani e parroci che si sono succeduti e dei vari personaggi storici, dalla maestra, al sindaco… con relative fotografie d’epoca, si evince che il  testo è frutto di una solida documentazione storica condotta negli ultimi anni.             Un piccolo gesto per ricordare i personaggi che hanno popolato questa frazione, per rinnovarne la memoria e nel far riemergere una componente storica forse ancora troppo poco conosciuta dai più giovani. La caratteristica con cui sono narrati i fatti storici  riesce perfettamente a far rivivere quel periodo, affinchè resti a testimonianza di una cultura che si vuole ricordare ai giovani, perché dalla conoscenza delle loro radici sappiano trarre un insegnamento per il loro futuro.                                  Il nostro augurio è che l’interesse suscitato dalle ricerche condotte da Giovanni suscitino iniziative volte a far sempre maggiore luce sul nostro passato che si è evolto e trasformato negli anni. Questo progetto vuole riportare alla luce persone e fatti di ieri, per trarne spunti utili per l’oggi e il domani e restituisce l’immagine di una comunità che, pur con i pochi mezzi allora disponibili in un piccolo paese di campagna, ha saputo fare molto. Soprattutto, però, emergono le figure dei parroci che si sono avvicendati a Santo Stefano, con una grande capacità di avvicinare le persone e di stimolarne la generosità. I semi sono stati gettati in quegli anni Cinquanta minuziosamente ripercorsi nella recente pubblicazione che, nelle sue 400 pagine ricche di fotografie, non manca di ricordare, accanto ai fatti di vita parrocchiale, le principali vicende della vita di S. Stefano. Le origini di una frazione, la sua storia, la sua gente. Un libro che, non vuole essere una logora e nostalgica celebrazione del passato, ma uno stimolo al recupero di valori essenziali da conoscere e preservare.

Alessandra Gallo