Ispirato a Margherita Hack “Siamo fatti di stelle” a Costigliole

 Sabato 9 marzo alle 10,30 al Teatro Comunale di Costigliole va in scena uno spettacolo tutto al femminile curato dal Teatro degli Acerbi con un omaggio ad una grande donna, Margherita Hack, la celebre astrofisica,  scomparsa nel 2013 , conosciuta come personalità di prim’ordine del panorama culturale italiano e scientifico, ma anche per la sua grande capacità comunicativa  che la rendeva capace di trasmettere con semplicità e chiarezza concetti complessi  al pubblico più vasto, anche quello dei giovanissimi. Ed è proprio per un pubblico vasto, di adulti e ragazzi, che è stato concepito questo spettacolo.  L’idea era proprio quella di creare uno spettacolo teatrale che introduca il pubblico, particolarmente quello di ragazzi, ad una scienza affascinante e complessa come l’astrofisica con una modalità accattivante e accessibile,  in linea col pensiero della Hack, che per i giovanissimi ha scritto molto. In scena un’eccentrica allieva, Celeste, interpretata dall’esuberante Giulia Masoero, si rivela interessatissima ai segreti del cosmo, spiegati con accurata precisione dalla bravissima Patrizia Camatel, un alter ego della stessa Margherita Hack, una “Prof” di astrofisica. Tra racconto di fantasia e ispirazioni alla biografia e al pensiero della studiosa, ai dati biografici e alle citazioni tratte dagli scritti e dalle tante interviste, si può così mescolare l’invenzione teatrale, meccanismo che ci consente di ritrovarla in una immaginaria aula scolastica alle prese con un’interlocutrice improbabile (si scoprirà il perché!), che fa da tramite tra la scienziata e il pubblico.Una storia da gustare in leggerezza, “con il naso all’insù” alla scoperta delle meraviglie dell’universo che ci circonda: dal sistema solare alle galassie, ai buchi neri in un percorso stimolante di domande. Il pubblico e in particolar modo il pubblico dei ragazzi potrà assaporare l’affascinante mondo della scienza che ognuno di noi può cominciare ad esplorare. Sembrava tutto un sogno, velato di surrealismo, fino a quando la prof ha scoperto la ragione di cotanto interessamento da parte della ragazza: infatti, quest’ultima è un’aliena e arriva da un altro pianeta. Un finale inaspettato, colmo di magia , dedicato a Margherita Hack, che ora da lassù vede la via Lattea tutta  intera. La Hack, ebbe, tra i suoi molteplici interessi, l’eccezionale merito di saper raccontare le complesse teorie fisiche ed astronomiche con la semplicità di una favola, di una storia di cui l’essere umano è autore, personaggio ed interprete. Propria questa storia va in scena attraverso il gioco dialogante di una brava insegnante con una allieva curiosa di sapere, penetrare i misteri del cosmo e i miti legati alle costellazioni, all’astrologia. Lo spettacolo è  con Patrizia Camatel e Giulia Masoero, testo di Roberta Arias e Patrizia Camatel del Teatro degli Acerbi, canzoni e musiche sono di Antonio Catalano e Matteo Ravizza. Fra toni spiritosi, scientifici e poetici, i dialoghi tra le due protagoniste sono il mezzo per guidare il pubblico alla scoperta di tante meraviglie dell’universo, che incuriosiscono e spaventano l’umanità fin dalle origini.                           Di lezione in lezione, tra la professoressa e l’allieva nasce un rapporto di affinità e affetto che, si scoprirà, ha le sue origini proprio in quelle stelle affascinanti e lontane, che le due osservano, sino ad un finale che sa di fantastico e che, forse, non sarebbe dispiaciuto a Margherita Hack.

Alessandra Gallo

.