PASSIONE FUMETTI: La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby e Massimo Fenati
La Mennulara, pluripremiato romanzo d’esordio di Simonetta Agnello Hornby, è diventato un graphic novel grazie ai disegni di Massimo Fenati. Un corposo romanzo a fumetti pubblicato dalla giovane ma vivace Feltrinelli Comics.
La Mennulara
La vediamo stagliarsi severa e composta nella bella copertina di Massimo Fenati. Maria Rosaria Inzerillo – detta la Mennulara – sembra voler rimproverare i compaesani pettegoli. O forse sfidare noi, i lettori che si accingono ad entrare nel suo mondo.
Ma chi è la Mennulara?
Il termine significa letteralmente “raccoglitrice di mandorle”, attività che la protagonista ha effettivamente svolto in giovanissima età, guadagnandosi un soprannome che la accompagnerà tutta la vita. E non solo.
All’età di 13 anni entra come domestica in casa Alfallipe, una delle famiglie più importanti del borgo siciliano di Roccacolomba. Vi rimarrà a servizio fino alla morte, il 23 settembre 1963.
Il graphic novel – così come il romanzo originale – inizia proprio da quest’ultima. Un incipit che Massimo Fenati ha definito “coraggioso”. Da questo evento funesto iniziano tutta una serie di eventi che ci porteranno a scoprire chi era veramente la Mennulara dalle parole di chi l’aveva conosciuta quand’era in vita.
Una costruzione intrigante che si sviluppa attraverso il coinvolgimento di un numero via via sempre maggiore di personaggi. Fin dalle prime pagine appare subito evidente che l’importanza, e il potere, di Mennù all’interno della famiglia Alfallipe andava ben oltre quello di una semplice domestica. All’apparenza dura e riservata, Maria Rosaria Inzerillo si svela poco a poco essere stata persona complessa e fortemente determinata, tanto quanto sono controversi i giudizi e i sentimenti di quanti l’hanno conosciuta. Simonetta Agnello Hornby e Massimo Fenati l’hanno definita una anti-cenerentola: dura, scontrosa e chiusa in se stessa, ma capace di grande amore e momenti di squisita tenerezza.
Dal romanzo al fumetto
Trasformare un romanzo in un fumetto non è un’operazione semplice e il risultato non è affatto scontato, anche se si parte da un best-seller. E non si può certo dire che Massimo Fenati, per la sua opera prima nel mondo dei graphic novel, abbia scelto un romanzo dalle spiccate caratteristiche fumettistiche. Tuttavia il risultato è avvincente e veramente piacevole. Massimo ha sfruttato appieno le potenzialità espressive della nona arte grazie al suo stile linea chiara, pulito e immediato, particolarmente congeniale alla storia e in perfetto equilibrio con i dialoghi asciutti e scorrevoli.
La Mennulara al Circolo dei Lettori di Torino
Simonetta Agnello Hornby e Massimo Fenati, insieme alla giornalista Petunia Ollister, hanno presentato La Mennulara al Circolo dei Lettori di Torino lo scorso novembre. Dopo il simpatico trailer che potete vedere qui, gli autori hanno rievocato il loro primo incontro e la genesi del graphic novel. Simonetta Agnello Hornby è siciliana, Massimo Fenati genovese, entrambi vivono a Londra. La richiesta di trasformare La Mennulara in graphic novel è partita da Massimo Fenati. A questa è seguito un lungo lavoro di confronto, durato circa 12 mesi, il tempo impiegato per la realizzazione del volume.
Dal romanzo originale di 200 pagine ne sono state tratte quasi altrettante pagine a fumetti. Massimo Fenati ha iniziato sottolineando sulle pagine fotocopiate del libro i passaggi e i dialoghi da portare nel suo graphic novel. Da li ha realizzato una sceneggiatura abbastanza veloce, in quanto destinata a se stesso. Poi ha scritto i dialoghi, mantenendoli il più possibile fedeli agli originali, pur nella necessità di sintetizzarli. A seguire un veloce storyboard in cui, per esigenze narrative, ha rimontato alcune scene che nel romanzo non erano cronologiche.
I personaggi
Ne La Mennulara compaiono una moltitudine di personaggi, la cui visualizzazione ha richiesto a Massimo Fenati un lungo lavoro preparatorio e di caratterizzazione. Per alcuni ha anche realizzato dei modelli tridimensionali. Inoltre ha realizzato un utilissimo schema genealogico e relazionale pubblicato nella parte interna della copertina, all’inizio e alla fine del volume. Massimo ha dichiarato che per lui è stato come diventare un cittadino di Roccacolomba. Importante ed accurato è stato inoltre lo studio effettuato su palazzi e mobili dell’epoca per ricreare al meglio l’atmosfera degli anni ’60. Per i colori Massimo Fenati ha utilizzato una paletta studiata per rendere in modo efficace le emozioni e gli effetti temporali.
Hergé, Quino e la fissa per i dettagli
I disegni di Massimo Fenati richiamano la linea chiara francese e hanno il fascino del moderno fumetto americano d’autore. Durante l’incontro al Circolo dei Lettori ha ricordato il suo grande amore per il Tin Tin di Hergè – scoperto all’età di 12 anni – di cui ammirava il tratto pulito e allo stesso tempo dettagliato e ricco. Un altro autore importante nella sua formazione è stato Quino, il creatore di Mafalda, di cui apprezza soprattutto le vignette libere e da cui ha imparato a realizzare i personaggi su carta, dandogli un carattere, cosa che non è così semplice e immediato esprimere solo attraverso il disegno.
Massimo Fenati ha una vera e propria fissazione per i dettagli e ne La Mennulara ci regala alcune simpatiche chicche. Nelle prime pagine c’è una vignetta in cui un ragazzino sta leggendo Topolino, la cui copertina è quella del numero che era in edicola la settimana del 23 settembre 1963. La stessa cosa ha fatto per una copertina della Domenica del Corriere e per le fasi lunari.
Più avanti c’è una scena che si svolge al Museo Archeologico, in cui si vede un antico vaso antico greco: l’immagine sul vaso raffigura due Titani, Atena ed Epimeteo (fratello di Prometeo), in un contesto che l’autore ha voluto creare verosimile, dandogli un senso e un significato.
Per Massimo “un libro si può leggere più volte, e ogni volta scoprire cose nuove”.
Il fascino della Mennulara
Durante l’incontro al Circolo dei Lettori Simonetta Agnello Hornby ha dichiarato che la storia della Mennulara l’ha affascinata mentre la scriveva e la affascina ancora oggi leggendo il graphic novel di Massimo Fenati. Non è un thriller, ma ne La Mennulara un mistero c’è. Per Simonetta è stata una nuova scoperta, un immaginario visivo che ha definito non in contrasto con il suo, anche se libro e graphic novel sono molto diversi perché si esprimono in modo diverso.
Per Massimo Fenati è stata una sfida, un libro scritto per i lettori in cui è stato fondamentale l’aiuto e l’incoraggiamento di Simonetta.
Massimo Fenati
Massimo Fenati è nato a Genova il 29 novembre 1969. Da anni vive a Londra e ha iniziato la sua attività di fumettista nel 2006 con Gus & Waldo, una coppia di pinguini gay innamorati, pubblicati in Gran Bretagna e in numerosi altri paesi, tra cui l’Italia. Ha realizzato alcuni cortometraggi e, come animatore, ha vinto diversi premi, tra cui il concorso Sub-Ti alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2009. Massimo Fenati è anche vignettista e illustratore; collabora a produzioni televisive e testate giornalistiche. La Mennulara è il suo primo graphic novel, ma non sarà l’ultimo.
Simonetta Agnello Hornby
Simonetta Gloria Agnello, coniugata Hornby, è nata in Sicilia ma vive a Londra dal 1972, dove fa l’avvocato ed è presidente del Tribunale Special Educational Needs and Disability. La sua attività di scrittrice inizia nel 2003 con La Mennulara, bestseller tradotto in 19 lingue e con cui ha vinto numerosi premi. Dopo di questo ha pubblicato numerosi altri libri e, negli ultimi anni, ha condotto programmi televisivi e partecipato ad un docu-reality sulla disabilità e al programma Forum.
Immagini © La Feltrinelli e Massimo Fenati