Pino Torinese: la scomparsa del videomaker Willy Darko
Il mondo artistico torinese ha perso uno dei suoi personaggi. Il regista, fotografo, videomaker, artista, collezionista, Willy Darko (Vilim Darko Micovillovich), che abitava a Pino Torinese, è scomparso lo scorso mercoledì, 20 febbraio. Nato a Pola (Pula) nel 1955, ha sviluppato una lunga e appassionata ricerca intorno alle vicende, alle correnti e ai linguaggi della cultura visiva contemporanea. Presidente dell’Associazione Darko’s Store, ha collaborato nel 1990 con la Rai Corporation, realizzando una serie di telefilm interamente girati nello stato di New York. E nello stesso anno ha lavorato con la regista russa Larissa Mieuscaja a una trasmissione di arte e musica, con artisti italiani e sovietici, messa in onda sul secondo canale nazionale dell’U.R.S.S.. Un impegno, quindi, caratterizzato da una particolare e approfondita attenzione per le poliedriche esperienze artistiche tra Novecento e nuovo Millennio. E così si annovera la collaborazione, in qualità di videomaker, con il Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, la costante presenza alle esposizioni promosse dalle gallerie d’arte torinesi e non solo, e l’insegnamento, dal 2000 al 2005, ai corsi di Regia e Teoria e Tecnica del Linguaggio Audiovisivo presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo. Willy Darko ha ideato e creato un’ampia serie di reportage e video dedicati, tra gli altri, ad Anna Comba, Giorgio Ciam, Giulia Caria, Alessandri, Sergio Ragalzi («Genetica 2093) e Sergio Agosti («Geologia del segno»). Direttore artistico del Festival «Video Dia Loghi», Willy Darko ha collaborato con la Regione Piemonte, mentre si ricorda il lavoro «Generazione Metropolitana» e il video «Moj Narod Umire»(e la Mia Gente Muore, 1991) sul conflitto yugoslavo, che ha vinto il premio del pubblico e quello della critica(Achille Valdata) al Festival Cinema Giovani di Torino. Suoi filmati sono conservati nella Videotecagam. Una ricerca, la sua, che appartiene all’arte d’oggi con l’intensità di una comunicazione tra interiori emozioni e nuove soluzioni tecniche e tecnologiche.
Angelo Mistrangelo