Chieri, alla Fondazione del Tessile 70 mila euro di contributi per nuovi progetti
La Fondazione chierese per il tessile ha raggiunto un altro significativo traguardo. Ha vinto il bando ‘Civica’ promosso dalla Compagnia di Sanpaolo, sbaragliando un’agguerrita concorrenza costituita da un centinaio di proposte. Il progetto ‘Chieri facile, esperimento di contagio civico’, ha ottenuto da Compagnia un contributo di ben 50 mila euro che saranno integrati da una partecipazione del Comune di Chieri con 10 mila euro più altrettanti previsti come ricavi dei prodotti tessili dei nostri laboratori di sartoria e tintura naturale con annesso orto botanico, realizzati lo scorso anno, insieme al recupero dell’ex cappella del monastero, sede della Fondazione, proprio grazie ad un altro contributo di Sanpaolo e Specchio dei Tempi. Insomma ora è disponibile un budget di oltre 70 mila euro con i quali creare una rete locale per sviluppare molteplici attività, che elenchiamo di seguito, insieme ad altre associazioni locali tra cui Il Techlab, Puntoacapo, il reparto maternità dell’Ospedale Maggiore, Il CPIA, la scuola che prepara al diploma adulti e migranti, gli istituti scolastici cittadini in genere. Si inizierà il prossimo maggio per terminare nel novembre 2020.
La Marca del tessile: costruzione di un marchio condiviso tra le aziende chieresi e i tessitori locali. Si procederà a contattare i protagonisti della filiera della produzione culturale intorno al tema del tessile nei diversi settori produttivi, dall’agricoltura per la coltivazione delle piante per le tinture naturali all’industria del tessile, dai designer ai crafter. Verrà costruito il network dei sostenitori e aderenti alle iniziative del progetto.
Progettazione partecipata dei segni identitari del territorio. Con i giovani e la cittadinanza verrà disegnata la mappa dei luoghi del tessile passati e presenti e della relativa segnaletica
Nati per tessere: attività di promozione a partire dal reparto neonatale dell’Ospedale, agli istituti comprensivi e superiori, ai luoghi di formazione per adulti. Sulla base dell’esperienza di iniziative analoghe, verrà concordato con la dirigenza dell’Ospedale un presidio interno per la promozione delle attività tessili attraverso la produzione di coccarde e fiocchi nascita; con gli istituti comprensivi e superiori verranno svolte attività di divulgazione e laboratoriali di valorizzazione dei mestieri del tessile
Raccontaci una storia. Percorso di storytelling dei prodotti artistici dei migranti per rafforzare il legame di appartenenza con il territorio. Operazione di comunicazione attraverso tecniche di narrazione spettacolare guidata delle esperienze dei migranti
Operazione magnete: come calamitare i genitori degli studenti delle scuole superiori attraverso processi di coproduzione dei manufatti artistici. Esperimento di contagio intergenerazionale, si procederà alla realizzazione di manufatti artistici da parte di gruppi di adulti e giovani che lavoreranno insieme fianco a fianco, da utilizzare per attività di crowdfunding di progetto.
….e allora fattelo tu! Azione di audience engagement per la creazione di prodotti artistici partecipati con i cittadini. All’interno dell’iniziativa Tramanda, attraverso la mediazione e l’affiancamento di esperti ed artisti si inviteranno i cittadini a esprimere la personale visione di un prodotto artistico e a collaborare alla realizzazione di opere d’arte tessili da esporre al Museo del Tessile
La Fabbrica lenta: produzione tessile con telai lignei antichi. Verranno rimessi in produzione i vecchi telai del Museo per iniziare una produzione originale e destinata a sostenere le attività del progetto e del Museo stesso nel lungo periodo. Con il coinvolgimento dei volontari del Museo verranno offerti momenti formativi alla cittadinanza per promuovere la conoscenza delle produzioni eticamente sostenibili.
La Fabbrica civica. Esperimento di trasmissione di competenze tecniche per generare interazioni culturali. Si procederà ad organizzare attività di scambio e formazione tra i volontari del Museo del Tessile e i cittadini e utenti del CPIA, i quali, lavorando insieme, potranno, oltre che produrre oggetti, mettere in pratica dinamiche collaborative di riflessione sui temi identitari della città.
Faccio l’imprenditore: processo di accompagnamento all’autoimprenditorialità culturale. Processi di affiancamento all’attività professione di un gruppo selezionato di utenti del CPIA.
Commentano Mario Ghirardi, presidente della Fondazione, e Cristina Favaro, estensore del progetto e coresponsabile dei laboratori: “Nel lungo periodo il progetto si prefigge di generare un cambiamento significativo in grado di traghettare la dimensione del singolo individuo verso il rafforzamento del legame sociale con la collettività, promuovere una riflessione attraverso l’impegno civico delle organizzazioni sul territorio e rafforzare l’identità territoriale per promuovere un senso di appartenenza sociale e culturale in gruppi di nuovi cittadini”
Il progetto consentirà di sperimentare la metodologia operativa del service-learning che ha alla base le componenti dell’impegno civico e di riflessività, ben diversi dalla tradizionale forma di apprendimento orientato alla pratica come il tirocinio o dalla formazione tradizionale. Per Service-learnig si intende infatti una filosofia del lavoro, un insieme di pratiche e un movimento che fa della sperimentazione e della valorizzazione delle competenze individuali e dell’idealità creativa un servizio di utilità civica e sociale. Il cittadino non viene considerato come semplice utente ma come una risorsa in grado di promuove processi di trasmissione dei saperi e di valori sociali e civici.
Va sottolineato che le azioni di seguito descritte non saranno svolte dai partner secondo una logica di separazione delle competenze ma al contrario, mescolando e facendo interagire i diversi membri degli staff per creare concretamente una condivisione interdisciplinare di competenze all’interno del gruppo di lavoro. E’ prevista la costituzione di uno Steering committee per la condivisione dei progressi del progetto e per la validazione delle linee guida. A far parte del board verranno invitati i rappresentanti di istituti culturali individuati sulla base della pertinenza agli argomenti trattati nel progetto, in particolare Rete Italiana di Cultura Popolare per le tematiche di recupero della memoria culturale del territorio, la Fondazione Vera Nocentini per l’approfondimento sul tema del lavoro, la Fondazione Polo del 900 per l’interdisciplinarità e l’approfondimento socio-culturale del contesto storico, e centri di ricerca come la Città Studi di Biella per le competenze specifiche nel campo del tessile.