Astigiano, abbattuti 30 alberi pericolanti tra Villanova, Dusino, Villafranca, Baldichieri e Calosso
La provincia risponde al sindaco di Calosso, che aveva criticato l’abbattimento
A seguito di gara espletata sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) è stata affidato al Dott. Agronomo Davide Baridon di Luserna S. Giovanni (TO) il controllo fitostatico/fitosanitario di n. 300 alberature presenti lungo le Strade Provinciali nei Comuni di Villanova d’Asti, Dusino, Villafranca d’Asti, Baldichieri d’Asti, Portacomaro e Calosso individuate dal Servizio Viabilità con possibili problemi di stabilità soprattutto in caso di forte vento o per altri eventi atmosferici avversi. Dai risultati trasmessi dal Dott. Agr. Baridon in data 01.03.19 a seguito di valutazione fitostatica (VSA) con metodo VTA e approfondimento strumentale è emerso che occorreva procedere all’abbattimento di circa 30 esemplari in quanto non più in condizioni di sicurezza di cui 12 nel Comune di Calosso. Al fine di garantire le condizioni di pubblica incolumità lungo le Strade Provinciali, in data 11.03.19 si è proceduto all’affidamento in condizioni di somma urgenza (ai sensi dell’art. 163 del Codice dei Contratti) in contemporanea a n. 2 Ditte specializzate, per abbreviare i tempi, dell’abbattimento delle alberature considerate pericolose: i relativi interventi sono stati ultimati il 13.03.19 e il 14.03.19, compresi gli abbattimenti nel Comune di Calosso. Con nota del 12.03.19 è stato avvisato il Sindaco del Comune di Calosso della situazione riscontrata e della necessità di procedere con l’abbattimento. Purtroppo i 12 esemplari abbattuti, così come gli altri classificati in classe di pericolosità D, non erano recuperabili vegetativamente e risultavano in gravi condizioni per la stabilità e quindi pericolosi per la pubblica incolumità. “ Dispiace che un Sindaco attacchi frontalmente un altro ente, soprattutto quando la responsabilità di eventuali danni non è in capo a lui – dichiara il Presidente della Provincia Marco Gabusi. – La relazione sullo stato delle piante abbattute, allegata al presente comunicato, è chiara e non consentiva altre soluzioni. Purtroppo prima del paesaggio viene la sicurezza dei cittadini e le piante, come evidenziato dalle foto dei ceppi rimasti, erano pericolose e compromesse. La Provincia ed i suoi dipendenti, seppur in una fase di predissesto, hanno investito negli ultimi anni 600.000 euro nel Comune di Calosso per interventi di dissesto idrogeologico: chi dice il contrario probabilmente non vuole ammettere l’evidenza dei fatti ” conclude il Presidente Gabusi.