Costigliole: “Panda Rei”, il viaggio di Laura Binello
Sabato pomeriggio nelle eleganti sale del Castello di Costigliole c’è stata la presentazione del libro “Panda rei” dell’autrice costigliolese Laura Binello, nell’ambito della rassegna “Stanze attigue” che rimane visitabile ogni sabato pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18, la domenica mattina dalle ore 10 alle ore 12.30 e il pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18. Mostra tutta al femminile collocata dentro il magnifico Castello Asinari di Costigliole d’Asti, un castello vero, mantenuto tale, sede unica e spettacolare per eventi culturali, ma non solo.Nelle sue stanze storiche alcune artiste riempono le “stanze attigue” con le loro creazioni che vanno dalla pittura, alla scultura, alla letteratura. Si tratta del secondo appuntamento letterario, dopo la presentazione della scorsa domenica del libro “Il cielo dopo di noi”della costigliolese d’adozione Silvia Zucca, all’interno delle cinque settimane tutte al femminile, un omaggio alle donne all’interno dell’otto marzo, come ci ha affermato l’assessore alla cultura Filippo Romagnolo che ha aperto l’incontro. Laura Pandarei Binello è poi stata intervistata dal giornalista Filippo Larganà e ci ha regalato grandi emozioni, è stato un piacere sentire leggere i racconti di Panda rei e ascoltare le vicissitudini della sua professione d’infermiera. Per un giorno il castello è stato avvolto dalle atmosfere delle parole di cura, dalle immagini di un territorio bellissimo e dalla musica di Ferry Ianes. Pánta rheî in greco antico, tradotto in “tutto scorre”, è un celebre aforisma attribuito a Eraclito. Panta rei è quel modo di dire che aiuta l’animo umano a proseguire la vita con fiducia. Laura Binello, l’infermiera- scrittrice costigliolese in «Panda Rei», racconta l’«umanità» conosciuta a bordo della sua Panda, da cui prende il titolo il libro, di collina in collina, di visita in visita, tra malattia e speranza, è un viaggio personale, dove ha potuto attraversare molte storie. Panda rei è un modo di vivere, un viaggio a bordo dell’utilitaria, sia nella professione, sia nelle storie che racconta.L’ascolto dei pazienti e le loro storie sono una strada che diventano strada anche per altri, con queste storie che raccontano non solo di malattia, ma di rinascita, di cambiamento. Come Panta rei bisogna accettare la vita in continuo mutamento. Laura Binello, cinquantaquattro anni, di cui trenta trascorsi tra le corsie di un ospedale e le colline di un territorio abitato da anime da curare non solo con i farmaci, ma con il cuore. La scoperta che attraverso la narrazione e la scrittura è possibile osservare il mondo con gli occhi delle persone incontrate aiutandole a tradurre le parole dure in emozioni e speranza.L’infermiera-scrittrice, in servizio presso l’Asl AT Cure Domiciliari con una passione per la scrittura nata da bambina che diventa da subito un altro modo possibile per aprirsi al mondo e comunicare con esso attraverso la narrazione.Nell’intervista ha parlato della sua vita da infermiera, delll’amore che serba per i suoi pazienti che trapela da quello che scrive.Si vede che ci mette tanto amore e tanta passione per quello che fa, anche se si occupa da sempre di pazienti fragili, dagli anziani, ai bambini, ai pazienti con cronicità, ai profughi.L’esperienza sul territorio come infermiera delle cure domiciliari ha allargato la sua visione d’insieme sull’arte del prendersi cura, che non è solo abilità e tecnicismo, ma capacità relazionale ed umana. Il nursing narrativo è un modo per esprimere anche l’amore verso la propria professione. Scrivere è stato come rielaborare percorsi difficili che non trovavano collocazione nella sua formazione professionale, mettere nero su bianco esperienze difficili è servito a poterle rileggere in chiave sempre diversa di una professione molto rigida e legata ad evidenze scientifiche, ma non sempre evidenze umane. Il primo libro di Laura “Panda rei” sono 80 racconti brevi, divisi in 4 capitoli corrispondenti a 4 tipi di viaggi: viaggi on the road, viaggi della mente, viaggi dentro se stessi, viaggi altrove. Panda rei è una collana di storie di vita, dove la malattia arriva come una frattura improvvisa, la narrazione è come il balsamo, lo stucco delicato che tenta di riparare quel danno attraverso un modello assistenziale così semplice da sembrare quasi rivoluzionario. Un velo di malinconia percorre un libro dolce e terribile, poiché parlare di dolore, è sempre tragico. Lo sa bene Laura Binello che ci conduce per mano in quel mondo e lo fa in punta di piedi, con una prosa straordinaria che allevia la realtà della sofferenza che l’umanità vive, è un interrogarsi di fronte ai grandi dilemmi della vita. Il suo modo di raccontare l’amore, amore per la sua terra, per la sua gente, per il suo lavoro, conquista e appassiona.Raccontare le storie di assistenza e amorevoli cure, con professionalità e maestria, giocando con parole e stimolando immagini è di grande consolazione.
Alessandra Gallo